La sfilata Del Core porta in scena uno svelarsi della bellezza, come fosse una metamorfosi e l'uscita dal bozzolo di uno straordinario insetto, piccolo e meraviglioso
La natura è sempre il punto di partenza per l'ispirazione della collezione di Daniel Del Core e per la sfilata autunno inverno 2024 2025 alla Milano Fashion Week il creative director del brand che porta il suo nome non ha voluto cambiare rotta, concentrandosi sul micro e in particolare sul mondo degli insetti.
È un dettaglio di una foto scattata a un insetto, infatti, a caratterizzare l'invito per la sfilata Del Core così come è un inno alla forza e alla straordinarietà di queste creature quasi microscopiche a stimolare la riflessione.
“Che cos'è piccolo? È un segno premonitore.
Che cos'è un segno premonitore? È una rivelazione.
Che cos'è l'abbigliamento? È un mezzo e uno scudo.
Che cos'è uno scudo? È una soglia che introduce al mistero che sta sotto.
Che cosa c'è sotto? Una donna”
In un progressivo svelarsi, le creature di Del Core compiono un vero e proprio percorso che le porta a mostrare la corazza per poi farla scivolare, come nelle giacche dove le maniche sono caratterizzate da profondi tagli che svelano le spalle e le fanno sembrare quasi appese. I cappotti e i soprabiti hanno lunghe mantelle che si drappeggiano intorno al corpo, come a voler avvolgere la persona coccolandola e allo stesso tempo proteggendola, così come gli abiti drappeggiati hanno dettagli asimmetrici che sembrano elementi di riparo.
A modellare l'avvolgersi di mantelle e sciarpe, ma anche i drappeggi, spille maxi argentate che sembrano archi pronti a lasciar scoccare frecce. Anche la scelta materica parla di protezione, con tessuti e filati dall'aspetto ruvido ma che in realtà sono morbidi al tatto e cocoon, vedi il cashmere e le sete.
Un altro esercizio di stile in tema corazza è la presenza in passerella di bustier rigidi sovrapposti alle giacche e abbinati a maglieria in filato pesante per alcuni abiti, caratterizzati anche da cappuccio in maglieria; in altri look, i bustier si trasformano in minidress con cerniere che si possono regolare, così ciascuna può decidere autonomamente quanto svelare del proprio corpo.
Nel progredire della sfilata, scendono in passerella abiti in maglia in cui la rete gioca con i volumi di maxi frange e poi gli abiti caratterizzati dalle stampe provenienti da immagini del mondo dell'entomologia.
Gli abiti da sera ricoperti di paillettes si alternano in passerella a abiti in voile, con stampe e rouches che riprendono il mondo degli insetti: tutti - così come anche la tuta-bozzolo - sono caratterizzati da punte «quasi un invito a guardare ma non toccare», spiega nel backstage a Vogue Italia Daniel Del Core nella preview che potete guardare in questo video.
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