sostenibilità

Avete mai provato a coltivare coralli? Coral Gardeners e il giardinaggio in mare raccontato da Titouan Bernicot

È un progetto speciale, quello di Coral Gardeners e di Titouan Bernicot - attivista imprenditore - nella Polinesia Francese. Obiettivo: salvare l'ambiente oceanico. E al suo fianco c’è K-Way, che lancia oggi una speciale capsule collection dedicata
coral gardeners

Coral Gardeners è il progetto nato in Polinesia Francese dalla mente e dal cuore di Titouan Bernicot per proteggere i coralli, celebrato anche da una capsule collection di K-Way perfetta per i climi tropicali dove vento e pioggia arrivano improvvisi

Immaginate di crescere con i piedi immersi nelle acque cristalline dell'isola di Moorea, nel mezzo dell'Oceano Pacifico Meridionale, dove la vostra famiglia coltiva perle. Un giorno, durante un’immersione, vi imbattete in quelle che sembrano rocce bianche, ma sono in realtà coralli morti a causa dell’innalzarsi della temperatura dell’acqua. Il fenomeno si chiama “bleaching” e avrebbe potuto scoraggiare qualsiasi progetto di recupero. Ma non è stato così per Titouan Bernicot, classe 1998, dotato di uno spirito imprenditoriale pari solo all’amore verso l’ambiente marino. «Gli scienziati che ho contattato mi suggerivano di studiare e conseguire un dottorato prima di iniziare a dedicarmi ai coralli, ma non mi andava l’idea di rimandare», esordisce l’attivista.

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«Ho molto rispetto della scienza e nel mio team lavorano molti studiosi, ma volevo avere un impatto concreto sulla situazione e iniziare subito a salvare il mio playground: ho risposto loro che un giorno li avrei assunti e così è stato. In breve ho ottenuto il supporto di Larry Page, co-founder di Google e di realtà come il National Geographic».

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Nasce con queste premesse, nel 2017, Coral Gardeners, associazione non profit dedita alla salvaguardia degli oceani attraverso la coltura dei coralli in speciali nursery fino al loro impianto nella barriera. Continua Bernicot: «Amo il concetto di giardinaggio. Mi piace l’idea di qualcuno che, tra i profumi dei fiori e il ronzio delle api, coltiva le piante. È qualcosa che somiglia all’arte e, nel nostro caso, possiamo contare anche sui pesci come “colleghi” che ci aiutano a tenere pulite le nostre nursery. Per finanziarci ho attivato, prendendo spunto da chi lo fa con le stelle, l’adozione dei coralli: ora la nostra community è composta da oltre 50mila persone tra cui Leonardo Di Caprio, Ellie Goulding, Lewis Hamilton, Jason Momoa: lui è anche venuto con la sua famiglia a piantare i coralli con noi. Nella conservazione dei mari non ci sono molti progetti come il nostro. Salvare il pianeta deve essere percepito come sexy e cool. Azione, speranza e bellezza sono i tre capisaldi su cui ho scelto di impostare la nostra comunicazione fin dall’inizio».

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È stato questo che ha convinto Lorenzo Boglione, vice president del Gruppo Basic Net e Ceo di K- Way, a collaborare con Coral Gardeners: «Titouan è uno dei giovani più smart che io conosca, apprezzo il suo approccio imprenditoriale all’attivismo. Li supportiamo con entusiamo condividendo le nostre piattaforme di comunicazione e offrendo loro capi tecnici per svolgere il loro lavoro dentro e fuori dall’acqua». Da questa liason è nato anche un progetto fotografico divenuto prima una mostra immersiva, poi una fanzine: Off the Beaten Track, con le immagini realizzate da Achille Mauri e Giacomo Cavalli nella Polinesia francese.

Dal 26 agosto è in vendita la capsule collection progettata ad hoc per rispondere alle esigenze dei Coral Gardeners e firmata da K-Way: si tratta di capi adatti alle condizioni atmosferiche imprevedibili delle zone tropicali, dove piogge improvvise e venti forti sono all'ordine del giorno: una T-shirt, un gilet, il celebre "Le Vrai" K-Way, un pantaloncino corto, un marsupio e un portacellulare, tutti realizzati interamente con materiali riciclati e a basso impatto ambientale e declinati in una color palette che evoca le atmosfere naturali e le tonalità dell'ambiente oceanico: brown corda, nero e blue lagoon.