Da Michela Murgia a Kate Middleton, ecco i libri da leggere nel 2024

Dai grandi ritorni alle nuove voci esordienti una carrellata di titoli per tutti gusti
Libri da leggere ecco i titoli più attesi del 2024
Aleksandar Nakic/Getty Images

Libri da leggere nel 2024, ecco i più interessanti in uscita in questi mesi

La vita, la famiglia. La morte, la solitudine. La politica, le origini. E poi il tempo, le relazioni, l'identità e il mistero. Temi enormi, universali e spesso si ritrovano nelle soglie, nei confini che delimitano i nostri spazi e soprattutto il nostro tempo. Non è un caso che siano molti di questi, ancora una vola, ad animare i libri più interessanti di questi primi mesi del 2024. Dal testamento emotivo e famigliare di Michela Murgia al ritorno di uno scrittore lucidissimo come Michael Cunningham, dagli esordi fulminanti di giovani scrittori italiani a voci che, originali e controcorrente, si fanno sentire da ogni parte del mondo: ecco una carrellata dei titoli che, secondo noi, metterete sicuramente tra i libri da leggere nel 2024.

I libri di agosto

Ayatsuji Yukito, I delitti della casa decagonale

I delitti della casa decagonale di Ayatsuji Yukito

Nell'Università di K, in Giappone, si è creato un circolo “del crime”, che riunisce sette ragazzi e ragazze appassionati di delitti ed enigmi. I partecipanti a questo circolo decidono di trascorrere una settimana sull'isola di Tsunojima, selvaggia e isolata, e soprattutto teatro di alcuni omicidi rimasti irrisolti. Le loro fantomatiche indagini, però, subiranno un duro bagno di realtà quando uno dei ragazzi verrà trovato morto in una delle stanze della dimora in cui risiedono, una pittoresca casa con dieci lati. I delitti della casa decagonale (Einaudi), che ha ispirato anche la serie manga The Decagon House Murder (Star Comics), è una lettura appassionante, insolita e che vi terrà col fiato sospeso.

Robert Johnson, Catherine, principessa di Galles

Catherine, la principessa del Galles di Robert Jobson

È stato un anno durissimo per la Corona inglese, questo, e soprattutto lo è stato per Kate Middleton: il sogno da prossima regina, ruolo a cui si sta preparando con dedizione e grazia da anni, si è incrinato di fronte al terrore della malattia. Mentre ancora è sulla via della guarigione, **Catherine, principessa di Galles **(Rizzoli), firmato da uno dei più conosciuti royal correspondent inglesi, racconta la parabola di una ragazza borghese che a un certo punto incontra non solo l'amore della sua vita ma anche il futuro erede al trono: William d'Inghilterra. Tra ricostruzioni, testimonianze e retroscena inediti, ecco il ritratto di una giovane donna che ha dovuto crescere in fretta.

Jane Crilly, Il giardiniere di Wimbledon

Il giardiniere di Wimbledon di Jane Crilly

Anche grazie ai campioni nostrani come Sinner e Paolini, il tennis sembra vivere una nuova epoca d'oro. E quale luogo è più rappresentativo se non il prato più famoso del mondo, Wimbledon.** Il giardiniere di Wimbledon **(Feltrinelli) racconta appunto la storia di Henry Evans, che per 50 anni si è preso cura giorno e notte del manto erboso che ogni tennista nella propria vita ha sognato di calcare. Quando decide di andare in pensione, la giornalista Cara Gibson lo raggiunge per carpire la sua storia, che scopre essere la storia di un amore intenso, precocemente interrotto, e che s'intreccia con la guerra, le divisioni sociali ma soprattutto con una passione sportiva mai sopita.

Elodie Harper, Il tempio di fortuna

Il tempio di fortuna di Elodie Harper

79 d.C.: a Pompei la terra trema più del solito, il Vesuvio è sempre più irrequieto. Questa è solo una delle tante preoccupazioni che attanagliano l'animo di Amara: dopo aver lasciato nella sua terra natale Rufo la figlioletta Rufina, ha seguito il patrono Demetrio alla corte dell'imperatore Domiziano, sempre più volubile e irruente; circondata da potenti e lei stessa influente alla corte imperiale, si trova presto a dover lottare per la propria vita ma soprattutto per la propria libertà.** Il tempio di fortuna **(Fazi) è romanzo storico e fantasioso allo stesso tempo, avvincente come tutte le storie di indipendenza e intraprendenza, sullo fondo di un cataclisma che è più interiore che naturale.

