Nadia Battocletti alle Olimpiadi 2024, lacrime e sorrisi per una storica medaglia d'argento

L'atleta italiana nella serata di venerdì 9 agosto è arrivata seconda nella finale dei 10000 metri entrando nella storia
Nadia Battocletti Olimpiadi 2024
picture alliance/Getty Images

Nadia Battocletti Olimpiadi 2024 è argento nei 10 mila metri: dopo i trionfi Europei si avvera il sogno olimpico

Nadia Battocletti alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha vinto la medaglia d'argento nella finale dei 10000 metri, facendoci gioire e piangere di gioia. Eravamo tutti con lei, al fianco di una ragazza speciale che ha fatto della semplicità e dell'eleganza d'animo il suo tratto distintivo. Sempre sorridente, timida ma tenace, determinata come non mai.

Quando ha tagliato il traguardo, a un soffio dalla medaglia d'oro, ha urlato tutta la sua vita: i sacrifici per arrivare così in alto, l'impegno e la dedizione assoluta, la grinta e la voglia di arrivare più in alto possibile. Ha ringraziato papà Giuliano, il suo allenatore, e sua mamma Jahwara, le sue guide, dentro e fuori la pista. E poi la sua Caivano, il luogo dov'è diventata la persona che è: una combattiva che usa il proprio talento per farsi spazio, che corre senza fermarsi mai, che con il suo sorriso illumina il percorso.

Nadia Battocletti esulta al traguardo per l'argento vinto nella finale dei 10 mila metri alle Olimpiadi di Parigi 2024

Christian Petersen/Getty Images

Pochi giorni fa il bronzo sfumato e una promessa: “Parigi, non ho ancora finito”

Una medaglia di bronzo, per qualche ora, l'aveva anche virtualmente messa al collo la sera del 5 agosto. Ma dopo una notte di ricorsi e contro-ricorsi che l'hanno fatta scivolare definitivamente al quarto posto, è svanito tutto. Eppure Nadia Battocletti non ha mai perso il sorriso, nemmeno un secondo. Quella gara dei 5000 metri lascia ora spazio a quella lunga il doppio che venerdì 9 agosto l'ha fatta entrata nella leggenda con la medaglia d'argento nei 10000 metri

Un sogno diventato realtà per la Regina di Roma 2024 - due medaglie d'oro vinte agli Europei, nelle medesime discipline e distanze - è stato il nuovo grande passo in avanti di una carriera sportiva fatta non solo di talento, allenamento e bravura, ma anche di una eleganza d'animo sempre più rara. La mezzofondista trentina non si è infatti lasciata abbattere dall'amarezza della medaglia sfumata, condividendo sul proprio profilo Instagram un post che la mostra sorridente come sempre: "Devo ringraziare tutti voi per la vicinanza perché mai mi sarei aspettata così tanto calore. Un grazie va anche a questa città che mi ha fatto capire quanto i limiti debbano essere superati giorno dopo giorno. Fiera del percorso che ho fatto fino a qui, un 4° posto che mi dà tanta sicurezza e che sarà un tassello importante per la mia crescita. Parigi 2024 questo non è un addio, ma un arrivederci perché ci rivediamo venerdì per i 10000! Au revoir Paris".

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Dal tennis alla corsa: il primo traguardo a 7 anni l'emozione decisiva

Già presente a Tokyo 2020 (era andata in finale nei 5000 metri, dove concluse al 7° posto), Nadia a Parigi ha comunque stabilito il nuovo record italiano (14:21:64) battendo se stessa, che a Roma aveva chiuso a 14:35.29 facendo emozionare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si alzò in piedi ad applaudirla. Si tratta di una nuova grande conquista per quella ragazza classe 2000 nata a Cles (nella Provincia autonoma Trento) che da piccola si allenava correndo nei boschi. L'amore per la corsa non è stato immediato.

Nadia da bambina ha iniziato con la danza per poi passare al nuoto, all’arrampicata, al golf e soprattutto al tennis che ha praticato dai 6 agli 11 anni. Poi però ha scelto la corsa ("il tennis mi piaceva, ma preferivo la gare di corsa, mi piace l'idea di stare un gruppo piuttosto che affrontata una gara a livello individuale" ha dichiarato), affermandosi in breve tempo come una podista a tutto tondo, tra cross e strada, sia in montagna e che in pista. La sua seconda gara in assoluto (lei aveva 7 anni) l'ha vinta a Mollaro: “Quando ho tagliato il traguardo mi sono detta: “Non ci credo”. Questa ingenua espressione di bambina torna ad ogni mia vittoria anche oggi”.

