Dior Cruise 2024: la sfilata a Città del Messico, il significato, l'ispirazione, i simboli
Qualche giorno prima prima della sfilata Dior Cruise 2024, Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison, ha incontrato la curatrice di moda messicana Circe Henestrosa per discutere della collezione in quello che sarebbe poi diventata la location dell'evento, il Colegio San Ildefonso, ex convento gesuita nel cuore di Città del Messico. La scelta, ovviamente, non è stata casuale: è qui che, negli anni Venti, Frida Kahlo ha studiato e ha incontrato l'amore della sua vita, il pittore e muralista messicano Diego Rivera. Dopo la sua ultima presentazione autunnale a Mumbai, la Chiuri è approdata nella capitale messicana, ultima tappa di una costellazione di luoghi che suscitano emozioni: "questo è il Messico per Maria Grazia Chiuri", ha dichiarato la maison francese nel suo comunicato ufficiale.
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E se c'era una cosa che potevamo aspettarci dal direttore creativo di Dior, era una collezione ricca di simbolismi femministi. In questa occasione, la stilista è stata chiara: avremmo visto qualcosa di diverso dalla collezione Cruise 2019, ispirata alle escaramuzas messicane, donne che hanno rivendicato il diritto a esibirsi in una gara equestre solamente maschile, e di cui aveva interpretato lo stile tipico con stravaganti gonne, cinturoni in pelle, abiti e giacche sartoriali.
Nell'universo creativo della stilista, personaggi femminili come Frida Kahlo, Leonora Carrington, Graciela Iturbide, hanno creato una trama ricca di simboli.
Maria Grazia Chiuri si è ispirata alla farfalla e a ciò che rappresenta nelle diverse culture, alla metamorfosi e al suo significato evolutivo. In Messico, la farfalla monarca è un simbolo potente grazie al viaggio migratorio che compie ogni anno. Filo conduttore di tutta la collezione, il motivo farfalla – centrale anche nelle opere di Frida Kahlo – era ricamato e stampato su abiti e corsetti, e declinato sui lunghe collane dorate.
Sotto la direzione artistica della Chiuri, Dior ha preso una posizione dichiaratamente femminista, come aveva dimostrato con le T-shirt We should all be feminists fin dalla sua collezione d'esordio, nel 2017. Nella sfilata Cruise 2024 il tema è declinato in una varietà di dettagli. Ci sono i riferimenti a personaggi come Frida Kahlo e all'artista surrealista inglese Leonora Carrington, che visse per 70 anni in Messico, e al tema della violenza di genere in Messico e in America Latina, esplicitato con i messaggi di attivisti del paese contro i femminicidi riportati sugli abiti.
Chiude la sfilata la performance dell’artista e attivista femminista Elina Chauvet, con abiti bianchi di mussola realizzati dalle ricamatrici del luogo intarsiati di parole e simboli cuciti con fili di cotone rosso, sulle note della canzone "Sin Miedo" di Vivir Quintana, inno femminista contro i femminicidi, che si verificano quotidianamente in Messico e in tutto il mondo.
La visione del dolore e lo spirito resiliente di Frida Kahlo hanno guidato l'intera collezione. «Mi è piaciuto molto avere l'opportunità di reinterpretare lo spirito e il guardaroba di Frida Kahlo con una prospettiva contemporanea», ha dichiarato Maria Grazia Chiuri. Così la flora e la fauna, come le farfalle, i pappagalli, scimmie e uccelli del paradiso, presenti nell'arte di Frida (vedi il suo famoso Autoritratto con collana di spine) e le nature morte che lei dipingeva spesso e che raccontavano il suo dolore, sono ripresi nelle stampe e nei ricami di tutta la collezione in una varietà di tecniche tessili che celebrano la fusione di culture. Tra tutti i modelli, un abito rosa replica quello che compare in uno degli autoritratti dell'artista.
Non solo il gran finale sulle note della Canción Sin Miedo, ma l'intera sfilata era immersa nella musica messicana, con brani come Te mereces un amor di Vivir Quintana e Sabor a mí del compositore Alvaro Carrillo, interpretata da Mina, oltre a un gruppo mariachi tutto al femminile.
La stilista ha lavorato su capi che rendono omaggio alla ricchezza tessile del Messico, con ricami realizzati da laboratori artigiani locali: ampie gonne a intarsio o a pieghe, vestiti a grembiule e tuniche in pizzi di cotone, canapa e seta che riflettono il carattere delicato e la maestria tecnica della tradizione.
Anche il casting era una celebrazione della cultura messicana, con i modelli latinoamericani come Krini Hernandez, Liz De Aza, Marsella Rea, Licett Morillo Hiandra Martinez, Lineisy Montero, Sculy Mejia, Tindi Mar, America Gonzalez, Celic Dorig.
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue Messico