I libri di luglio

Cristina Domenech, Signore che amavano altre signore tanto tempo fa

Signore che amavano altre signore... di Cristina Domenech

Per molti secoli si è vissuto come se le donne lesbiche non esistessero: escluse dai racconti ufficiali, dalle immagini pubbliche, persino dalle fantasie condivise. Eppure sono, com'è ovvio, sempre esistite, in tutte le epoche: Anne Damer, Caterina Vizzani, Josephine Baker… Questo libro racconta con precisione e inventiva 21 donne che si ribellarono ai loro tempi e che vissero una vita geniale, controcorrente, liberata. Con un'illuminante introduzione di Sara Poma, già autrice del podcast Prima, che in fondo ci domanda se le cose sono davvero cambiate oggigiorno.

Claire Lombardo, Così com'è sempre stato

Così com'è sempre stato di Claire Lombardo

Dopo l'acclamato esordio Mai stati così felici, Claire Lombardo torna con una storia che conferma la sua capacità brillante e anticonvenzionale di descrivere i movimenti famigliari e dell'anima. Lo fa attraverso la storia di Julia: cresciuta con una madre dura e distratta, ha navigato la giovinezza un po' a caso fino a incontrare Mark, uomo solido e pacioso, col quale ha avuto due figli, Ben e Alma. Eppure all'alba dei sessant'anni tutto può essere messo in discussione, per esempio quando incontra Helen, un ricca signora che anni prima l'aveva accolta e ammaliata. Riuscirà a correre il rischio che potrebbe finalmente darle la scossa che aspettava fin da troppo tempo?

John Valliant, L'età del fuoco. Una storia vera da un mondo sempre più caldo

L'età del fuoco di John Valliant

Un vorace e incontrollabile incendio che scoppia nel maggio 2016 nei pressi di Alberta, in Canada, è la scintilla che accende in John Valliant l'idea di un libro che è un reportage, ma che ha anche il ritmo e la solennità di un thriller. Lo scrittore raccoglie le testimonianze di pompieri, autorità, semplici abitanti. E le ricollega a eventi simili in California, Australia, tutti luoghi rappresentativi del cosiddetto Petrocene, l'età del petrolio, quell'epoca in cui l'uomo ha basato la sua fortuna e il suo sviluppo addomesticando il fuoco. Ma anche giocando con quello stesso fuoco, e pagando ora le conseguenze di un mondo disperato e surriscaldato.

Martina Faedda, La vita profonda

La vita profonda di Martina Faedda

In quest'esordio lancinante e perturbante, Martina Faedda ci introduce il personaggio di Olivia, diciottenne che vive la vita come si fosse un gioco a perdere. Persa la madre da giovanissima, vive divisa tra il padre naturale Gioele, che però la manipola e nutre sul corpo della figlia un'ossessione sfinente, e il compagno della madre Vittorio, positivo ma volatile: ma quando anche lui si ammalerà, Olivia si convince che proprio punendo il proprio corpo riuscirà a dira sostanza a quella del padre acquisito. Anoressia, solitudine, sindrome dell'accerchiamento sono solo le tante forme in cui la ragazza percepisce un mondo distante da sé, fino alla consapevolezza che chi ha bisogno di noi ha bisogno anche del nostro abbraccio, del nostro corpo, della nostra presenza.

I libri di giugno

Giacomo Papi, La piscina

La piscina di Giacomo Papi

Chi ha apprezzato Il censimento dei radical chic, ironico e purtroppo profetico manifesto di incredulità intellettuale, ritroverà un Giacomo Papi in splendida forma, e ancor più profonda comprensione del presente e delle sue (a volte persino divertenti) storture, nel suo nuovo La piscina (Feltrinelli). La piscina del titolo è quella di Gheddafi, smontata e ricostruita in giardino dall'artista delle “disinstallazioni” Klaus Signori, ma è soprattutto il luogo simbolico attorno il quale girano una serie di personaggi più o meno improbabili (e per questo molto spesso realistici) che sono sostanzialmente tutti interessati all'eredità di Signori. La svolta crime è ovviamente immediata, ma non aspettatevi il solito giallo: piuttosto ci sono tutti i colori parodici di una società ossessionata da soldi e sicurezze.

