È possibile concedere un po' di riposo alla nostra mente attraverso gli alimenti che assumiamo? Ecco i cibi antistress che rilassano il cervello. Consigliati da un'esperta
Sì, esistono alimenti che aiutano a rilassare il cervello. Lo conferma la psicologa Lourdes Ramón, esperta di alimentazione energetica. Concedere un po' di riposo all'attività cerebrale è un desiderio piuttosto diffuso nell'epoca del multitasking, che ci costringe a ritmi frenetici per gran parte delle ore in cui siamo svegli. Sebbene rilassare la mente e conseguire questa disconnessione non dipenda solo dal consumo di determinati alimenti – come vedremo, ci sono anche alcune abitudini non nutrizionali che possono essere d'aiuto a tale fine –, il cibo resta comunque un fattore determinante.
«Il modo in cui pensiamo e ci sentiamo dipende in larga misura da ciò che mangiamo», sottolinea Ramón. «Secondo i principi dell'alimentazione energetica, ci sono alimenti che ci forniscono un'energia yin estrema, centrifuga, di dispersione, vibrazione, a effetto rapido ma superficiale, che infiamma, espande e dilata. Il consumo di questi cibi ha l'effetto di accelerare l'attività del nostro cervello e di aumentare i nostri livelli di stress. Ciò di cui abbiamo bisogno sono alimenti che ci diano un diverso tipo di energia: centripeta, che vibra e agisce più lentamente».
- Quelli ricchi di vitamina B1, perché quest'ultima è coinvolta nella formazione dei neurotrasmettitori e protegge le cellule nervose. Gli alimenti che la contengono? Legumi, cereali integrali, semi di girasole, noci...
- Quelli che contengono Omega 3, cioè pesci grassi come il salmone, lo sgombro e la sardina. Gli Omega 3 sono presenti anche nei semi di chia e nelle noci. Regolano la connettività dendritica dei neuroni, ovvero le connessioni tra i neuroni, che sono legate alle sensazioni di stress e ansia.
- Quelli con triptofano, un aminoacido precursore della serotonina, essenziale per migliorare l'umore. Si trova, fra gli altri, nei semi di soia, nelle arachidi, nel riso, nelle uova, nella banana e nei prodotti caseari.
- Anche i fosfolipidi, come la lecitina, contribuiscono a calmare l'attività cerebrale. Oltre a costruire le guaine che circondano i neuroni, contengono la colina, un nutriente essenziale, precursore fisiologico dell'acetilcolina, una sostanza necessaria per i processi cerebrali, come quello della memoria. Possiamo assumere fosfolipidi attraverso alimenti come uova, latte, germe di grano, mandorle.
Tra gli alimenti che generano energia estrema, con effetti stressanti sull'attività cerebrale, figurano alcol, caffè, tè, bevande gassate zuccherate, zuccheri raffinati, dolcificanti, gelati, cioccolatini. «Senza dimenticare i carboidrati raffinati (pane e pasta bianchi, biscotti, fette biscottate, dolciumi confezionati) e i grassi trans presenti nel pane a fette, negli hamburger, nei biscotti, nel burro, nelle creme spalmabili…», aggiunge Ramón.
Senza nulla togliere all'importanza dell'alimentazione per la salute mentale, occorre segnalare che a rilassare il cervello possono contribuire anche alcune buone pratiche quotidiane di natura non nutrizionale. In linea generale, è importante ricordarsi di dedicare ogni giorno del tempo alla cura di sé, svolgendo attività che ci piacciono e che ci danno piacere, che si tratti di leggere un libro o di dipingere. Più specificamente, sarebbe buona prassi, prima di andare a letto, mettere per iscritto i propri pensieri negativi, le preoccupazioni o semplicemente l'elenco dei compiti per il giorno successivo.
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Iván Eguzquiza, psicologo esperto in terapia cognitivo-comportamentale, ansia e insonnia, ha confermato che questa abitudine di creare una sorta di agenda di preoccupazioni/compiti ci permette di parcellizzare questi pensieri e, per così dire, di non “portarli a letto”, riducendo così al minimo il rischio che si insinuino nella nostra mente nel cuore della notte. Questa pratica aiuta anche a creare spazi e momenti di solitudine per analizzare le preoccupazioni e, se necessario, come sottolinea la psicologa Bárbara Tovar, «mettere a fuoco le emozioni sulle quali, durante il giorno, con i ritmi frenetici che dobbiamo seguire, non abbiamo il tempo di riflettere». Dedicare dei momenti specifici a questi “incontri con il cervello" e ad affrontare le proprie preoccupazioni aiuta a far sì che i pensieri negativi non ci assillino per il resto della giornata.
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue Spagna.