Era il 2010 quando Vogue Italia lo nominò tra i talenti da tenere d'occhio: David Koma è il nuovo direttore creativo di Blumarine.
“Credi in te stesso. Rimani sveglio tutta la notte. Lavora oltrepassando le tue abitudini. Sappi quando parlare. Collabora. Non procrastinare. Supera te stesso. Continua a imparare. La forma segue la funzione. Un computer è una lavagna magica per le cattive idee. Trova ispirazione ovunque. Lavora sulla tua rete. Educa il tuo cliente. Fidati del tuo istinto. Chiedi aiuto. Poniti domande su tutto. Impara ad accettare le critiche. Rendi interessante quello che fai. Controlla l'ortografia. Il problema contiene la soluzione. Pensa a tutte le fottutissime possibilità.” Sono parole che qualche anno fa David Koma condivise sul suo profilo Instagram citando la persona che gli ha insegnato questo mestiere, Louise Wilson. Sembrano tratte da un libretto delle istruzioni per “sopravvivere” nella moda e sentirsi realizzati con questo lavoro. David Koma è il nuovo direttore creativo di Blumarine, e probabilmente ha trasformato quelle parole in un'attitudine, in uno stile di vita.
«Blumarine incarna una combinazione unica di sensualità, glamour senza tempo ed eleganza che
ho sempre ammirato, e sono onorato di poter scrivere il prossimo capitolo della storia del brand. Sono entusiasta di celebrare il ricco patrimonio creativo di Blumarine, infondendo in questo la mia
personale visione. Mi sento particolarmente affine all’estetica femminile di Blumarine, e questo renderà il mio percorso all’interno del brand incredibilmente autentico. Non vedo l’ora di creare collezioni che ispirino e affascinino il nostro pubblico, dando vita così ad una emozionante era, ricca di innovazione e creatività» ha commentato David Koma. Il designer è nato il 4 Settembre del 1985 a Tbilisi, in Georgia, e aveva otto anni quando ha scoperto la passione per gli abiti. Ne aveva nove quando si trasferì in Russia e a quindici anni, da studente dell'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, presentò la sua prima collezione.
Nel 2003 si è trasferito a Londra per proseguire la sua formazione alla Central Saint Martins, e subito dopo essersi laureato, nell'Aprile del 2009, ha fondato il marchio che porta il suo nome. Appena un anno dopo Vogue Italia lo citò tra i talenti da tenere d'occhio: parlava della sua professoressa Louise Wilson come un punto di riferimento e di Sophia Loren come un'icona. Raccontava di amare la visione di Azzedine Alaïa e Geoffrey Beene, descriveva le sue creazioni come abiti scultura, individuava la capacità di lavorare su misure perfette come un suo punto di forza e definiva il suo stile personale classico, ma diverso. Sognava di diventare il direttore creativo di Thierry Mugler, e in effetti quel sogno poi lo ha realizzato: lo è stato dal 2013 al 2017. Ha lavorato anche nell'ufficio stile di Diesel, oltre ad occuparsi del suo brand che sfila da sempre alla London Fashion Week. «Seducente, femminile, senza tempo»: è così che lo identifica. Ha vestito Jennifer Lopez, Dua Lipa, Beyoncé, Kendall e Kylie Jenner, Ashley Park, Emma Thynn, Rita Ora, Alessandra Ambrosio, Diane Kruger, H.E.R., Chloe Bailey, Sabrina Carpenter, Paris Hilton, Taylor Swift, Anna Hathaway e Megan Fox, per citare solo alcune delle celebrities che hanno indossato David Koma sul red carpet.
«L’estetica di David Koma mi ha conquistato sin da subito. Sono certo che David riuscirà ad
interpretare i codici di Blumarine alla perfezione, grazie alla sua visione e alla sua sensibilità stilistica, caratterizzate da una travolgente femminilità» ha commentato Marco Marchi, Amministratore Unico di Exelite, cui fa capo Blumarine. Cosa nascerà dall'incontro di due storie e due estetiche solo geograficamente distanti, lo scopriremo con la collezione Pre Fall 2025.
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