Michele Masneri, Paradiso

Paradiso di Michele Masneri

Michele Masneri è una delle penne del giornalismo italiano che in modo più preciso e urticante svela quelle che sono le idiosincrasie più tipiche del nostro spirito nazionale. Lo fa anche nel suo nuovo romanzo, Paradiso (Adelphi), che parte con uno sprovveduto giornalista lombardo, Federico Desideri, spedito a Roma per inseguire l'intervista a un regista che non si farà mai. In compenso verranno incontri fatidici e l'immersione in quel circo incomprensibile che sono i romani e la romanità, ma in fondo anche l'italianità tutta, rappresentato da un compound di villette e bungalow. Il Paradiso, appunto, ma anche uno dei tanti, incredibili e spassosi gironi infernali che Masneri, sornione, immortala magnificamente.

Fred Vargas, Sulla pietra

Sulla pietra di Fred Vargas

Erano sei anni che l'incomparabile scrittrice francese Fred Vargas non ci regalava uno dei suoi libri. Sulla pietra (edito da Einaudi) segna anche il ritorno di Jean-Baptiste Adamsberg, il commissario parigino un po' distratto e visionario. Questa volta è richiamato in Bretagna per indagare sull'assassinio di un guardiacaccia fatto fuori con appena due coltellate, nonostante la sua stazza notevole. Pare che in giro sia riapparso anche il fantasma dello Zoppo, portandosi dietro altrettante sciagure. Tra superstizioni e illuminazioni, Adamsberg indaga e per i lettori è il solito tesissimo piacere.

Emma Galeotti, Questo libro non esiste

Questo libro non esiste di Emma Galeotti

Se ancora non conoscete Emma Galeotti, correte su TikTok o Instagram dov'è seguitissima: il suo viso innocente fa da giusto contraltare a una vena ironica e sagace con cui dissacra vita universitaria, relazioni con i genitori, luoghi comuni sui giovani e anche le più classiche sponsorizzazioni. Inizia negli ultimi anni ad apparire in tv e al cinema, e ora ha scritto anche il suo primo libro (edito da Feltrinelli) che, a discapito del titolo, esiste eccome, anche se parla di un libro che a sua volta dev'essere scritto, non si capisce bene da chi. Ironia e disincanto, osservazione sagace dei meccanismi editoriali e del trattamento dei giovani, da leggere soprattutto per assaporare una star in the making.

Jon Fosse, Un bagliore

Un bagliore di Jon Fosse

Premio Nobel per la letteratura nel 2023, Jon Fosse è uno degli scrittori norvegesi più amati e sorprendenti. Il suo stile innovativo, mai banale e - viene da dire a maggior ragione - illuminante si ritrova nel suo nuovo romanzo, Un bagliore (La Nave di Teseo), piccolo capolavoro di rivelazione narrativa che parte da una selva oscura dagli echi danteschi e approda a esiti davvero inimmaginabili. Un uomo perde ogni cautela e s'addentra in un bosco dopo il tramonto, rimanendo intrappolato con l'auto: vaga dunque senza meta tra gli alberi in cerca d'aiuto, troverà invece un incontro inaspettato, una luce che forse è salvifica e forse no, soprattutto troverà l'occasione di una scoperta mai prima immaginabile.

I libri di maggio

Zerocalcare, Quando muori resta a me

Quando muori resta a me di Zerocalcare

Sbaglia chi considera Zerocalcare un autore solo per appassionati di fumetti. Le sue graphic novel indagano i temi sociali, politici, generazionali più profondi. E nella sua ultima opera, Quando muori resta a me (Bao Publishing), si spinge a raccontare l'emotività come mai prima. Il pretesto è un viaggio in macchina col padre verso un paesino delle Dolomiti dimenticato da tutto, dove non prende nemmeno il cellulare. Ma tra silenzi, assenze e misteri si dipana quella che è la natura più ricca e complessa dei rapporti umani, dell'eredità e del confronto tra il passato e ciò che siamo oggi.

Neige Sinno, Triste tigre

Triste tigre di Neige Sinno

Recente vincitore del Premio Strega Europeo e chiacchieratissimo all'ultimo Salone del libro, Triste tigre di Neige Sinno (edito da Neri Pozza) è un libro di una potenza cruda e dolorosa. Tratta infatti degli abusi subiti dalla stessa autrice quando era ancora bambini, perpetrati dal patrigno. La sua denuncia pubblica, a 19 anni, è diventata in Francia un caso pubblico senza precedenti e ora Sinno ripercorre non solo quei fatti ma anche la dimensione oscura e parallela in cui vivono le persone come lei, oltre ogni memoria, perdono, sopravvivenza.

