Sognare una persona morta: tutte le volte che succede c’è un significato

Se durante i nostri sogni notturni appare anche una persona defunta, che cosa può voler dire? Lo abbiamo chiesto all’esperta: ecco cosa abbiamo imparato
Sognare una persona morta
CarlaMc

«Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni», scriveva il grande drammaturgo William Shakespeare. Sia di quelli a occhi aperti, che ci spingono a superare i nostri limiti, immaginando per noi stessi la nostra vita migliore, sia anche però di quelli a occhi chiusi, che di solito riportano a galla ciò che si annida nel nostro inconscio.

Già, perché di notte il nostro corpo riposa, ma la nostra mente, interloquendo con la nostra coscienza, no. E spesso capita che ci si svegli al mattino, avendo vaghi ricordi di sogni occorsi di notte, con trame che nemmeno la mente più fervida avrebbe potuto partorire in stato di veglia. Ma capita anche molto spesso che nel sonno la nostra mentre partorisca incubi o viva situazioni in cui a essere protagonisti sono persone trapassate, morte, che vengono a visitarci in sogno e a portare «messaggi», che però molto spesso fatichiamo a decifrare.

Proprio per comprendere meglio in cosa consiste l’attività onirica e cosa può comunicarci, una volta tornati allo stato vigile, abbiamo interpellato la dottoressa Alessandra Merola, psicologa specializzata in Psicoterapia Cognitivo Neuropsicologica, che ci ha aiutati a fare chiarezza sul significato che possono assumere determinati sogni, in particolare quelli che hanno al centro le persone morte.

Partiamo dal principio: quanto sono importanti i sogni per la nostra attività neurologica - psicologica?
«I sogni rivestono un ruolo significativo sia dal punto di vista neurologico che psicologico. Durante il sonno, e in particolare nella fase REM (Rapid Eye Movement), il cervello elabora e consolida le informazioni acquisite durante la giornata, trasformando le esperienze a breve termine in ricordi a lungo termine. La fase REM è cruciale per la regolazione delle emozioni: durante questa fase, il cervello elabora le esperienze emotive, contribuendo a ridurre l’impatto emotivo di eventi stressanti. Infine, i sogni e il sonno REM aiutano a mantenere l’equilibrio chimico nel cervello, favorendo il benessere neurologico e prevenendo disturbi cognitivi e neurologici».

Ecco perché è importante riposare bene… Ma i sogni sono fondamentali anche per elaborare ciò che abbiamo dentro, giusto?
«Esatto. I sogni possono aiutare a elaborare esperienze, pensieri e sentimenti complessi. Attraverso la simbolizzazione e la rappresentazione onirica, il cervello affronta conflitti e desideri inconsci. Essi offrono un accesso diretto ai contenuti dell’inconscio: per questo, attraverso l’analisi dei sogni, gli psicoterapeuti possono aiutare gli individui a comprendere meglio i propri desideri, paure e i conflitti interiori. Insomma, sono fondamentali per il nostro benessere neurologico e psicologico perché essi non solo aiutano a mantenere la salute del cervello, ma offrono anche un importante strumento di introspezione ed elaborazione».

Ma esattamente i sogni cosa sono, in cosa consistono? Sono davvero l’inconscio che ci parla?
«I sogni consistono in una serie di immagini, suoni, emozioni e sensazioni che possono sembrare realistiche o completamente astratte e bizzarre. L’idea che i sogni siano una manifestazione dell’inconscio proviene in gran parte dalle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud, ma esistono molte altre teorie che offrono spiegazioni diverse. Secondo Freud, i sogni sono espressioni di desideri e impulsi che sono stati repressi nella vita cosciente, perché considerati inaccettabili o inappropriati. Nei sogni, i desideri repressi si manifestano attraverso simboli e metafore. Questi simboli possono rappresentare desideri, paure o conflitti inconsci.
Secondo alcuni ricercatori, invece, i sogni hanno una funzione evolutiva, suggerendo che essi potrebbero aiutare a prepararci a situazioni di pericolo o a risolvere problemi, rivestendo un ruolo adattivo e di sopravvivenza.
Infine, secondo la teoria della regolazione emotiva, i sogni possono aiutare a processare e regolare le emozioni: durante il sonno REM, infatti, il cervello affronta esperienze emotive intense in un ambiente sicuro e controllato, permettendo di elaborare e gestire meglio le emozioni nella vita diurna».

