Con l'ultima sfilata Balenciaga, Demna ci ha portato a porci delle domande senza voler necessariamente trovare delle risposte. Oggi compie 43 anni e noi ripercorriamo 5 degli spunti di riflessione che ci ha dato.
«Che cos'è il lusso? Che cos'è la moda e perché continua a essere rilevante? Per chi faccio quello che faccio? La moda è abbastanza? In un mondo ipersaturo di contenuti, qualcosa sarà mai abbastanza? Cos'è abbastanza?» Sono queste alcuni delle riflessioni che la voce di Demna, registrata in una nota audio, ci spingeva a fare durante l'ultima sfilata Balenciaga. Si poneva delle domande attraverso il suo lavoro, senza però forzarsi a trovare delle risposte. E ci invitava a fare lo stesso. «Il lusso si associa, per definizione, a ciò che è raro, a un qualcosa che non sarà sempre disponibile. Ma è la creatività a sembrare davvero essere rara e “finita” in questo momento. E credo che la creatività sia diventata una nuova forma di lusso» ha continuato. Con la sfilata Balenciaga autunno inverno 2024 2025, alla Paris Fashion Week, ha portato in passerella una sorta di satira sul consumismo, attraverso etichette ancora agganciate ai vestiti, abiti nati dalla stratificazione di altri abiti e oggetti acquistati su eBay e recapitati agli invitati dello show. Perché abbiamo più del necessario, ma sembra non essere mai abbastanza?
Cos'è troppo? Quando è troppo? È già troppo! Ma non c'è possibilità di fare il reso. Indietro non si torna, quando si parla di consumismo. Porsi delle domande, però, è una responsabilità da cui non dovremmo voler scappare. Ed è l'unica strada per fare in modo che esista un futuro. Dichiararlo, da un punto di vista come quello di Demna, potrebbe sembrare un controsenso. Ha lasciato le etichette ancora agganciate ai capi - come fossero stati dimenticati nell'armadio - e fatto indossare ai modelli “più del necessario”, ha creato vestiti utilizzando della vecchia lingerie o assemblando pezzi diversi e ne ha avvolti altri con lo scotch, come fossero ancora impacchettati: nel modo in cui gli abiti interagiscono con il corpo ha definito la forza del messaggio.
C'era un susseguirsi di grandi schermi nella location della sfilata Balenciaga autunno inverno 2024 2025 nel complesso barocco di Les Invalides a Parigi. Sui monitor correvano immagini agli antipodi: dai paesaggi naturali alle luci vivide delle grandi città, dal mattino alla sera, dal reale all'artificiale passando per lo stato ibrido tra le due dimensioni, in un'attività di scrolling infinito. Perché in ogni luogo certe riflessioni possono trovare spazio.
«Questa collezione è un viaggio nell'estetica che ha guidato la mia evoluzione nella moda negli ultimi dieci anni. Riguarda il senso di identificazione e di appartenenza a quest'estetica» ha spiegato Demna. E basta pensare al lessico visivo (e non solo) degli anni Duemila per capire. Le gomme da masticare con aria di sufficienza, i choker pieni di ciondoli e le targhette colorate delle chiavi con l'indirizzo nero su bianco, i cerchietti di plastica e le canotte intime con il fiocchetto sullo scollo, le calze in pizzo e quell'italianissimo Ciao Bello sulle maglie, il “Keep calm and wear this Balenciaga sweater” con la corona, ma anche il culto di eBay e i motivi tribali stampati sui capi, i jeans skinny, le borchie e le catene: in passerella i codici identificativi dell'essere Millennials, con quel-non-so-che di sovversivo che li rende di nuovo desiderabili.
Se l'invito virtuale a guardare lo show era la conferma d'acquisto di un portachiavi con la Tour Eiffel e la scritta Paris, romantico souvenir dalla città dell'amore, per gli ospiti della sfilata il team Balenciaga ha fatto un acquisto su eBay selezionando con cura gli oggetti da recapitare a ognuno. C'erano cuccioli e bambole di porcellana, piatti e candelabri d'argento, orecchini vintage e copie rare di Vogue, ma anche simpatici animali di vetro, sciarpe e decanter da vino. Cosa c'era nel pacco di Kim Kardashian? L'album Diamond Life di Sade. Con la collaborazione con un colosso delle vendite online, Demna ci porta a riflettere sull'accumulo.
Ciò che un brand comunica passa anche - e talvolta soprattutto - dagli ospiti nel front row. Permettono a un immaginario di oltrepassare i confini fisici della passerella e vivere in chi lo indossa. C'erano Kim Kardashian e Serena Williams, Vittoria Ceretti, Isabelle Huppert e Eva Herzigova, Ashley Graham, Stella Maxwell e Joan Smalls, Esistono molti modi di essere Balenciaga e vivere consapevolmente l'intimità tra la pelle e gli abiti, e le celebrities invitate allo show lo dimostrano.
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