Francesca Pellas, Tutto deve brillare. Vita e sogni di Moana Pozzi

Tutto deve brillare (Vita e sogni di Moana Pozzi) di Francesca Pellas

Questa non è solo una biografia di Moana Pozzi. In Tutto deve brillare (Blackie Edizioni), Francesca Pellas infatti mette non solo i fatti della vita della più grande pornostar italiana, ma tesse anche il filo lucente di una donna straordinaria, fascinosa e determinata, che ha segnato un'epoca, cambiato i costumi, attraversato anche la politica (e, chissà, forse anche i servizi segreti…). E poi le ombre, i misteri, le leggende. Moana qui è una creatura quasi mitologica, una sirena o una pirata, soprattutto un esempio fulgido di donna libera e che ci è stata tolta troppo presto.

Francesca Fagnani, Mala. Roma criminale

Mala. Roma criminale di Francesca Fagnani

L'ormai iconica conduttrice di Belve, Francesca Fagnani, torna alla sua grande passione giornalistica, quella cioè di analizzare e raccontare la malavita romana. E lo fa in Mala. Roma criminale (Sem), un resoconto dettagliato e a tratti sconvolgente di quelli che sono gli ultimi sommovimenti di una Capitale sempre più in subbuglio: come dice lei, sotto il manto della grande bellezza nel sottosuolo malavitoso la pace è finita e le gang sono in guerra. Per le rivelazioni di questo libro Fagnani ora è sotto protezione perché nel mirino dei boss, un motivo in più per leggere questa testimonianza.

Stefania Andreoli, Io, te, l'amore. Vivere le relazioni nell'era del narcisismo

Io, te, l'amore di Stefania Andreoli

Psicoterapeuta e scrittrice, Stefania Andreoli è ormai un punto di riferimento per tutto ciò che riguarda i temi legati all'affettività e alle relazioni, e non solo. In questo suo nuovo libro cerca di rispondere alle tante domande che le sono state rivolte dai pazienti in studio ma anche sui social su cui ha un rapporto diretto con la propria community. Ne esce un quadro per affrontare le relazioni e i rapporti nell'ambito di una equilibrata salute mentale e affettiva, riuscendo ad equilibrare la dimensione dell'io e quella dell'altro. Con l'obiettivo di vivere ogni scambio interpersonale con autenticità, empatia e pienezza.

I libri di aprile

Helena Janeczek, Il tempo degli imprevisti

Il tempo degli imprevisti di Helena Janeczek

Torna la scrittrice premio Strega 2018 Helena Janeczek: dopo La ragazza con la Leica, ora tocca a Il tempo degli imprevisti (Guanda), ritratto corale di una serie di personaggi marginali del Novecento che ci «invitano a fare i conti con l’eredità irrisolta del secolo passato per trovare altri e necessari strumenti con cui affrontare il nuovo millennio». Alla scoperta di un secolo che ha ancora molto da dirci, e la cui lezione ancora non abbiamo appreso fino in fondo.

Michela Murgia, Ricordatemi come vi pare

Ricordatemi come vi pare di Michela Murgia

Quanto ci manca Michela Murgia, e quanto ci manca soprattutto la sua voce fiera e cristallina, senza mai paura. Eppure lei, indomita e generosa fino all'ultimo, ci ha lasciato un ultimo dono. Nella sua ultima estate si è raccontata per un'intera settimana a Beppe Cottafavi, suo editor e amico, e da quelle conversazioni è nato questo libro, che contiene anche quattro racconti ritrovati e altri testi perduti indicati dalla stessa autrice. Che continua a raccontare, a stupirci, a farsi sentire, da dovunque lei sia.

Giulia Siviero, Fare femminismo

Fare femminismo di Giulia Siviero

Giornalista e attivista, Giulia Siviero ha una lunga esperienza di politica nei movimenti femministi. E, come spiega in questo libro, mentre molto si dice e si spiega delle teorie del femminismo stesso, meno spesso si mette in luce quali siano le pratiche concrete che lo animano fin dal principio. Questo si prefigge Fare femminismo (Nottetempo), un libro di racconti che vuole mostrare come la politica delle donne abbia sempre «saputo intrecciare a pensieri e parole una creatività militante unica e spettacolare».