Perché alcuni spesso non li ricordano al risveglio?
«Tutti noi sogniamo, però il fenomeno di non ricordare i sogni al risveglio è abbastanza comune e può essere attribuito a diversi fattori. Durante il sonno, il cervello attraversa diverse fasi, inclusi cicli di sonno REM e non-REM. I sogni più vividi e complessi tendono a verificarsi durante il sonno REM. Se ci svegliamo durante o immediatamente dopo una fase REM, è più probabile che ricordiamo il sogno. Di contro, se ci svegliamo da una fase di sonno non-REM, è meno probabile che il sogno venga ricordato. Durante il sonno, la produzione di alcuni neurotrasmettitori come la norepinefrina (importante per la memoria) è ridotta. Questa riduzione può influire sulla capacità del cervello di consolidare i ricordi dei sogni. Inoltre, la capacità di ricordare i sogni può essere influenzata dall’interesse e dall’attenzione che dedichiamo ai sogni stessi: per esempio, le persone che tengono un diario dei sogni o che riflettono sui loro sogni al risveglio tendono a ricordarli meglio rispetto a chi non lo fa.
I fattori che possono influire sul ricordo dei sogni possono essere diversi: un sonno irregolare o insufficiente può influire sulla qualità del riposo e sulla capacità di ricordare i sogni. O ancora, un sonno frammentato o disturbato può ridurre le probabilità di svegliarsi durante una fase REM. Infine, alti livelli di stress possono occupare la mente al risveglio, rendendo più difficile il ricordo dei sogni».

Passiamo a uno dei sogni più ricorrenti: cosa significa quando sogniamo una persona già morta? Quali messaggi può portare?
«Sognare una persona già morta può essere un’esperienza emotivamente intensa e può avere diversi significati, che possono variare a seconda del contesto del sogno e della relazione personale con la persona scomparsa. Sognare una persona cara defunta può essere una parte naturale del processo di lutto, un tentativo del cervello di elaborare la perdita. Se ci sono questioni irrisolte o sentimenti non espressi riguardo alla persona defunta, i sogni possono offrire un’opportunità per esprimere queste emozioni e trovare una sorta di chiusura. Un’altra interpretazione è che nei sogni, la persona defunta potrebbe rappresentare aspetti di se stessi o della propria vita che si vogliono analizzare. Infine, il sogno può rappresentare semplicemente un modo per mantenere viva la memoria della persona scomparsa.
Se questi sogni sono particolarmente angoscianti o ricorrenti, potrebbe essere utile parlarne con uno psicoterapeuta, che può aiutare a esplorare e comprendere meglio il loro significato nel contesto della propria vita e del proprio stato emotivo».

E se invece capita che sogniamo una persona ancora viva che muore? Che significato può avere in questo caso?
«Sognare la morte di una persona ancora viva può essere un’esperienza molto forte che spesso suscita preoccupazione. È importante ricordare che i sogni sono simbolici e raramente devono essere interpretati in modo letterale. Sognare la morte di una persona cara può riflettere preoccupazioni e paure per il benessere di quella persona, ma anche conflitti irrisolti nei suoi confronti. Questi sogni possono anche riflettere una paura più generale della perdita, per esempio temere di perdere la relazione con quella persona. Nei sogni, infatti, la morte spesso rappresenta la fine di qualcosa e l’inizio di qualcos’altro. Quindi, sognare la morte di una persona viva può simboleggiare un cambiamento significativo nella relazione con quella persona.
Spesso questo tipo di sogno racconta qualcosa di noi stessi, rappresentando la trasformazione o il rinnovamento, una fase di crescita personale o di cambiamento, la fine di una parte di se stessi, che quella persona rappresenta. Per l’interpretazione del sogno è utile considerare il contesto del sogno e la relazione con la persona che si è sognata per comprendere meglio il suo significato».

Quest’ultimo tipo di sogno spesso lo definiamo incubo. Ecco, c’è un modo per non farli?
«Gli incubi sono sogni angoscianti che possono causare un risveglio improvviso e una sensazione di paura o ansia. Sebbene siano comuni e di solito non rappresentino un grave problema, possono diventare problematici se frequenti e disturbanti. Ci sono diverse tecniche e strategie per ridurre gli incubi. Pratiche come la meditazione, il rilassamento progressivo dei muscoli, la respirazione profonda e lo yoga possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, che sono spesso alla base degli incubi. Stabilire una routine serale che promuova il relax, come un bagno caldo, la lettura di un libro o l’ascolto di musica rilassante, può preparare il corpo e la mente a un sonno più tranquillo. Ma anche mantenere orari di sonno e veglia costanti, così come evitare caffè, alcol e pasti pesanti nelle ore precedenti il sonno e ridurre l’esposizione a schermi elettronici almeno un’ora prima di andare a letto, può migliorare la qualità del sonno e ridurre la probabilità di incubi.

Un’altra tecnica molto utile per ridurre gli incubi è la prova della realtà, ovvero durante il giorno, chiedersi spesso se si sta sognando o se si è svegli. Questa pratica, chiamata «lucid dreaming» o sogno lucido, può aiutare a prendere il controllo dei sogni e trasformare un incubo in un sogno meno spaventoso. Infine, un’altra tecnica utile prevede di trascrivere l’incubo (se lo si ricorda), modificandone il finale in un modo meno spaventoso, e poi visualizzare il nuovo finale diverse volte al giorno.

In generale, se gli incubi sono legati a traumi o stress emotivi, parlarne con uno psicoterapeuta può essere molto utile, ma se questi persistono nonostante gli interventi di prevenzione e di elaborazione, è consigliabile consultare un professionista della salute mentale per un supporto farmacologico aggiuntivo».

\

Esperti consultati per questo articolo:Dottoressa Alessandra Merola, psicologa specializzata in Psicoterapia Cognitivo Neuropsicologica. Sito: https://psicologamerola.it/