Alberta Santuccio alle Olimpiadi di Parigi 2024: l'Oro prima del matrimonio

La spadista catanese, terza nel ranking mondiale, ha vinto l'Oro nella finalissima a squadre contro la Francia
Alberta Santuccio Olimpiadi Parigi 2024
FABRICE COFFRINI/Getty Images

Alberta Santuccio alle Olimpiadi di Parigi 2024: storia della spadista catanese che ha vinto l'Oro a squadre e che il prossimo ottobre convolerà a nozze

Bronzo a squadre a Tokyo 2020, due argenti ai Mondiali di Scherma di Milano 2023 e ora la medaglia più bella: l'Oro a squadre contro la Francia alle Olimpiadi di Parigi 2024. È questo il sogno diventato realtà per Alberta Santuccio, la spadista catanese che ha reso ancora più magico un anno che la vedrà sposarsi in ottobre con Francesco, l'amore della sua vita.

E questo magico Oro è arrivato nel modo più bello e emozionante: una stoccata all'ultimo assalto. La luce verde che si accende, l'urlo di gioia, le lacrime di felicità. Un successo arrivato grazie alle sue compagne di pedana e amiche nella vita: Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Giulia Rizzi. Prima delle Olimpiadi l'avevamo raggiunta e Alberta ha condiviso con noi tutta l'emozione che provava nel cuore: “La Gara è ormai alle porte - ci aveva raccontato - si conclude un lavoro durato tre anni, fatto di sacrifici, rinunce, sudore, delusioni, ma anche tante soddisfazioni!”. Sì, perché Alberta arriva a questo appuntamento da numero 3 del ranking mondiale: “Ciò vuol dire che in questi anni sono cresciuta tanto e così le mie aspettative” aggiunge. E noi saremo al suo fianco. Anche quando gareggerà anche in squadra, con le affiatatissime compagne

FRANCK FIFE/Getty Images

Grinta, determinazione e “voglia di divertirsi”

Le emozioni erano già troppe e Alberta non poteva fare altro che esternarmele: “Riconosco che la prima gara sarà particolare, non vincerà la più forte ma chi riuscirà a rimanere più lucida, senza farsi sopraffare dall'emozioni. L'augurio che mi faccio è di approcciarmi alla gara con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile senza avere rimpianti! Quindi voglio che esca tutta la mia grinta e la mia determinazione, poi se son rose…Comunque preferisco non fare previsioni da buona scaramantica quale sono! Detto ciò, mi faccio solo un grande in bocca al lupo e spero di divertimi!”.

La Laurea in Psicologia e la svolta grazie allo studio

E l'atleta catanese, 30 anni il prossimo ottobre, sa benissimo cosa significare gestire la mente: nel novembre 2023 si è infatti laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche con 110 e lode. Per lei lo studio ha rappresentato una svolta anche in pedana: “Ho iniziato l'Università nel periodo della pandemia ed era un periodo un po' buio della mia carriera, il 2021 è stato l'anno della svolta, già da prima dei Giochi Olimpici - ha dichiarato a Olympics.com - Tra gli studi che andavano bene e i risultati c'è stato proprio uno switch”. Conciliare studio e sport non è stato affatto un problema: “Lo studio mi ha sempre aiutato nello sport, riusciva a distogliere l'attenzione durante le giornate facendomi pensare anche ad altro. Anche a livello psicologico a volte mi sono trovata in una fase della vita in cui non ero soddisfatta e non mi reputavo all'altezza. Iniziando un altro percorso, ho scoperto che Alberta poteva essere anche altro. Anche la soddisfazione di passare un esame era diversa rispetto a quella di una gara, ma è servita per la mia autostima”.

Instagram content

This content can also be viewed on the site it originates from.

L'importanza della salute mentale…

Alberta Santuccio si è laureata con una tesi sul burnout nell'ambito sportivo: "Ad oggi, la salute mentale deve essere allenata e tenuta d'occhio alla stessa stregua di quella fisica - ha dichiarato sempre a Olympics.com - Mi sono trovata ad affrontare un percorso psicologico perché ne sentivo il bisogno, in quel periodo di transizione. Tutti gli atleti penso che attraversino momenti bui e non devono avere timore o vergogna nel dire di aver bisogno di una mano. Nel momento in cui lo riconosci, sei già più forte".

…e dell'amore: il matrimonio alle porte con Francesco

A rendere forte Alberta è anche l'amore con Francesco Aragona (che ha avuto un passato da schermidore, nella specialità della Sciabola), il fidanzato che il prossimo ottobre sposerà, si spera, con una nuova medaglia in bacheca (e magari pure due). I due hanno iniziato la loro storia nel 2010 e dopo tredici anni lui le ha chiesto la mano in una vigna, a Frascati: “Con la scusa di una foto, io mi sono posizionata e l'ho visto inginocchiato... ho iniziato a saltare, è stato bellissimo. Quel giorno eravamo talmente contenti da avere gli zigomi doloranti per i sorrisi”. Chissà se un grande sorriso arriverà intanto anche da Parigi, dalla medaglia all'anello, solo grandi emozioni.

Instagram content

This content can also be viewed on the site it originates from.

Leggi anche:
Vuoi ricevere tutto il meglio di Vogue Italia nella tua casella di posta ogni giorno?

Iscriviti alla Newsletter Daily di Vogue Italia