Chiara Bianchi, Il canto della fortuna

Il canto della fortuna di Chiara Bianchi

In pochi sanno che la storia di Rizzoli, uno dei prestigiosi marchi editoriali italiani, nasce in un orfanotrofio. O meglio è proprio da un orfanotrofio di Milano a fine Ottocento che parte la storia del suo fondatore, Angelo Rizzoli. Lì impara lo spirito di sacrificio, il senso del rischio e a credere in sé stesso. Decenni dopo, sarà il re delle riviste, dei libri, del cinema, diviso tra una famiglia turbolenta e un impero vastissimo e non per questo indistruttibile. Ne Il canto della fortuna (Salani) Chiara Bianchi inaugura “la saga dei Rizzoli” raccontandoci in modo epico ed empatico una vicenda umanissima prima ancora che editoriale e industriale.

Crocifisso Dentello, Scuola di solitudine

Scuola di solitudine di Crocifisso Dentello

Dopo averci raccontato l'amore immenso per la madre e l'altrettanto lancinante dolore per la sua perdita nell'esordio Tuamore, Crocifisso Dentello torna con la sua lingua pregna di ineluttabilità e scandaglio precisissimo dei turbamenti della crescita in** Scuola di solitudine** (La Nave di Teseo). L'incontro con un vecchio amico d'infanzia diventa per l'autore l'occasione per ripercorrere una giovinezza di incomprensione, isolamento, bullismo ma segnata anche da un'amicizia speciale, quella con Walter, anch'essa però non priva di pericoli e svolte inaspettate.

I libri di marzo

Joël Dicker, Un animale selvaggio

Joël Dicker è tornato e, dopo aver chiuso - almeno per ora - trilogia di Harry Quebert, è pronto a voltare letteralmente pagina. Il suo nuovo romanzo, Un animale selvaggio (La Nave di Teseo, traduzione di Milena Zemira Ciccimarra), si discosta dai precedenti perché non ha un delitto vero e proprio, piuttosto parte da una clamorosa rapina, e poi si dipana soprattutto in uno scandaglio psicologico che riflette sul peso del passato, sullo scorrere del tempo e sul consumarsi delle relazioni. Niente paura, però, lo stile essenziale e avvincente di Dicker è sempre presente, obbligando i lettori a girare pagina dopo pagina con vorace curiosità.

Un animale selvaggio di Joël Dicker

Daria Bignardi, Ogni prigione è un'isola

Trent'anni fa la giornalista e scrittrice Daria Bignardi entrava in carcere per la sua prima visita a un luogo che l'avrebbe attratta e ossessionata, poi, per sempre. A distanza di anni, finalmente, ha messo in fila i ricordi, le riflessioni, gli incontri e le esperienze che sfociano in Ogni prigione è un'isola (Mondadori), che vuole riportare al centro il discorso sulle carceri in Italia, forse il nostro più grande rimosso collettivo. Per scrivere questo si è ritirata su un'isola, Linosa, ma la dimensione della prigione l'ha inseguita anche lì, dimostrando la pervasività e l'urgenza di un tema come questo.

Ogni prigione è un'isola di Daria Bignardi

Claudia Durastanti, Missitalia

A cinque anni dal suo acclamato La straniera, Claudia Durastanti torna con Missitalia (La Nave di Teseo), romanzo di frontiera e di pienezza, che percorre tre secoli di Sud Italia attraverso le vicende di tre donne, Amalia, Ada e A, che vivono in tre momenti storici diversi (seconda rivoluzione industriale, boom economico e infine astrocapitalismo) ma che sono interconnesse da una serie di rimandi e di relazioni sotterranee, come se ogni vita di determinazione e rivoluzione femminile fosse l'eterno ritorno di un destino universale.

Missitalia di Claudia Durastanti

Ilaria Gaspari, La reputazione

Il nuovo romanzo di Ilaria Gaspari, La reputazione (Guanda), è sorprendente nelle sue svolte inaspettate: tutto parte da una boutique nel cuore dei Parioli negli anni Ottanta. A gestirla Marie-France, che col suo accento e col suo stile porta un angolo di Parigi a Roma. L'equilibrio raffinato della sua esistenza s'incrina quando decide di lanciare una linea per adolescenti e al contempo inizia a ricevere misteriose e tremende illazioni. Ecco che tutta la storia diventa una metafora delicatissima sul confine tra superficialità e profondità, decoro e splendore, crescita e sicurezza.

