Marc Bohan e Grace Kelly, storia di un sodalizio di stile (e di look divenuti immortali)

A qualche settimana dalla morte, ricordiamo il grande couturier di Dior grazie ai suoi abiti più “principeschi”
La principessa Grace con la figlia Carolina e il principe Ranieri al Ballo della Rosa il 5 marzo 1976
La principessa Grace con la figlia Carolina e il principe Ranieri al Ballo della Rosa il 5 marzo 1976Rene Maestri/Getty Images

Un sodalizio di stile e d'amicizia, quello tra Marc Bohan e la principessa Grace di Monaco

«Ha incarnato il mio stile, uno stile che ha catturato l’attenzione senza mai essere eccessiva», era solito dire Marc Bohan parlando della principessa Grace di Monaco. A qualche settimane della sua morte, avvenuta lo scorso 6 settembre nella sua casa a Chatillon-sur-Seine a 97 anni, rimangono l'eredità e i ricordi di colui che per decenni è stato uno dei più grandi punti di riferimento della moda internazionale.

Chiamato ad assumere la direzione stilistica della maison Dior nel 1960 dopo Yves Saint Laurent, ne è stato il couturier più longevo, dirigendo la famosa casa di moda creata da Christian Dior fino al 1989, quando lasciò il testimone all’italiano Gianfranco Ferré. Schivo e riservato, presentò la sua prima collezione il 26 gennaio del 1961 chiamandola Slim Line, capovolgendo completamente il New Look di Dior con tailleur leggermente svasati sull’orlo e abiti di chiffon dai colori intensi. Immediatamente fu un enorme successo: Liz Taylor, presente alla sfilata, ordinò dodici abiti e moltissime delle donne più belle e famose del mondo si innamorarono dello stile di Bohan, da Farah Diba (per cui disegnerà addirittura l’abito e il mantello dell’incoronazione) a Sophia Loren, da Nancy Reagan alla duchessa di Windsor Wallis Simpson.

Grace Kelly (1929-1982) and Marc Bohan (1926-). In 1973. (Photo by adoc-photos/Corbis via Getty Images)adoc-photos/Getty Images

Fu però la giovane Grace Kelly, principessa di Monaco da soli cinque anni, a diventare la cliente e l’amica più fedele dello stilista. Colpita proprio da quella Slim Line, l'attrice divenuta testa coronata era alla ricerca di un gusto che esprimesse in pieno la sua giovane età e la voglia di libertà degli anni 60. «Sono fondamentalmente una femminista», aveva dichiarato lei in quegli anni, «e penso che le donne possano fare tutto ciò che decidano di fare». Marc Bohan capì fin da subito le esigenze e lo stile della principessa di Monaco, che era a sua volta catturata dall’eleganza e dalla raffinatezza della creazioni dello stilista francese, che veniva dalla scuola dello stilista francese di inizio Novecento Jean Patou.

Un'amicizia privilegiata

In breve tempo Marc Bohan divenne l’amico privilegiato della principessa, e più di un terzo dell’intero guardaroba di Grace era composto da abiti dello stilista, il quale aveva intuito l’esigenza di creare per lei abiti che ne rispecchiassero perfettamente il ruolo: dovevano essere eleganti ma giovanili, rispettosi dell’etichetta ma decisamente femminili. Le creazioni di Bohan infatti riuscivano ad accontentare sia la clientela storica di Dior sia le più giovani che strizzavano l’occhio al design contemporaneo, creando un connubio perfetto tra l’energia Sixties e l’eleganza classica del marchio.

La principessa Grace di Monaco a Parigi nel febbraio 1972per una sfilata di DiorAFP/Getty Images

Già nel 1960 la principessa Grace di Monaco era stata inserita dai più influenti giornali di moda del mondo nella Best Dressed List e ogni suo abito dettava moda. Pur rimanendo fedele al suo stile, con Bohan si concesse qualche libertà: quando lo stilista presentò abiti in seta con impresso il logo Dior, antesignano per la sua epoca, la principessa ne acquistò una mezza dozzina in diversi colori da abbinare alle calze a rete dai colori sgargianti che aveva scoperto da Saks Fift Avenue.

La principessa di Monaco proprio in quel periodo decise di rivolgersi al celebre coiffeur parigino Alexander, che studiò per lei un taglio a caschetto corto per la quotidianità ma architettoniche acconciature per balli e gala, utilizzando tra le prime extension e capelli posticci per creare queste mirabolanti pettinature. «È divertente e coprono una moltitudine di peccati», dirà la principessa ai giornali che la inserirono nella lista delle Ten Best Coiffured Women nel 62 e nel 67. Famosissima fu la fotografia scattata nel 1966 in occasione del decimo anniversario di matrimonio col principe Ranieri, in cui lei indossa un lungo abito bianco ricamato a braccia scoperte con lunghi guanti candidi e una intricata acconciatura a volte e treccine scattata proprio in una delle sale di palazzo Grimaldi

A un ballo in maschera a Ca' Rezzonico, Venezia, con un costume disegnato da Marc BohanVittoriano Rastelli/Getty Images

Celebri furono alcuni abiti che Bohan creò per la principessa, che in quegli anni era solita partecipare a balli e occasioni mondane a Montecarlo e non solo. Indimenticabile fu l'outfit creato per lei per il ballo Dîner de Têtes del 1968, in jersey color corallo e ricami oro a cui Grace abbinò un imponente copricapo a campana con fili in oro che la obbligarono ad arrivare al luogo del ballo seduta nel retro di un furgone a causa dell’imponente acconciatura. Lo stesso anno fu celebre l’abito Bayadère che la principessa indossò al Ballo della Croce Rossa: un modello di chiffon multicolore, dal fucsia all’arancio, al giallo con delle leggere trasparenze che stupirono gli ospiti per l’avvenenza e la bellezza della principessa.

