Il rapper Shade aggredito sotto casa: «Mi hanno messo al muro»

Due malviventi lo hanno immobilizzato sotto la sua casa di Torino, al ritorno da un viaggio negli Stati Uniti. Shade è riuscito a divincolarsi e a chiedere aiuto, e lancia un messaggio agli hater: «Non mi alleno per menare le persone, mi sento in colpa anche per quel pugno che ho tirato»
Il rapper Shade aggredito sotto casa «Mi hanno messo al muro»
Mondadori Portfolio/Getty Images

Momenti di paura per il rapper Shade, nome d'arte di Vito Ventura, aggredito e rapinato sotto casa da due malviventi. A denunciare l'accaduto è stato lui stesso, via social, raccontando come sia stato sorpreso e immobilizzato, ma anche la sua pronta reazione.

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«Ieri sera sono stato aggredito», ha esordito Shade, appena rientrato da un viaggio negli Stati Uniti. «La cosa paradossale è che io abbia girato nel Queen’s, a Brooklyn, a Harlem a qualsiasi ora del giorno e della notte nell'ultima settimana e non mi sia mai successo nulla. Ritorno in Italia, sotto casa: bam!» ha proseguito il rapper, sconvolto da tanta violenza. «Questi due loschi individui si sono avvicinati, mi hanno messo al muro, uno dei due mi ha messo la mano al collo, ha iniziato a stringere forte. Mi sono sentito in diritto, in amicizia, di tirargli una castagna in faccia, semplicemente per divincolarmi e scappare via, cosa che effettivamente ho fatto» ha raccontato Shade, descrivendo l'aggressione di cui è stato vittima. «Hanno cercato di sgambettarmi, hanno iniziato a urlarmi cose, poi si sono resi conto che la gente iniziava ad affacciarsi perché sentiva urlare e sono scappati», ha proseguito. Sul collo, i segni della presa ancora evidenti.

Shade ha mostrato i segni dell'aggressione subita.

Magro il bottino, ha detto il rapper, una catenina da 40 euro, ma la cosa che più lo ha deluso è stato il ritardo delle Forze dell'ordine. Cinque minuti prima di una risposta, e il dover spiegare due volte la situazione. Prassi, in realtà, sebbene certi momenti sembrino sempre eterni. «In una situazione del genere secondo me cinque minuti sono tanti, immaginate se mi avessero inseguito con un coltello», ha proseguito Shade, «Per fortuna ne sono uscito solo con qualche segnetto ma sto bene...Tutto bene quel che finisce bene».

Il messaggio di Shade ai follower.

Shade ha poi ringraziato i follower per i tanti messaggi di vicinanza ricevuti, ma si è anche sentito in dovere di specificare che non è solito andare in cerca di guai, come qualcuno ha insinuato. «Sono così scemo che mi sento in colpa anche per quel pugno che ho tirato, che tra l'altro vivendo in un paese del genere se domani il tipo si sveglia e decide di denunciarmi rischia pure di averla vinta lui non si sa come», ha scritto in una Storia su Instagram. Quello che si augura, ora, è che i suoi aggressori vengano presto identificati.