La reputazione di Ilaria Gaspari

Rebecca Makkai, Ho qualche domanda da farti

Nel 2021 Rebecca Makkai aveva conquistato i lettori italiani col suo stupefacente I grandi sognatori, romanzo che attraversava con grazia e disperazione vari decenni tenuti assieme dalla tragedia dell'Hiv. Anche il suo nuovo Ho qualche domanda da farti (Bollati Boringhieri, traduzione di Marco Dionigi Drago) si dipana in diverse dimensioni temporali: Bodie Kane insegna cinema e ha un podcast, ma la storia che più le interessa e che ha sempre cercato di ignorare è il misterioso omicidio di una sua compagna di college. Un invito a tenere un corso nella sua vecchia università si rivela l'occasione irresistibile per tornare su quel crimine, cercare giustizia e scoperchiare i fantasmi del passato.

Ho qualche domanda da farti di Rebecca Makkai

Margot Robbie e Andrew Mukamal, Barbie. The World Tour

Se pensavate che la Barbie-mania scatenata l'anno scorso con il film di Greta Gerwig fosse in qualche modo archiviata con gli ultimi Oscar, siate pronti a ricredervi con questo libro illustrato decisamente da collezione. In occasione del tour promozionale del film, infatti, la produttrice e protagonista Margot Robbie e il suo stylist Andrew Mukamal hanno ricreato con precisione filologica alcuni dei più iconici look della regina delle bambole: questo volume ne celebra gli insuperabili risultati estetici, grazie alle foto di Craig McDean ma anche alle immagini e ai bozzetti delle Barbie originali.

Barbie. The World Tour di Margot Robbie e Andrew Mukamal

Aliyeh Ataei, Ventre sepolto

In un Iran che ribolle, Mani Rafat vaga per Teheran alla ricerca della sorella gemella, affrontando al contempo una vita che lo sfinisce. Nel romanzo Ventre sepolto pubblicato da Utopia (con la traduzione di Giacomo Longhi e Harir Sherkat), la scrittrice e attivista Aliyeh Ataei accompagna il lettore nell'osservare come il protagonista affronti un percorso anche in sé stesso, dovendo fare i conti con la disforia di genere: dentro di sé custodisce un io femminile, a cui prima o poi dovrà dare ascolto.

Ventre sepolto di Aliyeh Ataei

I libri di febbraio

Emily Austin, Moriremo tutti, ma non oggi

Gilda, vent'anni circa, atea, lesbica e con un chiodo fisso che la ossessiona - la morte - finisce per rimpiazzare la segretaria di una chiesa cattolica, appena deceduta, e per fingersi lei nei messaggi che scrive a una vecchia amica a cui non ha il coraggio di dare la cattiva notizia. Moriremo tutti, ma non oggi (Blackie edizioni) di Emily Austin è un racconto paradossale di come il pensiero della morte possa mostrare tutta la vitalità dell'esistenza.

Moriremo tutti, ma non oggi di Emily Austin

Chiara Valerio, Chi dice e chi tace

Scrittrice versatile e sempre acuta, Chiara Valerio stupisce con Chi dice e chi tace, il suo primo libro pubblicato da Sellerio: molto vicino a quello che si potrebbe definire un giallo ambientato nella sua natia Scauri, è in realtà una storia nera, un'indagine su una provincia insolita e anche il pretesto per ritrarre donne in continua mutazione, ma anche tutto ciò che pensiamo di conoscere solo perché l'abbiamo vicino.

Chi dice e chi tace di Chiara Valerio

Giada Biaggi, Comunismo a Times Square

Sceneggiatrice e stand-up comedian d'impronta filosofico-psicanalista, nel suo nuovo libro Comunismo a Times Square (Feltrinelli), ambientato nel 2010, Giada Biaggi traccia il ritratto lirico e tragicomico di una generazione in crisi di fronte al collasso del capitalismo, ovviamente partendo da una strana e straniante storia d'amore. Il regista/pubblicitario newyorkese John Sams s’innamora di Agata, hostess ed ex attrice, che però a sua volta è ancora invaghita di Walther, suo ex compagno di studi, ma anche mentore e amante problematico. Il loro triangolo si affaccia sulla crisi della nostra società, tra dialoghi caustici e una satira finissima, che riecheggia anche in certe storture di oggi.

