Ramdane Touhami, chi è il fondatore di Officine Universelle Buly 1803 che ha appena riprogetto l'Hotel Drei Berge

L'imprenditore francese, celebre per aver riportato alla luce le profumerie Buly, colleziona successi. Che siano hotel, negozi per climber o riviste, o riviste, ogni suo progetto creativo ha un comune denominatore: la sua passione
Ramdane Touhami
Philippe Matsas

Ramdane Touhami racconta il suo mondo imprenditoriale nel nuovo numero di Vogue Italia

«Sono affamato», dice Ramdane Touhami in collegamento da Parigi, dove sta visitando il più grande mercato cittadino delle pulci, quello di Clignancourt. La connessione non è perfetta e, a causa del suo accento marcato, “affamato” suona come “arrabbiato”. Gli chiediamo la ragione del suo scontento. Lui ride: «Sono arrabbiato perché il mondo non è come dovrebbe essere». Poi precisa: «Ma ho detto che sono “affamato”, perché sono arrivato qui dal nulla e sono curioso di tutto».

Come emerge dalla nostra successiva conversazione, la curiosità di Touhami è prodigiosa, non meno della sua conoscenza. Aggiungete un’energia senza limiti e avrete ottenuto le tre qualità che, dalle strade di Parigi, dove viveva dopo aver lasciato la scuola, lo hanno portato a diventare una delle forze creative più dinamiche e di successo della capitale francese. Come dice lui stesso, «è accaduto per caso, ed è difficile da spiegare, ma mi trovo qui perché sono in parte un impavido, e in parte un ingenuo».

Ramdane Touhami e la moglie e partner creativa Victoire de Taillac

Philippe Matsas

Proprio come la sua caleidoscopica collezione di aziende, progetti e passioni, la storia di Touhami è tutt’altro che lineare. Si potrebbe individuarne il punto di partenza in Officine Universelle Buly 1803, il beauty brand da lui co-fondato nel 2014. Come rivela Touhami, non era mai stata sua intenzione dare vita a qualcosa di così spettacolare da indurre il Gruppo Lvmh ad acquistare l’azienda nel 2021.

«In realtà, è iniziato tutto con l’agenzia creativa», racconta. «All’inizio, non avevo clienti, nessuno voleva saperne di assumermi per realizzare dei progetti. Allora mi sono detto: “Creiamo qualcosa che mostri alla gente quello di cui sono capace”». Così è nata Buly, una farmacia rétro ispirata al profumiere francese del XIX secolo Jean-Vincent Bully, oltre che alla passione di Touhami per l’indebitato maître parfumeur protagonista del romanzo di Balzac Storia della grandezza e della decadenza di Cesare Birotteau. «E, boom! Il progetto è diventato quello che è ora: oltre 60 negozi con 500 dipendenti».

Officine Universelle Buly a Kobe

L’agenzia di cui Buly è stata la vetrina è Art Recherche Industrie (Ari), il canale attraverso il quale viene convogliata la maggior parte dei progetti di Touhami. Questi ultimi, oltre al design e allo sviluppo dei prodotti per Buly e alle molteplici commissioni per i clienti privati che Ari ha via via attirato, includono molteplici iniziative collaterali scaturite dalle passioni di Touhami e tutte pilotate dalla sua sconfinata, curiosa energia.

Per rendere più efficiente la fornitura di materiale stampato, per esempio, lui e la moglie Victoire de Taillac, sua partner creativa, hanno acquistato una delle più antiche stamperie di Parigi, una dimostrazione del talento di Touhami nel cogliere il potenziale dietro a progetti di restauro concernenti media analogici il cui valore è stato progressivamente oscurato dall’ascesa del digitale.

Ramdane Touhami

Così si spiega anche l’acquisizione di quella che è una delle più grandi raccolte al mondo di periodici di argomento politico: circa 22mila numeri di testate pubblicati fra gli anni 40 e gli 80 i cui soggetti spaziano dall’ecologia all’anarchia, alla giustizia sociale. Questo “archivio di media radicali” rappresenta una risorsa per tutti gli interessati, a cominciare dallo stesso Touhami, che si dice «incuriosito da ciò che le persone fanno in ambito politico, oltre che estetico». Per offrire una piattaforma a nuove intersezioni del pensiero storico attraverso la prospettiva contemporanea, ha creato la testata Epoch Review, la galleria di immagini Permanent Files e la libreria Pharmacie des Âmes.

Nel corso della nostra conversazione, emerge che Touhami è ossessionato anche dalle montagne: «Adoro scalarle», dice. «Viaggio in tutto il mondo a questo scopo. Mi piace il fatto di avere una meta da raggiungere. In cima a una montagna, puoi semplicemente restare lì a guardare, mentre il tempo cambia di continuo. È incredibile».

L'Hotel Drei Berge in Svizzera

Younès Klouche

Inutile dire che questa ossessione, sommata al suo slancio creativo, ha portato alla nascita di varie iniziative imprenditoriali. Tra queste, Useless Fighters, una rivista dedicata alla cultura dell’arrampicata, e A Young Hiker, un negozio parigino che propone capi di abbigliamento e accessori per il climbing selezionati in base ai criteri estetici di Touhami. «Ho deciso di concentrarmi solo sulle cose che mi piacciono», dice lui. «E la montagna è una di queste».

Ma il suo più importante progetto creativo, quello che rappresenta il vero apice delle sue passioni, è il Drei Berge Hotel. Acquistata nel 2022, questa struttura con 19 camere situata a Mürren, in Svizzera, coniuga in forma abitabile le due grandi ossessioni di Touhami, l’altitudine e il design. «Mia moglie sostiene che, quando sono lì, ho una voce e un atteggiamento diversi», dice. «È qualcosa di fisico». L’applicazione del suo concetto di design a un contesto che gli è così congeniale ha dato origine a un’evoluzione quasi molecolare. Alla ricerca della biancheria per l’hotel, Touhami ha finito per investire nel produttore italiano Beltrami, il che ha portato alla creazione di una collezione di tessuti e di una linea di abbigliamento targata Drei Berge, e già si parla di un’ulteriore espansione del brand.

L'esterno dell'Hotel Drei Berge in Svizzera

Jan Abellan

Ma qual è, se esiste, la formula alla base del suo successo professionale? Lui cita l’originale seduta da lavoro di Gio Ponti che di recente ha acquistato per il suo appartamento milanese: «Si conserva il vecchio mescolandolo con il nuovo», dice. «Non distruggere ciò che viene dal passato o il luogo in cui ti trovi, ma aggiungi qualcosa di futuristico».

Leggi anche:

Vuoi ricevere tutto il meglio di Vogue Italia nella tua casella di posta ogni giorno?