Voglio vivere nel mondo felice di Marc Jacobs, come nella sfilata autunno inverno 2024 2025: c'è posto?
“Joy, Period.” si legge sul comunicato stampa della sfilata Marc Jacobs autunno inverno 2024 2025. O come direbbero negli Stati Uniti, periodt!, con una “t” finale che mette il punto molto più di quanto la parola stessa già non faccia, a sottolineare che non c'è proprio nient'altro da aggiungere. Come racconta la durata dello show, all'isola felice di Marc Jacobs si arriva in circa 6 minuti, per celebrare il miraggio di una felicità quasi utopica negli universi immorali che abitiamo. Il tempo scorre insieme ai personaggi dei cartoni animati e ai rimandi fradici di cultura pop, mentre una platea di poche selezionatissime personalità resta a osservare. Ci sono Marilyn Monroe con il suo vestito bianco svolazzante sulle grate holliwoodiane e Minnie Mouse con i suoi polka dots esasperati, fino a una serie di principesse uscite dai cartoni Disney in chiusura.
I capi sono rigidi come i ricordi impressi nelle nostre infantili memorie, sospesi a mezz'aria, fotografati, e fotografi a loro volta di un mondo apparentemente lontano. Ostinati nelle forme drammatizzate e ingigantite, fermi in un tempo che ammicca agli anni '50, riverberano nell'oggi che vede gli estremismi e l'inflessibilità della destra conquistare sempre più terra. Marc Jacobs inneggia alla libertà e alla felicità che ne deriva, quella che prova lui stesso quando si veste, usando gli abiti come vettore di gioia. Una curva a salire che prima o poi inevitabilmente incontra la discesa: in 6 minuti si parte e si ritorna, in una New York che aspetta i risultati delle elezioni fra un Biden indebolito e un Trump condannato.
Nonostante tutto, la brevità delle sfilate di Marc Jacobs e le sue illusorie creature non trasudano stratagemmi o strategie di marketing. Tutto ciò che traspare è semplicemente Marc Jacobs stesso, quello che nel 2013 lasciava Louis Vuitton all'apice del suo successo per dedicarsi a sé. “Credo nel vivere in maniera autentica – libero dalla convalida e dal permesso del conservatorismo assurdo e delle norme sociali”, aggiunge il designer in coda al comunicato stampa. Lo sottolinea in questa sfilata autunno inverno 2024 2025 ma lo pratica ogni giorno, documentandolo sul suo profilo Instagram personale. Alterna fissazioni come facciamo tutti nel privato, dalle foto allo specchio con le infinite ballerine ai selfie da letterato con le copertine ben in vista: oggi sono le lunghissime unghie dalla nail art sofisticata a farsi ossessione personale. E in questo mondo felice e apparentemente spensierato, io vorrei proprio viverci.
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