Alla Milano Fashion Week, la sfilata di JW Anderson per la collezione uomo primavera estate 2025 e Resort donna 2025 racconta la sensazione di leggerezza di uno stato ipnotico.
“Chiudi gli occhi. Inspira. Espira. Raggiungi uno stato di sonno profondo. Il vero sonno. Ti senti leggero? Forse un po' delirante? Tutto inizia a cambiare forma? Fantastica. Espanditi. Distaccati. Permetti alle cose di gonfiarsi e ai dettagli di diventare giganteschi. Metti una loafer in una borsa e palloncini ovunque. Lascia che i volumi si pieghino, si attorciglino, diventino storti. Permetti ai lembi di fare lo stesso. Ora abiti in una casa britannica lavorata a maglia. Li vedi i cadetti dello spazio? Non puoi perderli: tutto ciò che indossano è così insolito.” Jonathan Anderson ha introdotto la collezione uomo primavera estate 2025 e donna Resort 2025 con una sorta di guida all'uso. Alla Milano Fashion Week ha portato in passerella una dimensione parallela, intangibile eppure estremamente concreta, distaccata ma in fondo ben radicata nella realtà.
«L'ipnosi è uno stato di coscienza modificato, un modo particolare di pensare, simile a quello che sperimentiamo quando siamo nel dormiveglia» ha spiegato a Vanity Fair il dottor Andrea Fiorentini, Psicologo Clinico e Psicoterapeuta. È il luogo dell'istinto e dell'irrazionalità, dove non c'è consapevolezza, dove trova spazio ciò che non consideriamo ammissibile, che non vogliamo concederci, dove i pensieri si amplificano e non c'è posto per i filtri. Qualche istante prima dell'addormentamento, ci si concentra profondamente sulla propria mente. Si scoprono vocazioni, desideri, paure e ci si connette con un io spesso nascosto. È esattamente su questo che la sfilata di JW Anderson ha acceso i riflettori.
Con un fare solo apparentemente spaesato, ha usato il tessuto per dare forma alle sue “allucinazioni”. Cuscini e palloncini sgonfi, un'enorme cravatta e un maxi fiocco, silhouette pensate come hula hoop flessibili e nastri giganti, villette inglesi da indossare come maglie o abiti intrecciati ai ferri dalla nonna, una birra sulla felpa (con la collezione uomo primavera estate 2025 JW Anderson ha lanciato la collaborazione con Guinness, una delle passioni del designer) e delle coperte imbottite come giacche, i richiami circensi nell'uso punk della pelle: tutto parla di uno stato di leggerezza che solo all'inconscio è concesso e che, in una dimensione quasi onirica, diventa materico. “Ti senti frastornato forse? Bevi una pinta di Guinness!” ha concluso il designer.
Leggi anche:
- Martine Rose introduce soccercore e motorcore nei nostri guardaroba di tutti i giorni
- La sfilata Prada dimostra che un capo può trasformarci in supereoi
- Magliano, il brand di menswear che ha stregato la fashion week con la sua favola “al rovescio”
- Fendi mescola lo stile preppy a dettagli modulari e insoliti per la prossima estate
- Dolce&Gabbana reinterpreta l'Italian Beauty attraverso un elegante mood vacanziero
- Con la sfilata Moschino la passerella si è trasformata in un ufficio degli “oggetti smarriti”
- La sfilata Dsquared2 ci ricorda quanto moda e sport possano potenziarsi
- MSGM compie 15 anni: tutto su Massimo Giorgetti e la collezione primavera estate 2025 racchiuso in 5 slogan del brand
- JW Anderson, Patrick Carroll e la reinterpretazione di arte, tessuto e parole per il Salone del Mobile 2024