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CNMI Fashion Trust Grant 2024: i vincitori e le loro parole

10 designer del made in Italy hanno preso parte alla finale del CNMI Fashion Trust Grant 2024. Noi li abbiamo incontrati, scopri chi sono i vincitori e le visioni creative di ognuno di loro
CNMI Fashion Trust Grant 2024

10 designer del made in Italy hanno partecipato alla finale di CNMI Fashion Trust Grant 2024. Scopri chi sono i vincitori e le visioni creative di ognuno di loro

La quarta edizione di CNMI Fashion Trust Grant, l'iniziativa che contribuisce a scrivere il futuro della moda italiana sostenendola economicamente e non solo, è appena giunta al termine. Tra i 10 finalisti del 2024, tutti con una visione creativa molto precisa, pieni di idee pratiche e progetti innovativi che guardano a un futuro sempre più sostenibile, a vincere i quattro grant dal valore di 50.000 euro l'uno sono stati i designer Andrea Adamo, di ANDREĀDAMO, Francesco Murano, Lorenzo Seghezzi e Niccolò Pasqualetti; inoltre, MAX&Co. ha selezionato un quinto finalista che avrà l'opportunità di collaborare con il team stilistico del brand, ma anche di ottenere nuove risorse e supporto: si tratta del designer Victor Hart.

Andrea Adamo

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Francesco Murano

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Lorenzo Seghezzi

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Niccolò Pasqualetti

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Victor Hart

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Da sinistra: Andrea Adamo, Victor Hart, Sara Sozzani Maino, Carlo Capasa, Lorenzo Seghezzi, Niccolò Pasqualetti, Francesco Murano, Umberta Gnutti Beretta, Warly Tomei.

@sgpitalia

Da sinistra: Andrea Adamo, Victor Hart, Lorenzo Seghezzi. Niccolò Pasqualetti e Francesco Murano

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Scopri, uno a uno, i racconti in prima persona dei 5 vincitori e di tutti i finalisti di CNMI Fashion Trust Grant 2024, le loro collezioni e i loro sogni.

ANDREĀDAMO di Andrea Adamo (Vincitore)

«Il mio obiettivo è creare capi “nude” compatibili con tutte le varietà di incarnato, che prendano forma solo una volta indossati. La nostra filosofia è che non è l'abito a fare il monaco, ma il contrario. Questa collezione, in particolare, si basa sulla maglieria, e ha preso vita attraverso la tecnologia seamless (senza cuciture, ndr). Grazie al premio spero di riuscire a far conoscere il brand a nuovi mercati, e soprattutto di incrementare il rapporto con la nostra community».

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Vogue Runway
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ASCEND BEYOND di Emanuele Abbondanza

«Ho aperto Ascend Beyond insieme a un mio caro amico poco più di due anni fa, e quest'ultima collezione vuole essere una riflessione su come le persone che incontriamo nel corso della nostra vita impattino sulla nostra identità personale. Il tutto si è concretizzato in questi capi prodotti con tessuti di fine stock, o con materiale recuperato da case dei nostri famigliari o dai mercatini, come le zip, realizzate con il manico dei cucchiaini. Il mio sogno è riuscire a realizzare una campagna vendita a Parigi per mostrare il brand a un pubblico sempre più internazionale».

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BE NINA di Sabrina Bonatesta

«Questa collezione di Be Nina è ispirata a un libro di cui mi piaceva la copertina, I Piccoli Pupazzi Sporchi di Pruppà, dove vengono mostrate le immagini di alcuni pupazzi rovinati e sporchi mentre indossano dei look decisamente particolari. Ho cercato di alternare tessuti più ruvidi ad altri morbidi, colori pastello a tonalità più scure, per ricreare il contrasto del libro. Nel futuro vedo un nuovo e-commerce in grado di rappresentare la mia etica e la mia estetica, ma anche tanti pop-up store in giro per il mondo. Tra le priorità, inoltre, c'è quella di rinnovare il mio Atelier a Brindisi, dove tutto il mio lavoro prende vita».

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DOMENICO OREFICE

«Noi lavoriamo a una sola collezione all'anno, una collezione senza stagione e senza genere, che sia in grado di abbattere ogni tipo di barriera. Vogliamo lavorare a un guardaroba timeless, di qualità, un ibrido tra sportswear e tailoring. Inoltre, alcuni dei nostri capi sono one size, ma lavoriamo anche con il made to measure. Nel futuro ci piacerebbe portare la realtà aumentate alla Milano Fashion Week, e cercare di avere un rapporto sempre più diretto con i nostri clienti».

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DURAZZI MILANO di Ilenia Durazzi

«Per me è una grande soddisfazione fondare un brand made in Italy nel mio paese, per di più posizionato nel mercato del lusso. Spero che i miei capi facciano sentire speciali chi li indossa, e che siano riconoscibili, dato che c'è sempre un twist che li rende unici e che proviene dalla mia esperienza nel menswear. Non mancano i riferimenti a due delle mie grandi passioni, l'equitazione e l'arte contemporanea. Durazzi Milano cerca di toccare ogni categoria dell'abbigliamento e degli accessori, e nel futuro spero di riuscire a incrementare la comunicazione del brand».

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FEDERICO CINA

«Il mio sogno è portare la cultura contadina romagnola nella moda, motivo per cui per questa collezione sono partito dalle stampe fatte a mano dalla Stamperia Artigiana Marchi, che solitamente vengono usate per le tavole delle famiglie romagnole, inclusa la mia. Il grappolo stampato o ricamato, invece, è un omaggio al vigneto di mio nonno. In altre parole, ho voluto portare i miei valori e la tradizione dei miei genitori nei miei abiti. Da piccolo avevo un po' di repulsione per il mio piccolo paese, ma quando ho cambiato città ho iniziato a sentire la mancanza di quell'umanità e del calore familiare, dei tempi rilassati. Ecco perché il nostro ufficio stile è a Cesena, e nel nostro piccolo cerchiamo di supportare i fornitori e artigiani locali. Nel prossimo futuro speriamo di realizzare dei pop up store per la nuova Tortellino Bag, avere un approccio diretto col cliente finale».

