«Kate Middleton non è un'arrampicatrice. Non è gelosa, e ha sempre ignorato i pettegolezzi su William»: l'intervista al biografo Robert Jobson

La principessa del Galles non aveva un piano per sposare William. Ha cercato una via di rappacificazione con Meghan e Harry ma ora manca la fiducia. La sua vita oggi è scandita dallo sport e dagli impegni con i figli. La vera Kate Middleton, secondo Robert Jobson, autore di Catherine, la principessa del Galles
Kate Middleton
Karwai Tang

«Quando Kate Middleton era una bambina, diventare una principessa era considerato molto improbabile. Era una posizione riservata ai reali stranieri o alle figlie delle famiglie nobili, persone aristocratiche come Lady Diana Spencer, che sposò il principe Carlo cinque mesi prima che nascesse Catherine. Nel corso di questo secolo, tuttavia, la percezione della monarchia, nel Regno Unito e negli altri Paesi si è trasformata. Basti pensare a Mary Donaldson, una cittadina comune australiana che sposò il principe ereditario di Danimarca o Mette-Marit, ex cameriera e madre single, che sposò il principe Haakon di Norvegia». Esordisce così, nella nostra intervista, Robert Jobson, royal editor autore del nuovo libro, edito da Rizzoli, Catherine, la principessa del Galles. Lontano da dettagli più pettegoli e scandalistici, il libro ripercorre la vita di Kate Middleton, una commoner diventata principessa del Galles e oggi una delle donne più amate, imitate e fotografate al mondo.

In questi giorni alcuni giornali britannici hanno ipotizzato la presenza della principessa del Galles alle Olimpiadi di Parigi, è realistico o no? La gente è ansiosa di rivedere Kate…
«Catherine tornerà probabilmente alle sue attività in autunno ma non a tempo pieno e avrà bisogno di due o tre mesi per riprendere il solito ritmo. Non credo comunque, come è stato scritto da alcuni media, che la principessa andrà alle Olimpiadi di Parigi».

Kate come ha gestito la notizia della sua malattia quel giorno?
«L’ha affrontata con il suo solito stile, molto professionale e coraggioso, annunciando la sua malattia pubblicamente con quella emozionante videointervista che ha fatto il giro del modo. Prima di fare questo passo importante, Catherine ne ha parlato naturalmente con il re per avere la sua opinione e si è assicurata che i suoi figli fossero a conoscenza di quanto stava succedendo e soprattutto fossero tranquilli. Ovviamente tutta la famiglia è rimasta colpita da quanto è successo, ma ha dimostrato grande forza d’animo e ha affrontato tutto nel modo migliore».

Si sa poco di Kate Middleton, sono uscite pochissime biografie su di lei. Quali sono state le sue fonti per il libro?
«Non parlo mai delle mie fonti e non lo farò quindi neppure questa volta. Posso dire che ho parlato con diverse persone provenienti da ambienti molto vicini alla principessa. Mi occupo comunque della famiglia reale da oltre 35 anni. Ho lavorato con molte persone delle vecchie istituzioni e ho scritto diversi libri sulla Royal Family. Sono molto informato».

Una commoner diventata il membro più amato della Famiglia Reale: come ci è riuscita?
«È una donna autentica, spontanea, estremamente raffinata e la ragione per cui è così popolare dipende dal fatto che la gente si identifica e crede in lei. È il suo modo di fare spontaneo, il fatto di fermarsi a chiacchierare con la gente fra la folla, la grazia e la compostezza che mette in tutto quello che fa a rendere Catherine il membro della famiglia reale con cui riusciamo a immedesimarci di più. E poi ha uno stile che trasuda eleganza. Questo libro è stato tradotto in 18, 19 lingue in tutta Europa, e questo perché molte persone la amano e vogliono conoscere quanti più dettagli possibili sulla sua vita e sulla sua storia. Vogliono sognare insieme a lei. La sua forza? Penso, senza dubbio, che derivi dalla sua lealtà, dalla sua resilienza e dalla sua intelligenza. È molto leale alla corona, a suo marito e al re. E credo che questi elementi bastino già per renderla speciale. Inoltre ha un carattere pacifico, calmo e imperturbabile. Non vuole mai creare problemi, ma cerca sempre di trovare soluzioni».

Quale ruolo, se c’è stato, ha giocato sua madre Carole?
«È stata indubbiamente un’ottima madre e un’ottima educatrice visti i risultati con Catherine. Donna indipendente e determinata, Carole era decisa a dare ai propri figli l’opportunità di esprimere il meglio di sé. All’inizio, soprattutto, è stata bersaglio di diverse critiche. Il fatto che Carole, imprenditrice che si era fatta da sé, abbia lavorato come assistente di volo per la British Airways ha portato a qualche presa in giro: qualche amico aristocratico di William le dava dell’apriportellone».

