SFILATE

Olimpiadi, Brat girls e Rodent men: tutto quello che abbiamo visto alla Copenhagen Fashion Week

A Copenhagen le sfilate primavera estate 2025 hanno abbracciato il tema delle Olimpiadi più di ogni altra cosa, e lo hanno fatto vestendo le ragazze Brat e i ragazzi Rat. Fra gli highlights, anche un talento Polimoda da tener d'occhio
Copenhagen Fashion Week
Baum und Pferdgarten sfila in uno stadio con la collezione primavera estate 2025 “Office Olympics” alla Copenhagen Fashion WeekJames Cochrane

Olimpiadi? “Ja, tak!” direbbero i danesi, che alla Copenhagen Fashion Week primavera estate 2025 hanno approfittato del momentum per dare un twist sportivo alle collezioni, vestendo Brat girls e Rodent men. E fra i talenti emergenti, anche un ex-studente Polimoda.

Sia l'uomo roditore alla mia femminilità reazionaria, ma in ciabatte infradito e pantaloni pinocchietto. Potremmo riassumere così una Copenhagen Fashion Week che sicuramente accusa i colpi della recessione ma prova a restare timidamente ottimista, portando avanti il suo supporto ai talenti emergenti e abbracciando (inevitabilmente) le Olimpiadi. Al termine di giornate stipate di sfilate e presentazioni, ogni cena – da quella di Levi's x Vogue Scandinavia alla Soho House fino all'appuntamento danese di “Emily in Paris” con Lily Collins e Netflix Nordic – ha visto la battuta sulla Danimarca detentrice di una sola medaglia d'oro ricorrere, con annesso recap delle gare del giorno a seconda dell'ospite internazionale che ne parlava. Una mania che ha colpito non solo la stampa e i buyer, ma anche i brand che hanno sfilato o presentato nel calendario della Copenhagen Fashion Week primavera estate 2025.

Già dal primissimo appuntamento di lunedì 5 agosto, Stephanie Gundelach e Awa Malina Stelter hanno aperto la settimana della moda danese con una collezione OpéraSport intrisa di reference sportive. Aiutate da una direzione profetizzata nel nome del marchio, sfilano a bordo mare costumi da nuoto e tacchi bassi, che rendono tutto molto indossabile. Anche le felpe a righe annodate in vita contribuiscono ad aggiungere una vibe più rilassata alle costruzioni sbarazzine in raso, ricorrenti nell'heritage del brand.

OpéraSport primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

OpéraSport primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Impossibile non nominare anche Baum und Pferdgarten, che ha intitolato la sua sfilata primavera estate 2025 “Office Olympics” e ha chiuso la terza giornata di CPHfw portando tutti allo stadio di calcio della squadra locale Boldklubben af 1893. In collaborazione con il team calcistico femminile, le designer Rikke Baumgarten e Helle Hestehave hanno trasformato palloni in borse e mescolato polo a kitten heels: «Si tratta di fondere l'eleganza dell'abbigliamento aziendale con il dinamismo dell'estetica atletica», hanno raccontato al termine dello show.

Baum und Pferdgarten primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Baum und Pferdgarten primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Infine, un'orda di pantaloncini pinocchietto a metà fra capri e yoga pants han invaso Copenhagen, sia in sfilata che nei look street-style avvistati fra un evento e l'altro. Il nero sembra essere il colore preferito dello stile anni Y2K, e a portarlo in passerella – fra gli altri brand – è anche l'emergente Herskind, con il suo approccio minimal da tenere sott'occhio nei prossimi appuntamenti stagionali.

Herskind primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Herskind primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Parlando di emergenti, sono proprio loro ad aver abbracciato uno spirito da vera e propria Brat. Irriverenti e reazionari come Caroline Bille Brahe, fondatrice di Caro Editions che in occasione della presentazione del suo brand ha scelto di organizzare una sfilata sorprendendo gli ospiti. Lo stesso approccio di Bonnetje, con un passato nel team di Margiela e le sue giacche decostruite, e Jade Cropper, finalmente tornata nel calendario danese, anche se sotto forma di presentazione per il momento.

Caro Editions primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Bonnetje primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

Gio Staiano

Jade Cropper primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Altri due ritorni in calendario che hanno fatto della Brat girl una tematica, sono stati A. Roege Hove e Deadwood. Il primo, guidato da Amalie Røge Hove, aveva dovuto momentaneamente fermarsi per problematiche di natura economica causate dal mancato pagamento di alcune vendite a grossi retailer, ed è ora di nuovo in calendario con le sue proposte verde-brat grazie all'aiuto della community danese. Mentre per il secondo, il ritorno in passerella si è materializzato in vibe ribelli proprio come Charlie XCX insegna. Anche qui, pantaloni a pinocchietto e borse-palloni.

A. Roege Hove primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Deadwood primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Deadwood primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Ad accompagnare la ragazza Brat non può che essere l'ossessione roditori del momento. I Rodent man, infatti, sono su ogni social grazie al mondo del cinema in particolare, fra cui Josh O’Connor e Mike Feist da Challengers, ma anche Jeremy Allen White o Matty Healy dei The 1975. Cosa indosserebbe, quindi, un Rat? Le spillette di Rolf Ekroth e il suo mood nonchalant potrebbero essere uno dei look simbolo della categoria, altrimenti ben rappresentata anche dalla formalità un po' misteriosa e anonima di Berner Khul, talento Polimoda che ha sfilato per la prima volta alla Copenhagen Fashion Week.

E a proposito di scuole italiane, sembrerebbe proprio che la settimana della moda danese sia stata in parte influenzata dal nostro lifestyle. Le canzoni italiane hanno accompagnato numerosi show, fra cui l'intera colonna sonora di The Garment, e il cibo offerto fra un evento e l'altro è stato spesso una reference ai nostri territori. Per coerenza, non poteva mancare qualche ritardo sparso qua e là nel calendario, in perfetto stile milanese.

Berner Kuhl primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Berner Kuhl primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Rolf Ekroth primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Rolf Ekroth primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Con l'assenza di grandi marchi come Ganni e Stine Goya, la Copenhagen Fashion Week primavera estate 2025 si dimostra ancora di più un'interessante incubatrice di progetti emergenti, oltre a rappresentare l'abilità di marchi come MKDT Studio (un rebranding di logo per Mark Kenly Domino Tan) e Skall Studio nel riuscire a disegnare una coerente evoluzione. «È essenziale prendersi il tempo per fare le cose correttamente», confessano infatti le sorelle nonché fondatrici Julie & Marie Skall, che festeggiano 10 anni del loro Skall Studio. «Il nostro non è un segreto: Skall Studio è fondato su valori forti, e rimanere fedeli a quei valori mentre si cresce è essenziale. È la nostra maniera per continuare a coltivare il nostro marchio spontaneamente», aggiungono commentando una collezione dalle reference anni '60 e '70.

MKDT Studio primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

MKDT Studio primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Skall Studio primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Skall Studio primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Skall Studio primavera estate 2025 alla Copenhagen Fashion Week

James Cochrane

Leggi anche:

Vuoi ricevere tutto il meglio di Vogue Italia nella tua casella di posta ogni giorno?