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Vivere insieme ma separati è il segreto della storia d'amore di La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton

Si chiama Living Apart Together (LAT) e lo praticano in Bridgerton e anche Gwyneth Paltrow
Stare insieme ma vivere in due case separate come in La regina Carlotta Una storia di Bridgerton

Da Bridgerton a Gwyneth Paltrow, il fenomeno del Living Apart Together (LAT), vivere insieme ma separati

Prima di arrivare alla puntata di La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton in cui lo spiegava, ero ossessionata dal fatto che i due protagonisti – la regina Carlotta, appunto, e Re Giorgio III – vivessero misteriosamente in due case separate. Appena sposati e di ritorno a palazzo in carrozza, tutti felici e pronti a “consumare il matrimonio”, come pensa succederà Carlotta, Re Giorgio la fa scendere e le augura la buonanotte, avviandosi nella sua altra casa, rivelandole che non ha alcuna intenzione di condividerla. Carlotta rimane da sola nella sua reggia, dove passa la prima notte di matrimonio a piangere nel letto spaziosissimo che pensava avrebbe condiviso col marito. Per i primi quattro episodi (sono 6 in tutto) della serie spinoff di Bridgerton dedicata alla Regina Carlotta uscita il 4 maggio su Netflix, i due reggenti mantengono le due case separate e si incontrano ogni tanto, soprattutto per andare a letto insieme.

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Per un po' questo equilibrio funziona, Carlotta di giorno può dedicarsi a bere il tè insieme alla sua dama di compagnia mentre il Re continua a coltivare la sua passione per le scienze, guarda il cielo da un telescopio astronomico e si prende cura della sua terra. Poi ovviamente questo equilibrio smette di funzionare perché sono tutti molto elusivi e tra di loro non si parlano molto. Però ammetto di aver pensato che potesse essere una soluzione perfetta per una coppia, vivere in due case separate e poi incontrarsi quando gli va. Forse nell'Ottocento, quando è ambientato Bridgerton, i tempi non erano ancora maturi per perfezionare questo tipo di soluzione abitativa, complici la mancanza di telefono per dirsi “vengo da te tra poco” o “non vengo da te tra poco”, il fatto che ancora non fosse stato inventato l'aperitivo con le amiche e che quindi gli uomini potevano uscire insieme agli altri gentlemen, e le donne che cosa facevano? Oggi invece, ha un nome, Living Apart Together (LAT) e sono sempre di più le celebrità che rivelano che il LAT è proprio l'algoritmo magico che fa funzionare il proprio matrimonio.

Più romantico di lasciare lo spazzolino a casa dell'altro, di andare insieme all'IKEA a comprare le federe con le fantasie che piacciono a entrambi, per qualcuno c'è l'idea di avere ognuno il proprio indirizzo di residenza e il proprio spazio di intimità. Vivere in due case diverse, e, di fatto, scegliere quando passare il tempo col proprio partner, prolunga l'effetto della luna di miele di una relazione, quella in cui sei felicissimo di vedere l'altro, di uscire per un “date”, e non darlo per scontato.

Nella mia testa una delle coppie più iconiche è quella formata da Helena Bonham Carter e Tim Burton, che poi sono stati i primi a parlare di questa soluzione abitativa non convenzionale. Ora si sono lasciati, ma prima i due abitavano nello stesso piano dello stesso palazzo londinese, un appartamento di fianco all'altro: “Abbiamo preso due case vicine all'inizio perché la mia era troppo piccola”, aveva detto in un'intervista Bonham-Carter, spiegando che i due motivi inibitori principali erano che Burton russasse molto forte e che avevano dei gusti diversi in fatto di televisione. “Ci vediamo quanto le altre coppie ma la nostra relazione è migliorata perché sappiamo che abbiamo il nostro spazio personale a cui ritornare”.

Secondo il New York Times, il fenomeno del Living Apart Together è aumentato durante la pandemia in una necessità di riscoprire i propri spazi, precisando che nel 2022 negli Stati Uniti si stimava che fossero circa 4 milioni gli americani che vivevano separati dai partner. Nel 2018 anche Gwyneth Paltrow ha raccontato che col suo ultimo marito Brad Falchuk ha adottato lo stile di vita del Living Apart Together per il primo anno di matrimonio, che facevano funzionare 4 giorni alla settimana in cui lui dormiva a casa di lei e il resto in cui se ne stavano ognuno a casa propria. Nelle ultime interviste dice che lo rimpiange, che la sua sex life è peggiorata da quando si sono trasferiti insieme.

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Ovviamente non tutte le coppie si possono permettere di pagare due case, anzi, spesso nelle grandi città si accelera e si va a convivere prestissimo per risparmiare sull'affitto, però il Living Apart Together offre tantissime soluzioni a problemi di coppia. Come ad esempio, permette di sviare il problema della codipendenza che si crea nella convivenza, che, come dice anche Gwyneth Paltrow, è un rischio che emerge ad andare a vivere insieme troppo presto. Per codipendenza si intende la necessità di ottenere continuamente validazione e rassicurazione da parte del partner. Quindi, se non avessi poi visto le ultime puntate di La regina Carlotta: Una storia di Bridgerton in cui poi spiegano perché Carlo e Carlotta vivono separati, mi sarei convinta che fosse un dettaglio delizioso di modernità inserito nella storia di una coppia ottocentesca, una di quelle stranezze che vuoi raccontare per normalizzarle, come fa da sempre Bridgerton ad esempio mostrando una regina black. Avrebbe funzionato benissimo, almeno all'inizio, direbbe Gwyneth Paltrow.

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