Mentre al teatro Greco prende il via la 70esima edizione del Taormina Film Festival, pochi metri (e un passaggio segreto) più in là sull'unica terrazza che tiene insieme il mare e l'Etna si parla delle grandi storie del cinema. Il Grand Hotel Timeo del gruppo Belmond, che con la kermesse ha da sempre un rapporto speciale, per la prima volta in collaborazione con Vanity Fair Italia ospitano momenti di incontro per promuovere il dialogo tra attrici, attori e artisti.
A inaugurare la Timeo Summer Lounge sono stati Emanuela Fanelli, Pilar Fogliati e Giacomo Giorgio, in conversazione con Simone Marchetti, Vanity Fair European editorial Director and Vanity Fair Italia Editor in Chief. Prima di loro Massimiliano Puglisi, General Manager del Grand Hotel Timeo, ha celebrato «il valore dell'eccellenza e il talento che rendono possibili luoghi come questo» e ha condiviso aneddoti e ricordi di 150 anni di storia. Da un acquarello di Taormina che finì a Parigi e nessuno poteva credere che esistesse un posto così al primo proprietario Francesco il Pazzo, dalla nobildonna inglese che ha abitato in una delle prime cinque stanze del Timeo e ha contribuito a rendere Taormina così verde ai duecento collaboratori che ogni giorno lavorano nel backstage, e ancora Audrey Hepburn, Richard Burton e Truman Capote ospiti affezionati.
Sul palco della terrazza la prima a raccontarsi è stata Emanuela Fanelli, che ha ricevuto la sera precedente il premio Nino Manfredi. Tra il mito della vita Franca Valeri e l'amica vera Paola Cortellesi, tra l'ironia «che smorza le situazioni e rende anche meno spaventoso qualcosa che fa paura» e il corpo delle donne che «non dovrebbe essere mai messo sotto esame», ci ha stregato tutti con la sua autenticità.
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Pilar Fogliati, che ha ricevuto il Nastro d’argento come migliore attrice di commedia per Romeo è Giulietta di Giovanni Veronesi, e il 19 sempre a Taormina presenterà Finché notte non ci separi, ha portato Roma Nord e Roma Sud, suoi cavalli di battaglia, sulla terrazza del Timeo. E ha detto: «Sono molto soddisfatta del mio ultimo anno perché ho imparato a prendermi un po' più sul serio. Ho sempre pensato che le maschere fossero solo qualcosa di leggero e invece hanno un gran valore». Per poi aggiungere una riflessione sull'importanza di sapere aspettare e di non essere snob nell'accettare anche i progetti più pop.
A chiudere la serata è stato Giacomo Giorgio, arrivato direttamente dal set di Carosello, che ha condiviso il suo percorso: dai primi provini a 7 anni a nonna Melina che lo supportava con metà della pensione e a cui ha telefonato subito dopo aver saputo di essere diventato Ciro di Mare Fuori. E proprio un pensiero a nonna Melina e «a tutte le persone che ci hanno fatto arrivare fino a qui» è stata la chiusa più bella della serata.
L'appuntamento con la Timeo Summer Lounge prosegue ogni sera, fino al 19 luglio, subito dopo il red carpet e prima della proiezione ufficiale al Teatro Antico.