Comunismo a Times Square di Giada Biaggi

Melissa Panarello, Storia dei miei soldi

Melissa Panarello, scrittrice chiacchieratissima di 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire, racconta in Storia dei miei soldi (Bompiani) una versione di sé stessa che, dopo il successo clamoroso da giovanissima, ora è una donna adulta, che si mette alla ricerca di Clara, l'attrice che l'aveva interpretata sullo schermo. Quest'ultima è affamata di vita ma anche di fatto, dato che è senza soldi. Ed ecco che l'indipendenza economica è un tema che mette in relazione e in dialogo le due, aprendosi a scenari che riguardano un po' tutta la nostra società.

Storia dei miei soldi di Melissa Panarello

Deborah Levy, Cose che non voglio sapere

In un momento difficile della sua vita Deborah Levy, nata e cresciuta nel Sudafrica dell’apartheid, si mette in viaggio e in balìa di forze ineluttabili che la spingono verso destinazioni non scelte. Così decide di stabilirsi a Maiorca per intraprendere, nell’intimità che solo un paese straniero può offrirle, un cammino intellettuale ed emotivo nel solco tracciato da Virginia Woolf, Simone de Beauvoir e Marguerite Duras. Proprio in Cose che non voglio sapere (NN editore, traduzione di Gioia Guerzoni) inizia una profonda riflessione, lucida ma anche ironica, su ciò che significa essere donna oggi e sempre.

Cose che non voglio sapere di Deborah Levy

I libri di gennaio

Michela Murgia, Dare la vita

L'anno delle uscite editoriali si apre sicuramente nel segno di Michela Murgia con Dare la vita, pubblicato da Rizzoli come sua opera postuma, curata dal “figlio d'anima” Alessandro Giammei. Questo volume vuole raccogliere la sua eredità spirituale sui temi della maternità e della gravidanza, della famiglia e del sangue, dopo che uno dei suoi ultimi atti politici è stato proprio quello di immergersi e far parlare della sua bellissima famiglia queer.

Dare la vita di Michela Murgia

Jenny Odell, Salvare il tempo

L'artista multidisciplinare e scrittrice Jenny Odell (che in Italia ha già pubblicato il suo manifesto per l'ozio Come non fare niente) torna con un altro saggio che ci invita a sovvertire i meccanismi di abbrutimento quotidiano, quelli che ci spingono a vivere schiavi dell'orologio, confondendo il tempo con il denaro. Salvare il tempo, tradotto da Raffaella Menichini e pubblicato da NR edizioni, è un antidoto contro il correre incessante delle ore.

Salvare il tempo di Jenny Odell

Emanuela Anechoum, Tangerinn

Un affresco di una generazione sradicata, che parte senza sapere la destinazione, che torna senza sapere veramente andarsene: questo è Tangerinn, romanzo d'esordio edito da E/o di Emanuela Anechoum, che lavora nell'editoria e che si è definita “troppo marocchina per essere italiana, troppo italiana per essere marocchina". Alla morte del padre Mina torna da Londra nel paesino in cui è cresciuta, dove lui gestiva un bar frequentato da immigrati: qui dovrà riallacciarsi alle sue mai dimenticate radici.

Tangerinn di Emanuela Anechoum

Raffaele Cataldo, Di me non sai

Un amore folgorante e totalizzante: questo prova Lucio per Davide, ancora prima di saperne il nome. Ma, pur condividendo con lui giornate torride e vivaci, Davide continua a sfuggire, a perdersi nella ricerca di un amore ormai perso. Sono i loro punti di vista fulminanti al centro di Di me non sai, esordio di Raffaele Cataldo per Accento edizioni, a scandagliare una relazione vissuta nell'impossibilità di essere.

Di me non sai di Raffaele Cataldo

Michael Cunningham, Day

Dopo oltre dieci anni, l'autore de Le ore Michael Cunningham torna con un nuovo romanzo, Day (La Nave di Teseo, traduzione di Carlo Prosperi). Un insegnante insoddisfatto vive assieme alla famiglia della sorella, la quale gli chiede però di trovarsi un nuovo posto: a complicare le cose arriverà il lockdown, che sconvolgerà vite già estenuate dalla routine, dai social, dai sogni che non si sono mai realizzati fino in fondo. Come sempre, questo autore scandaglia le emozioni che non ammettiamo di provare.

Day di Michael Cunningham

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