Non era, del resto, un anno qualunque: nel 1969 Grace di Monaco festeggiava il suo 40esimo compleanno e si racconta fosse molto scossa dalla cosa, timorosa di invecchiare, in un mondo che ancora considerava una donna dopo la quarantina sulla via del tramonto. Ancora prima, tra il 1967 e il 1968, Bohan decise di creare le linee Baby Dior e Miss Dior, e fu la stessa principessa ad inaugurare la boutique parigina. Da sempre infatti uno dei profumi preferiti della principessa era Miss Dior e fu lo stesso Bohan a donarle un flacone speciale creato apposta per lei con il monogramma del principato e le iniziali R e G, Ranieri e Grace, incise sulla boccetta.

Grace di Monaco e lo stilista Marc Bohan all'inaugurazione del negozio Baby Dio a Parigi il 7 novembre 1967REPORTERS ASSOCIES/Getty Images

Evoluzioni di stile

Una delle grandi passioni della principessa erano i fiori e i giardini e proprio per questo Bohan creò appositamente moltissime stampe floreali come la fantasia gialla e bianca creata per l’abito del Ballo della Croce rossa del 1973, in cui lo stilista vestì anche la principessa Caroline sempre con un abito a tema flower. «Invecchiando divento più pigra, e i miei vestiti devono essere comodi», dichiarò proprio negli anni 70 la principessa e rimase molto male quando una parte della stampa criticò l’abito che decise di indossare per il matrimonio della principessa Anna d'Inghilterra con il capitano Phillips in una fredda Londra del 1973: Grace appare in prima fila a Westminster Abbey con un meraviglioso abito da giorno candido corredato da cappello e manicotto di pelliccia anch’essi bianchi.

Il principe Ranieri e Grace di Monaco al matrimonio di Anna d'Inghilterra e Mark Phillips, 1973PA Images/Getty Images

Tra la metà e la fine degli anni 70 la figura della principessa assunse delle forme più morbide senza minimamente perdere la sua bellezza e i suoi abiti si orientarono più verso morbidi caftani, abiti fluidi con le braccia coperte e il colletto, gonne lunghe a balze e veli di chiffon, come nel ritratto di famiglia del 1973 dove indossò un abito caftano di voile nei toni dell’azzurro creato per lei da Bohan. Celebre il ritratto che le fece Lord Snowdon, cognato di Elisabetta II, per British Vogue ritraendola nel giardino d’inverno del palazzo di Monaco con un abito rosa a pois di Bohan e con in braccio il suo amato cagnolino.

Nel 1978 la giovanissima principessa Carolina, la sua figlia primogenita, innamorata del playboy Philippe Junot decise di sposarsi e fu chiamato proprio Marc Bohan a creare l’abito da sposa della giovane principessa, ma anche l’abito giallo indossato dalla madre Grace. E fu ancora Bohan a crearle l’abito per quello che è stato definito il “matrimonio del secolo”: invitata allo sposalizio del principe Carlo con la giovane lady Diana Spencer, nel 1981, la principessa di Monaco arrivò nella cattedrale di Saint Paul al braccio del figlio Alberto con un abito color panna con minuscoli disegni geometrici scuri.

Ranieri e Grace di Monaco al matrimonio della principessa Carolina il 28 giugno 1978Michel Dufour/WireImage/Getty
Un bozzetto disegnato da Marc Bohan per l'abito nuziale della principessa Carolina di Monaco firmato Dior, 1978Bettmann/Getty Images

Nell’aprile 1981 fu scattato il ritratto per il venticinquesimo anniversario di matrimonio dei principi e Grace di Monaco scelse un abito total white creato per l’occasione da Marc Bohan, che doveva abbinarsi alla magnifica parure di perle e diamanti di Van Cleef & Arpels che indossava. Nessuno avrebbe mai sospettato che quello sarebbe stato il suo ultimo ritratto ufficiale: il 14 settembre 1982 morì all’improvviso in un incidente stradale nel pericoloso tornante detto “Coude du diable” mentre tornava con la figlia Stephanie a Monaco. Marc Bohan, senza la sua adorata principessa, continuò a disegnare per Dior fino al 1989 quando fu chiamato per risollevare le sorti della casa di moda inglese Hartnell, che lasciò solo due anni dopo. Il resto è storia della moda.

Il principe Ranieri e la principessa Grace nel ritratto per il loro 25esimo anniversario di nozze nel 1981Alain Dejean/Getty Images

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