Nel libro, lei descrive come è iniziata la storia d’amore tra William e Kate. Alcuni hanno accusato la principessa del Galles di essere un’arrampicatrice sociale…
«La principessa del Galles non è un’arrampicatrice, è una donna intelligente. È diverso. Ha frequentato un’ottima scuola privata, ha sempre ottenuto buoni voti. Prima di iscriversi all’università, era indecisa su cosa fare in futuro e si prese un anno sabbatico andando a studiare storia dell’arte a Firenze, la città rinascimentale più importante del mondo. Non aveva un piano preciso in testa. Le si è presentata l’opportunità e l’ha colta. Le piaceva fare fotografie e l’Italia era il Paese ideale. I suoi genitori sono andati anche a trovarla durante il suo soggiorno italiano, un periodo magico che lei ricorderà sempre. Dal canto suo invece il principe William, inizialmente, doveva andare al Trinity College di Cambridge ma poi scelse St. Andrews, più in linea con le sue aspirazioni».

La principessa non è mai stata coinvolta in scandali, ma la stampa ogni tanto tira fuori la storia di Rose Hanbury.
«Queste insinuazioni sono spazzatura. William e Kate sono stati bersaglio di molti attacchi feroci e ingiusti e di false accuse, in particolare da parte della cosiddetta “Sussex squad”, i sostenitori di Meghan Markle. In alcuni casi, ciò ha portato alla circolazione online di voci completamente false, come quella della rottura fra Catherine e la sua amica Rose Hanbury, marchesa di Cholmondeley, a causa della presunta relazione della donna con il principe William. Queste calunnie comunque non sono riuscire ad attecchire non solo per la loro infondatezza ma anche per il dignitoso silenzio di Kate. Nell’agosto del 2023, Catherine ha partecipato a una cena organizzata da Rose Hanbury al Festival di Houghton. In quell’occasione la principessa ha mostrato di apprezzare sia la compagnia sia i festival, smentendo ogni maldicenza. Catherine non è una mammoletta, né una presuntuosa ma una donna sicura di sé che conosce il suo valore. Gli amici ribadiscono che non è gelosa. Oggi si è comunque buttata alle spalle ogni commento malevolo e ignora i pettegolezzi per concentrarsi sulla sua famiglia e sul suo dovere».

Com’è Kate veramente? C’è differenza tra la donna pubblica e quella privata?
«La figura pubblica non combacia necessariamente con quella privata. Negli eventi lei indossa il suo vestito reale migliore e in questo ruolo dà il meglio di sé (proprio come chiunque di noi fa nel suo lavoro) ma in privato è una moglie e una mamma come qualunque altra donna.  Si prende molto cura dei suoi figli, le piace passare il tempo con la sua famiglia, andare in bicicletta con i bambini, cucinare e si veste in modo informale».

Nel suo libro, lei descrive Kate quasi come una donna perfetta, senza macchia. Possibile?
«Anche la principessa del Galles ha dei difetti, tutti ne hanno e nessuno è perfetto ma nel libro mi sono concentrato sulla positività che questa donna emana e che la rende così amata. Il suo difetto maggiore è forse quello di voler sempre accontentare gli altri. L’ha fatto anche in occasione della sua malattia, mettendo davanti a se stessa i bisogni altrui (dei suoi figli, della famiglia reale, dei sudditi ecc.)».

Cosa pensa del Kategate? Ci fu un errore? Lei ne parla a lungo nel suo libro…
«L’assenza di Catherine era diventata il centro di un’inaspettata tempesta mediatica. Così nel tentativo di tacitare quella girandola, lei e William hanno condiviso una foto di famiglia, scattata da suo marito, in occasione della festa della mamma, con il volto di Catherine modificato con Photoshop per migliorarne l’aspetto. L’immagine scatenò un polverone. È stato un errore. Lo staff di pubbliche relazioni di William avrebbe suggerito di rilasciare una dichiarazione ufficiale a Kensington Palace con un messaggio che conteneva le parole “noi” e “nostro” per aiutare a togliere la responsabilità della moglie in convalescenza. Ma William non ha voluto. Dopotutto era stata Catherine a manipolare lo scatto e lui non aveva nulla a che vedere».

Kate Middleton e Lady Diana, due donne profondamente diverse, eppure entrambe icone mondiali. Cosa ne pensa?
«Le uniche due somiglianze che vedo fra di loro sono l’anello con zaffiro e diamanti e il titolo. Diana, quando è entrata nella Royal Family, era una ragazza molto giovane, estremamente vulnerabile. Proveniva da una famiglia disfunzionale, con un background familiare pietoso. Soffriva di disturbi alimentari ed era molto sofferente. Io l’ho conosciuta e incontrata molte volte. Kate, invece, è entrata nella famiglia reale molto più tardi, alla soglia dei 30 anni. Era forse più intelligente in termini di cultura acquisita, sicuramente più matura, più saggia, e aveva avuto più tempo per conoscere suo marito».

Alla principessa tutta questa popolarità fa piacere o no?
«Non è semplice gestire quotidianamente l’attenzione morbosa di stampa e pubblico. Non credo che tutta questa attenzione le faccia così piacere ma l’accetta e riesce alla fine anche ad apprezzarla perché fa parte del suo ruolo. Lei è impeccabile nel suo lavoro ma dire che avere tutti questi occhi puntati addosso le piaccia, direi di no. Credo che lei sia in fondo una persona piuttosto riservata».