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Lo sport, un affare di famiglia: suo padre Giuliano è il suo allenatore

Non è un caso che l'atletica accomuni tutta la famiglia di Nadia: papà Giuliano - ex campione del mezzofondo azzurro - è il suo allenatore, e anche sua mamma Jahwara Saddougui, di origine marocchina, ha un passato sulle piste che l'ha vista anche allenarsi insieme al grande Hicham El Guerrouj. «Andavo spesso in Africa dai miei parenti e la mia prima lingua è stato il marocchino - ha raccontato in un'intervista - Le prime parole che ho detto da bambina erano in arabo».

Con il papà il rapporto è speciale: «Fin da piccolina Nadia ha fatto tanti sport e non l’abbiamo certo spinta all’atletica - ha dichiarato Giuliano Battocletti a Runner's World - Non sono mai stato quel genitore che costringe i figli a carichi di lavoro assurdi. Più che altro da bambina le spiegavo le tattiche di gara, come muoversi, come studiare gli avversari, cose fondamentali ma che pochi fanno anche perché tante volte non vince il più forte ma il più furbo. Un concetto fondamentale che ho voluto fosse chiaro a Nadia è quello che non deve vincere a tutti i costi. È cresciuta divertendosi senza pressioni». Lei, di lui, ha sempre detto: «Il nostro è un rapporto molto forte, di totale complicità. Per capirci basta uno sguardo».

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Fuori dalla pista tra romanzi e serie tv

Dopo il diploma al liceo scientifico di Cles, Nadia Battocletti si è iscritta alla facoltà di Ingegneria edile e Architettura all’università di Trento, rinunciando al suo sogno di studiare Medicina. Tifosa dell’Inter e di Federer (aveva chiamato il suo cane Roger), oltre all'atletica nel tempo libero Nadia ama ascoltare musica hardstyle, leggere romanzi (ha letto tre volte Il nome della rosa di Umberto Eco), guardare film (il suo preferito è Inception) e serie tv (del passato, come Friends, o del presente, come Bridgerton). A renderla speciale è la semplicità e la genuinità, che le appartiene da sempre, da quando è cresciuta a Cavareno, paesino di mille abitanti nella Val di Non.

L'importanza della fatica

In quei luoghi si cresce insieme, ci si ricarica di natura, si respira vita a pieni polmoni, ci si innamora del silenzio. Ancora oggi, ad esempio, Nadia prima di una gara importante si isola per concentrarsi. Sapendo che poi dovrà tirare fuori il massimo, un livello di performance altissimo che non arriva mai a caso: «Senza sudore, senza sacrifici, senza sforzi non si ottiene nulla - ha sempre detto Nadia - Mi impegno molto nelle cose in cui voglio ottenere risultati e quindi in alcuni frangenti posso essere anche testarda». E anche determinata, come le ha insegnato a essere sua mamma.

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Un'anima elegante e altruista che non conosce arroganza

«Non ho certamente la libertà delle ragazze della mia età: weekend con la famiglia, vacanze, gite e tempo libero scarseggiano. Ma non sono rinunce che mi pesano. Quello che mi spinge è cercare di raggiungere gli obiettivi che mi sono posta. E in questo sono molto determinata perché è una cosa che voglio fortemente. È la voglia di rivivere quelle emozioni provate in certe gare che mi muove. Anche i sorrisi delle persone che mi sono care sono di grande motivazione e mi spingono a dare sempre di più».

Sì, perché Nadia è una ragazza che sorride se vede gli altri sorridere. Un'anima nobile e un carattere timido che l'ha sempre protetta dall’arroganza o dalla superbia, cose che proprio non le appartengono. “Sono una ragazza tranquilla, a tratti molto timida, anche se non sembra..” ha spiegato Nadia, che con il suo sorriso è lo spot più bello per le nuove generazioni che si vogliono avvicinare all'atletica. La sua pacatezza, la sua raffinata e naturale eleganza, la rendono un'atleta unica e un esempio da seguire.

Il fidanzato di Nadia Battocletti è uno sportivo

Al suo fianco c'è uno sportivo, Gianluca Munari, ex sciatore e oggi maestro di sci, conosciuto nel 2022 grazie a una comune amica. Subito dopo la medaglia di bronzo sfumata, lui ha usato Instagram per farle una dichiarazione d'amore: “Non ci sono parole per descrivere le emozioni che ci hai fatto provare ieri sera. Sei stata una leonessa, che ha combattuto contro tutto e tutte e che ha superato le difficoltà fisiche che si sono presentate nell’ultimo periodo con una grinta eccezionale. Che Donna, che atleta, che persona eccezionale che sei! Grazie Amore per ciò che mi regali ogni giorno! E ora 10.000m! Ti amo”.

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