Dolph Lundgren, che ha lottato in segreto contro il cancro per 8 anni e si è salvato grazie a un «secondo parere»

L'attore ha rivelato per la prima volta di essere stato sotto cura per un tumore al rene diagnosticato nel 2015 e di averne dovuti affrontare anche altri, uno dei quali dichiarato inoperabile. L'aver chiesto una seconda opinione gli ha però salvato la vita
Dolph Lundgren cancro
Dolph Lundgren a Los Angeles, nel marzo 2023Michael Tullberg/Getty Images

Soltanto grazie a una seconda opinione l'attore Dolph Lundgren è riuscito a ribaltare la sua lunga e segreta battaglia contro il cancro. Intervistato per una puntata della serie dedicata ai personaggi sportivi In depht with Graham Bensinger, l'attore, 65 anni, ha raccontato per la prima volta di aver dovuto combattere contro il cancro da quando i medici gli hanno trovato un tumore al rene nel 2015.

La star, celebre per le sue interpretazioni in Rocky e Creed, ha raccontato che la malattia si è ripresentata anche nel 2020. «Ero tornato in Svezia e avevo avuto una specie di reflusso acido», ha ricordato Lundgren. «Non sapevo cosa fosse. Quindi ho fatto una risonanza magnetica e da lì hanno scoperto la presenza di vari altri tumori nella zona».
Ben altri sei tumori sono stati rimossi durante l'intervento chirurgico, ma nell'autunno del 2021 uno in particolare era cresciuto nel suo fegato fino a raggiungere le dimensioni di un limone.
«Hanno fatto una scansione per prepararsi all'intervento, ma il chirurgo mi ha chiamato e ha detto: “È troppo grande. Non possiamo toglierlo. Significa che dovrai sottoporti a una terapia sistemica». racconta Lundgren.

Che cos'è la terapia sistemica e cosa comporta

La terapia medica sistemica viene suggerita quando un epatocarcinoma - un tumore al fegato particolarmente aggressivo - è in stadio avanzato. Prevede la somministrazione di farmaci per via endovenosa (immunoterapia/anticorpi monoclonali) o per via orale (inibitori multichinasici), con l'obiettivo di controllare l'evoluzione della malattia. Questa terapia non è però esente da particolari reazioni.

«Ho però iniziato ad avere forti effetti collaterali, diarrea e ho perso molto peso», ha spiegato l'attore. E quando il dottore gli ha suggerito di «passare più tempo con la famiglia», Lundgren si è reso conto che probabilmente non gli restava molto tempo da vivere. «Ho chiesto al medico: “Quanto tempo pensa che mi resti?” Lui ha risposto due o tre anni, ma dalla voce si capiva che secondo lui sarebbero stati di meno».

Di fronte all'idea della morte, la star di Aquaman ha raccontato di non essersi però sentito amareggiato. «Osservi tutta la tua vita e io ne ho avuta una fantastica. Ho vissuto come cinque vite in una. Non ero amareggiato di fronte alla possibilità di morire».

La svolta dopo aver chiesto un secondo parere

Nonostante il cancro continuasse a progredire, Lundgren decise però di chiedere un secondo parere alla dottoressa Alexandra Drakaki, la quale fece una scoperta determinante sul suo caso.

L'oncologa californiana si è accorta di una mutazione in una delle sue escrescenze che è comune nel cancro ai polmoni, e questo ha consentito ai medici di provare altri potenziali trattamenti per combattere il tumore al fegato e gli altri. «Nell'arco di tre mesi, la situazione si è ridotta dal 20 al 30 per cento», ha spiegato Lundgren. Non solo: entro la fine del 2022 i suoi tumori si erano ridotti di circa il 90 per cento, permettendo la rimozione chirurgica di tutto il tessuto cicatriziale rimanente.

Grazie a questa nuova terapia, Lundgren ha potuto nel frattempo riprendere la sua attività cinematografica. Prossimamente lo vedremo quindi nel ruolo di Gunnar Jensen in Expendables 4, in uscita negli Stati Uniti il 22 settembre, e di King Nereus in Aquaman and the Lost Kingdom, in uscita il prossimo 20 dicembre.

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