Parliamo della sua relazione con Meghan. È vero che alla principessa del Galles la moglie di Harry è stata antipatica fin dall’inizio?
«Kate, all’inizio, non aveva alcun pregiudizio verso Meghan Markle. Anzi era aperta e disponibile nei suoi confronti. Poi iniziarono a comparire le prime crepe. Meghan, forse, non in modo intenzionale, aveva ignorato la gerarchia reale. Quando, avendo dimenticato il lucidalabbra, chiese a Catherine di prestarle il suo, la duchessa ne fu sorpresa e glielo diede controvoglia. Seguirono i battibecchi prematrimonio e i pianti quattro giorni prima della cerimonia per via del vestito della principessa Charlotte. William, competitivo per natura, era irritato dal fatto che i Sussex, non rispettassero la sua posizione di futuro re e si fece garantire dalla regina che la futura sposa di suo fratello non avrebbe indossato i gioielli della principessa Diana. Meghan, invece, era colpita dalla disparità fra i due fratelli, dalla casa dei Galles, molto più lussuosa della loro. Fu forse quello l’inizio di tutte le tensioni fra le due coppie. Lo spettacolo dei favolosi quattro, se ci sono mai stati, era giunto al termine».

A Kate sicuramente dispiace la rottura con il principe Harry…
«Sì, penso che Catherine sia triste di averlo perso perché avevano un rapporto molto forte prima che Meghan irrompesse sulla scena. Sono sicuro che a Kate farebbe piacere riconciliarsi con suo cognato ma dopo tutto quello che i Sussex hanno detto e fatto, ora purtroppo è venuta a mancare completamente la fiducia che è la base di ogni relazione che funzioni. Per quanto riguarda il rapporto fra William e Harry, restano due fratelli, ma oggi c’è una grande distanza sia emotiva che fisica tra loro. Sarà difficile per loro davvero recuperare quel legame di vicinanza e amore che avevano prima. Inoltre, sento da parte dei principi di Galles un grande senso di delusione dopo che i Sussex li hanno lasciati da soli a portare avanti tutto nel periodo di transizione del regno dalla regina Elisabetta a re Carlo. William e Kate avrebbero volentieri condiviso quel fardello».

Qual è oggi la routine quotidiana della principessa dopo che suona la sveglia al mattino?
«La sua routine giornaliera è naturalmente cambiata con la sua malattia. Anche ora la principessa ama tenersi in forma: andare in palestra, correre nel parco di Windsor (dove viene vista spesso) e giocare a tennis. Segue una dieta specifica con cibi di qualità, anche se non mangia molto. Lei adora i frullati verdi con cavolo verza, alga spirulina, matcha, coriandolo, spinaci e mirtilli. Non è vegetariana ma preferisce il curry di lenticchie alla carne. E ama molto il sushi. Durante la convalescenza ha passato molto tempo facendo riunioni su Zoom, ha letto molte relazioni riguardanti le sue varie opere di beneficenza, e si è tenuta aggiornata con i suoi collaboratori sui suoi enti e sul suo programma Early Childhood dedicato ai primi anni di vita dei bambini. “Sua Altezza Reale si dimostra una grandissima professionista, pignola anche sul minimo dettaglio”, mi ha detto un assistente senior. I bambini, con i loro impegni scolastici e non, sono comunque il fulcro della sua vita in questo momento».

Meno male che c’è Louis a tirarle su il morale…
«Louis penso sia un dono. È così divertente e così diverso dagli altri due bambini, George e Charlotte, quasi perfetti e a modo in tutto. Louis, sembra voler dire: “Io non mi uniformerò mai”. È il tipico terzo figlio, vivace, divertente con la sorella Charlotte che ogni tanto lo rimette al suo posto e gli intima di calmarsi. Il piccolo di famiglia ha un ottimo rapporto con Charlotte, che dei tre, non c’è dubbio, è il capo».

Catherine ha una persona della Royal Family cui è particolarmente legata?
«Ovviamente William ma è molto vicina anche al re, non c'è dubbio. Lui dice che è la figlia amata che non ha mai avuto, e i suoi occhi si illuminano quando la vede. Fra di loro c’è una relazione davvero speciale che si è sviluppata nel corso degli anni. E ora, accomunati dalla stessa malattia, i due reali sono più vicini che mai. Kate comunque va molto d'accordo con Zara, legatissima anche a William fin dall’infanzia, e con suo marito Mike Tindall, soprannominato affettuosamente Shrek. Ma la principessa è molto vicina anche a Camilla. E poi c’è la sua famiglia, che è molto importante per lei, i suoi fratelli, Pippa e James, sono ancora molto vicini e fondamentali».

I principi di Galles verranno presto in Italia?
«Penso proprio di sì. Tornare a viaggiare è chiaramente uno dei primi obiettivi della coppia, non appena a Kate verrà dato il via libera dai medici. E credo che, a questo proposito, qualcosa stia già bollendo in pentola».

La copertina del libro di Robert Jobson, Catherine, principessa di Galles (Rizzoli)