Dove andare in montagna quest'estate?
Dove andare in montagna d'estate? Perché se è vero che la montagna è per tutti è anche vero che ci sono tante montagne diverse. Le temperature sono certamente più basse e piacevoli che in pianura, il contatto con la natura e la possibilità di rilassarsi sono assicurati e i panorami alpini affascinano ovunque ma chiunque desideri trascorrere qualche giorno di vacanza «sopra i 1000 metri di quota» farebbe bene a scegliere con criterio la destinazione in funzione delle proprie esigenze specifiche.
Sarebbe difficile immaginare una coppia di sessantenni amanti degli hotel di lusso e dei centri benessere finire in una sconosciuta e primitiva valle del cuneese, ad esempio. Qui abbiamo selezionato i nostri posti del cuore su tutte le Alpi pensando alle diverse esigenze, e sperando si soddisfare tutti.
Dove andare in montagna per solo tre giorni?
Siamo costretti a concentrare le vacanze di montagna in soli tre giorni? Allora dobbiamo scegliere un posto bellissimo dove vivere le Alpi al massimo. Il paese di montagna per antonomasia è Bormio, a 1225 metri di quota in fondo alla Valtellina e sede delle gare di sci maschili alle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Foreste ovunque, la possibilità di camminare lungo decine di sentieri anche all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, la spettacolare Val Viola e i Laghi di Cancano da percorrere anche in mountain bike… e quando si desidera una giornata alternativa, il centro storico propone vicoli e chiese tardo medievali (e le incredibili cantine sotterranee del celebre Amaro Braulio), senza dimenticare le Terme e i Bagni Vecchi dove, nelle vasche esterne, potrete appoggiare le terga sulle stesse pietre dove si sono accomodati consoli e generali romani 2000 anni fa.
Dove andare in montagna con i bambini?
Questa è la domanda che Google si sente fare più frequentemente da chi ha intenzione di andare in montagna: quali sono i posti più adatti per chi viaggia con famiglia e figli piccoli? Per tradizione turistica, il Trentino è la provincia più attrezzata per questa particolare nicchia di ospiti – basti pensare alla Val di Fiemme e alle sue decine di iniziative estive per i bambini, a partire dalla celebre Foresta dei Draghi - ma vogliamo invece citare Vipiteno, in Alto Adige, dove negli ultimi anni alla suggestione della natura incontaminata (o poco contaminata) e alla prodizione di mille gli yogurt locali si è aggiunta anche l’attenzione per «le cose da ragazzini». Vale quindi la pena arrivare là, praticamente al confine del Brennero? Certamente. Solo quest’anno solo state aggiunti due nuovi itinerari didattici tanto interessanti quanto divertenti. Il primo, nella vicinissima Campo di Trens, è un sentiero tematico alla scoperta del mondo delle api con una serie di stazioni interattive che propongono ai bambini di giocare imparando il ruolo fondamentale di questi insetti. Il secondo percorso a San Giacomo in Val di Vizze prevede una passeggiata nel bosco lunga la quale numerosi pannelli informativi spiegano agli escursionisti tutti i segreti dei miceti. Molti funghi “di legno” alti un metro sono stati pensati per fare da cornice a selfie e foto di famiglia. I ragazzini più grandi e coraggiosi invece possono buttarsi in discesa lungo il Rosskopf Panorama Mountain Coaster, una sorta di ottovolante in mezzo ai pascoli lungo 1,3 km.
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Dove andare in montagna per spendere poco?
La regola secondo la quale le valli alpine meno conosciute sono anche le più economiche (e anche le meno suggestive) può essere data per scontata ma le eccezioni sono numerose. Ogni regione ha dei segreti ben custoditi, anche e soprattutto in funzione del rapporto qualità/prezzo: l’Alta Val Venosta, anche per quanto riguarda gli hotel con tante stelle, ha prezzi molto meno esosi del resto dell’Alto Adige e lo stesso dicasi in Trentino per la zona di Pejo, per tutto il Piemonte (a partire dalla Val Formazza) e per la Carnia in Friuli. Chi vuole risparmiare senza fare a meno delle stelle alpine farebbe bene a prendere la (costosissima) autostrada A5 per la Valle d’Aosta, non certo per andare verso le località più conosciute – Courma, Cervinia, Champoluc o Gressoney – ma per tutte quelle piccole valli laterali e secondarie che sono solo meno frequentate ma dove i panorami sono altrettanto straordinari: la Valsavarenche, la Valgrisenche, la Valpelline ma su tutte la Valle di Champorcher, ai piedi del Gran Paradiso: è una valle veramente selvaggia, che conta solo un paio di paesi, uno dei quali – Chardonney - in fondo alla strada a 1450 metri di quota. Tre cime sopra i 3100 metri disegnano l’orizzonte: un solo hotel, pochissimi residence dove affittare un appartamento, cervi che scendono in paese la mattina presto e prezzi convenientissimi.
©lkunl - stock.adobe.comDove andare in montagna con i genitori?
Portare in vacanza in genitori anziani è una realtà per molti di noi. E i pensionati, si sa, preferiscono il fresco, preferiscono una destinazione in quota ma non troppo, dove ci siano lunghe e belle passeggiate di fondovalle, dove ci siano tante attività – dai corsi di yoga nel prato ai musei sulla storia locale, dai mercatini ai sentieri per andare a funghi. Avere a disposizione un paio di impianti di risalita per raggiungere terrazze panoramiche senza fatica dove fermarsi a mangiare strudel fresco aiuta. Viene in mente l’Alpe di Siusi, il più grande altipiano d’Europa, intorno ai 1600 metri di quota, dove si può camminare senza troppi dislivelli al cospetto delle cime dello Sciliar e del Sassolungo. Tutta l’Alpe è chiusa al traffico e non ci saranno auto ad incrociare le vostre passeggiate. Basta prendere una telecabina poi per scendere nel fondovalle e visitare il villaggio di Castelrotto o la splendida Ortisei, nella attigua Val Gardena.
Dove andare in montagna la prima volta?
Non avete mai fatto una vacanza in montagna? Avete desistito anche durante la pandemia quando moltissimi hanno scoperto quanto è bello prendere il sole in un prato in quota senza avere vicini fastidiosi con l’ombrellone a pochi cm di distanza dalla vostra sdraio? Unico «rumore di fondo»: il fischio delle marmotte quando vedono un’aquila che vola nei dintorni e il fruscio del vento. Roba che avete visto solo nelle puntate di Heidi. Alla prima esperienza, il posto più adatto è quello che vi riempie gli occhi sempre e comunque e non può che essere la Val di Fassa, in Trentino, nel cuore delle Dolomiti. Non è un caso che sia tra i posti più amati delle Dolomiti: una ventina di chilometri di lunghezza tra Moena e Canazei, strutture alberghiere di livello, impianti di risalita nuovi e veloci ma soprattutto montagne vicinissime ai paesi che «si possono toccare con le mani» e nomi che hanno fatto la storia dell’alpinismo: la Marmolada che con i suoi 3340 metri è la vetta più alta delle Dolomiti, il Sassolungo, il Gruppo del Sella e il Catinaccio-Rosengarten che al tramonto diventa rosso come il fuoco. Tutti ne possono godere, sia chi pedala tranquillamente sulla ciclabile lungo il Torrente Avisio nel fondovalle, chi si rilassa e prende il sole e chi si si inerpica tra i nevai fino in cima al Pordoi. La cucina – canederli, gnocchetti verdi, luganeghe e torte zelten - e la gentilezza della gente fassana sono tradizionalmente il punto di forza di questa valle.
