Sfilata Dior Paris Fashion Week: la collezione autunno inverno 2024 2025 si ispira a Gabriella Crespi e al suo lavoro, e celebra la forza di un femminile plurale, indipendente e in evoluzione, di cui la linea di prêt-à-porter Miss Dior è il simbolo. Sono gli abiti a “liberare” la donna
«Per la collezione autunno inverno 2024 2025 mi sono ispirata a Gabriella Crespi e al suo lavoro», scrive Maria Grazia Chiuri, direttore creativo di Dior, sul suo profilo Instagram. «Nata nel 1922, ha studiato architettura al Politecnico di Milano ed è diventata una figura unica nel panorama internazionale dell'architettura e dell'interior design. Si è fatta notare per il suo stile unico, in cui ha unito la sua visione artistica alla conoscenza dell'artigianato, creando oggetti caratterizzati da un'estetica completamente nuova».
Il suo mondo ci riporta alla fine degli anni '60. Allora, infatti, i suoi oggetti decoravano le boutique della maison, poiché Gabriella, era la musa del direttore artistico Marc Bohan. Quello è il periodo in cui Dior abbraccia il prêt-à-porter, lanciando la linea Miss Dior, aprendosi al mondo e quindi a tutte le donne, ormai protagoniste di un grande cambiamento.
«La collezione è una celebrazione di quelle forme e di quei materiali che all’apertura della boutique Miss Dior a Parigi introdussero un modo nuovo di vestire capace di accomunare molte donne, rendendole tutte speciali anche nelle differenze». E, così, diventano centrali gli abiti e gonne dalla linea ad A, cortissimi, tipici del decennio, che si trasformano nuovamente in un simbolo di libertà. La loro silhouette, infatti, non limita la donna, ma quasi “la agevola nel rincorrere il futuro”. E la scritta “Miss Dior” viene impressa sui capi come un manifesto.
Accanto ai mini tailleur iconici della maison anche completi casacca-gonna e casacca-pantalone, anch'essi molto diffusi nei Sixties, declinati in una versione minimale e in un'altra più preziosa.
Per la sera, diventano protagonisti abiti preziosi che ancora una volta puntano alla libertà: la gonna è di frange totalmente sciolta dal capo nel suo movimento ipnotico. Ed è luce pura, grazie a tessuti lurex abbaglianti.
Gli abiti lunghi, interamente tempestati di applicazioni luminose, sono veri e propri gioielli da indossare.
La collezione ha sfilato tra le opere dell’artista indiana Shakuntala Kulkarni che riflette sul corpo femminile e sul rapporto con gli spazi. Al centro, l'armatura che protegge ma allo stesso tempo “costringe”. Chiuri ha voluto che le modelle sfilassero attorno a esse, per mostrare il contrasto con quegli abiti che tanto tempo fa hanno cambiato il mondo.
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