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FRANCESCO MURANO (Vincitore)

«Quando ho iniziato a pensare all'ultima collezione desideravo mettere in relazione due mondi diversi, ed ecco perché questi capi sono realizzati principalmente con jersey e pelle. Ho messo particolare enfasi su quest'ultima, rendendola super sottile per avvicinarla al jersey. Inoltre, ho anche provato a realizzare degli abiti come se fossero pelletteria, per donare loro quel senso di eternità nel tempo. Grazie al premio spero di far conoscere il mio brand anche all'estero, con showroom dedicati dove mostrare le mie collezioni».

Francesco Anglani
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LORENZO SEGHEZZI (Vincitore)

«La collezione nasce in collaborazione con una compagnia teatrale volontaria che ogni anno progetta uno spettacolo teatrale a sostegno e supporto dell'ente regionale ANLAIDS Lombardia, e oggi ho portato da CMNI Fashion Trust una parte dei 17 look che ho realizzato per loro. Per me è molto importante che i miei vestiti abbiano un valore sociale, oltre che estetico. Inoltre c'è il look che ho realizzato per Big Mama a Sanremo, scelto in quanto emblema di tutto quello che è Lorenzo Seghezzi. Per me è stato un onore avere l'opportunità di vestire una persona dalla fisicità non conforme ai canoni di bellezza imposti dalla società e queer, per di più con un pubblico così grande. Con il montepremi del grant mi piacerebbe presentare un mio progetto nel calendario della Milano Fashion Week e, più di tutto, vorrei sviluppare la mia comunicazione. Fino a ora ho fatto da solo ma mi piacerebbe essere affiancato da professionisti del settore».

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NICCOLÒ PASQUALETTI (Vincitore)

«Il brand parte sempre da memorie personali che provano a farsi universali. Fin da piccolo mi divertivo a unire i capi dei miei genitori, a trovare nuove forme o silhouette con i loro vestiti molto classici. La collezione che presento oggi si ispira a quel bambino, è un'unione di opposti, di materiali che si scontrano ma in qualche modo trovano armonia, come il tweed accostato alla pelle effetto carta. La mia visione di made in Italy unisce l'innovazione e la tradizione, vorrei avere la possibilità di continuare a farlo sempre».

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VICTOR HART (Vincitore del progetto The MAX&Co. Design for Change)

«L'obiettivo della mia collezione è donare energia a chiunque indossi questi abiti, pensati per ogni tipo di professione e fisico. Vorrei che le persone andassero a lavoro felici, cariche, grazie anche ai capi che indossano. Io sono ghanese ma ho deciso di produrre in Italia, precisamente a Bologna, perché qui c'è la migliore industria manifatturiera al mondo. Nel nostro team ci sono persone proveniente da diversi paesi, e per me è una grande ricchezza. Il nostro nuovo obiettivo, ora, è ampliare il reparto tecnologico per muoverci più velocemente. Al momento facciamo tutto a mano».

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Vicini d'Istanti

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Vicini d'Istanti

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Da chi è composta la giuria?

Il comitato internazionale che selezionerà i designer che beneficeranno del CNMI Fashion Trust Grant 2024 è composto da Roberta Benaglia (CEO & Founding Partner in Style Capital SGR), Carlo Capasa (CNMI Chairman & Camera Moda Fashion Trust Trustee), Anna Dello Russo (Creative Consultant, Fashion Stylist & Former Fashion Editor per Vogue Japan), Edoardo Di Luzio (CEO & Co-Founder di Underscore District), Alexander Fury (Fashion Features Director di Another Magazine & Menswear Critic per Financial Times), Umberta Gnutti Beretta (Camera Moda Fashion Trust Co-Founder & Co-Chair), Riccardo Grassi (Presidente RG Showroom), Beka Gvishiani (Founder di Style Not Com), Laura Lusuardi (Fashion Coordinator MaxMara), Margherita Maccapani Missoni (CEO & Creative Director per Maccapani), Elia Maramotti (Brand Director MAX&Co. & Member of Max Mara Fashion Group Sustainability Committee), Simone Marchetti (Vanity Fair European editorial Director & Vanity Fair Italia Editor in Chief), Stefano Martinetto (Co-Founder & CEO Tomorrow Group), Tamu McPherson (Digital Creative & Founder), Michelle Francine Ngonmo (Talent Scout & Visiting Prof, Event Producer & CEO in Afro Fashion Association), Giacomo Piazza (Founder & CEO di 247 Global Co-Founder & Director 247), Lorenzo Posocco (Styling & Creative Direction), Maria Giulia Prezioso (Omnichannel Retail Director MAX&Co. & Max Mara Fashion Group Board Member), Laudomia Pucci (Presidente di Emilio Pucci Heritage), Francesca Ragazzi (Head of Editorial Content Vogue Italia), Stefano Roncato (Editor in Chief MFFashion), Giampaolo Sgura (Fashion Photographer), Sara Sozzani Maino (Camera Moda Fashion Trust Advisory Board Member) e Warly Tomei (Camera Moda Fashion Trust Co-Founder & Co-Chair).

La realizzazione della quarta edizione dei CNMI Fashion Trust Grant è stata resa possibile grazie al sostegno del Main Patron MAX&Co., parte di Max Mara Fashion Group, e del Patron LuisaViaRoma, uno dei principali e-tailer di lusso al mondo.

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