La nuova New York: cosa vedere e cosa non perdere per un viaggio al top
Energica, dinamica e frizzante, con la stessa gran voglia di stupire che l’ha sempre contraddistinta. Nella nuova New York sono 48 nuovi hotel inaugurati nel 2022 (i 2/3 a Manhattan, of course), 1719 nuovi permessi di costruire rilasciati nei soli primi 6 mesi dell’anno, per un totale di 3,47 milioni di nuovi metri quadri in città.
Proporzionalmente a questa effervescenza, la città si rinnova, cambia pelle, diventa una meta da riscoprire. Soprattutto guardandola da nuovi punti di vista, in primis dall’alto. Dove meglio si percepisce l’unicità di New York, oggi si ha la possibilità di vivere esperienze totalizzanti, decisamente più complete di quanto non accadeva precedentemente. Se una volta si rimaneva sbalorditi nel prendere un ascensore che viaggiava a 10 metri al secondo, oggi si può camminare su pavimenti di vetro a sbalzo a 400 metri di altezza, sorseggiando un long island ice tea tra specchi e cristalli che riflettono lo skyline a 360 gradi. Oppure provare una delle migliori cucine giapponesi su una terrazza allestita come un giardino pensile, con vista della Fifth Avenue, mentre lo sguardo arriva fino a Central Park.
Inoltre nuovi spazi espositivi, che si affiancano alle temporanee che da sempre contraddistinguano i grandi musei, e un lungofiume ridisegnato da nuove architetture. Rigorosamente firmate dalle migliori matite e premi Pritzker (il Nobel dell’architettura), mentre storici volumi in stile beaux-arts vengono ristrutturati e tornano a nuova vita, facendo diventare zone secondarie nuovi ed attraenti indirizzi dove poter vedere New York da un punto di vista diverso.
A scegliere di tornare in città anche gli stessi newyorchesi, ritornati al lavoro in presenza nel 49% dei casi (erano appena il 38% lo scorso aprile), ed il trend è in continua ascesa a conferma che la voglia di Grande Mela non riguarda solo i turisti.
Facendo un’attenta selezione di tutto ciò che è novità partendo proprio dal cuore di Manhattan, passando per il lungofiume, fino ad arrivare allo skyline di Wall Street, abbiamo scelto le migliori attrazioni della Grande Mela, i nuovi indirizzi dai quali poter vivere la città da un nuovo elettrizzante punto di vista.
1 Vanderbilt the Summit
Summit One Vanderbilt è la nuova terrazza panoramica di New York? Termine riduttivo per un’esperienza molto più totalizzante, un ascensore di vetro esterno denominato Ascent che porta fino a 366 metri.
2021 Alexi Rosenfeld1 Vanderbilt the Summit
Inoltre installazioni che giocano con spazio e luci firmate dall’artista Kenzo Digital, ed un cocktail bar panoramico.
Museum of Broadway
Il Museum of Broadway, che ha appena aperto i battenti il 15 novembre nel theater district a due passi da Times Square, permette di vivere un'esperienza interattiva che mette in evidenza i momenti rivoluzionari della storia di Broadway. Il tutto grazie al contributo di artisti, designer e storici di fama internazionale che hanno partecipato al progetto.
MoMA Museum
Poco più a nord di Midtown, o JAM, c'era una galleria d'arte che metteva in in risalto opere di artisti di colore afroamericani. Aperta dal 1974 al 1986, era un luogo in cui fiorì l'arte nera e si coltivava il dibattito. La sua storia è oggi una temporaneada poter vedere fino al 18 febbraio 2023.
The Wallace Hotel
Aperto a fine 2021 l’hotel The Wallace si trova in posizione privilegiata, ad appena 3 isolati da Central Park, nel cuore dell’Upper West Side: i principali musei, la zona dello shopping, il lungo fiume che costeggia l’Hudson sono tutti raggiungibili in pochi minuti a piedi.
The Wallace Hotel
Gli interni della hall sono caratterizzati da linee pulite, minimaliste da toni pastello, che spezzano il ritmo frenetico della Grande Mela e danno la sensazione di stare all’interno di una bolla ovattata.
The Wallace Hotel
Curati anche i dettagli, dalle boiserie alle pareti alla scelta dei tessuti che rivestono le sedute ed i divani, inoltre pezzi di design impreziosiscono la grande hall.
The Wallace Hotel
Spaziose e dotate di tutti i confort le camere, assolutamente più grandi della media rispetto all’offerta che si trova a New York: dai letti queen size, ai grandi bagni rivestiti in marmo, ai pavimenti in parquet dal grande formato, ogni dettaglio è ben progettato per valorizzare gli spazi interni.
foto Marco Pera
Motto Hotel
A metà strada tra il Flatiron Building e le scenografiche gallerie di Chelsea, il nuovo Motto by Hilton rappresenta un nuovo un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono soggiornare tra Central Park e Wall Street.
foto Marco Pera
Motto Hotel
Tra le ameneties che mette a disposizione l’hotel, aperto lo scorso gennaio all’interno di un grattacielo di 42 piani, anche il ristorante Cicchetti: dedicato alla cucina italiana da compartire, dispone anche di una terrazza esterna.
foto Marco Pera
Motto Hotel
La struttura mette a disposizione biciclette gratuite per 2 ore al giorno, comprensive di casco e lucchetto, per poter viaggiare a Manhattan tra piste ciclabili, la zona car free di Times Square, Central Park.
foto Marco Pera
Motto Hotel
Le camere godono tutte di una vista pazzesca, soprattutto quelle che hanno la vista verso la parte sud di Manhattan, proprio perché da quel lato la visuale è libera e spazia fino al New Jersey.
foto Marco Pera
Casa Cipriani
Nella punta meridionale di Manhattan, all’interno del rinnovato Battery Maritime Building, uno degli ultimi terminal per traghetti in stile Beaux-Arts del XX secolo, è nata a fine 2021 Casa Cipriani: un club privato all’interno del quale si trova un hotel, un jazz café, un ristorante, una SPA ed una zona fitness.
Casa Cipriani
Prenotando una camera, la vista dalle terrazze è mozzafiato ed arriva fino alla Statua della Libertà, e si ha la possibilità di accedere a tutte le amenities del club. Completano l’elegante location una serie di spazi da poter prenotare per eventi privati.
Ristorante Serafina Express
Serafina Express nasce dalla vulcanica mente dell’italiano Vittorio Assaf, che dopo esser arrivato a New York negli anni Ottanta ed aver aperto un ristorante con Andy Wharol, non si è più fermato: la sua nuova creatura è un ristorante fast casual di alto livello, con in migliori prodotti del made in Italy, da proporre a prezzi accessibili.
Ristorante Zaytinya
I piatti nascono dalla creatività del pluripremiato chef José Andrés (chef of the year per GQ, One of the world's 100 most influential people per Time), che grazie ad anni di ricerca e viaggi, propone piccoli piatti da condividere. Scenografica anche la zona bar, perfetta per un aperitivo.
foto Marco Pera
Ristorante Zaytinya
A due passi dell’Empire State Building ha aperto lo scorso luglio un nuovo interessante ristorante: Zaytinya è un viaggio tra i sapori del mediterraneo, con un innovativo menu ispirato alla cucina turca, greca e libanese, servito in un ambiente elegante e moderno.
foto Marco Pera
Aman
Quando il più lussuoso brand dell’hôtellerie mondiale decide sulla Fifth Avenue, il risultato non può che essere straordinario. Aman New York, aperto lo scorso luglio e da questo novembre accessibile per la parte terrazza/ristorante anche ai non soci, merita una visita per appagare vista e palato.
Aman
Sulla terrazza due ristoranti, uno italiano ed uno giapponese, una zona relax, un cocktail bar ed una vista che arriva fino a Central Park. Il tutto in pieno stile Aman: servizio perfetto e discreto, linee pulite che creano un’oasi di serenità, a realizzare un urban retreat nel cuore delle principali attrazioni.
Waterline Square
Un nuovo quartiere ha preso forma, grazie al contributo delle migliori firme dell’architettura mondiale, tra cui il Pritzker Prize Richard Meier. Si tratta di Waterline Square, un nuovo complesso residenziale a 50 metri dall’Hudson e ad appena 3 isolati da Central Park.
foto Marco Pera
Waterline Square
Grattacieli avveniristici, un parco dove poter fare yoga, zone pedonali, il tutto in posizione tranquilla nell’Upper West Side.
foto Marco Pera
Waterline Square
Inoltre il meglio della cucina italiana e delle materie prime, da acquistare presso il mercato Harry’s Table, con possibilità di degustazioni sul posto grazie ai tavoli affacciati sul lungofiume.
