L'inganno dorato delle sugar baby, quando il dating è deciso dal portafoglio

L'estetica TikTok dei giovanissimi “mantenuti” nasconde una realtà di privilegio e manipolazione
Sugar baby l'ingannevole estetica TikTok che non corrisponde alla realtà emotiva
Everett Collection / Everett Collection

Social come TikTok spopolano di sugar baby dallo stile di vita favoloso. Ma a livello emotivo la realtà può essere ben più complessa

Infiniti fiumi di champagne sorseggiati a bordo piscina, boutique di lusso da cui uscire con borse enormi, viaggi intercontinentali rigorosamente in prima classe, resort caraibici con tutti i comfort, costosissime cene in ristoranti Michelin. Ma anche anelli di diamanti, regali, auto e così via. È lo stile di vita ostentato su TikTok da ragazze e ragazzi giovanissimi, che raccontano in modo più o meno ironico la loro routine da #sugarbaby. Ma cos'è si cela dietro a quest'espressione che negli ultimi anni è diventata virale sui social?

Molto lontano dall'essere una novità (una storia come Colazione da Tiffany docet), il fenomeno dello** sugar dating **mette in scena una serie di sfumature da cui è difficile tenere lontano giudizi e pregiudizi: uno o una sugar baby - solitamente ragazze giovanissime o giovani ragazzi gay - sono persone che stabiliscono una relazione più o meno fissa e continuamente con uno sugar daddy (più raramente una sugar mama), ovvero un uomo più grande d'età e soprattutto molto stabile dal punto di vista economico, tipicamente molto facoltoso. Il rapporto che si instaura è solo di rado veicolato da un vero sentimento, più spesso si tratta di incontri di natura sessuale che però garantiscono al baby sostegno finanziario e regali.

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Il confine è molto labile: c'è chi considera il sugar dating al pari della prostituzione, perché di fatto c'è una transazione alla base dei rapporti (esco a cena e/o vengo a letto con te perché so che alla fine ne trarrò un vantaggio economico), ma in realtà la gradazioni in questi casi sono molto più sfumate. Ci sono uomini maturi che cercano ragazze da aiutare nella carriera, c'è chi è genuinamente desideroso di condividere la propria fortuna economica con chi ha meno mezzi, e poi c'è chi cerca solo compagnia o la compensazione di una vita affettiva carente. Ovviamente, dall'altra parte dello spettro, c'è tutto il resto: soggezione economica, dipendenza affettiva, manipolazione.

Negli ultimi anni lo sugar dating si è spostato dagli annunci dei giornali (dove la comparazione con il lavoro delle e degli escort era molto più immediata) ai siti internet o alle dating app che nascono specializzati in questo tipo di relazioni “interessate”. A volte con risvolti inquietanti: secondo il New York Times alcuni siti offrono sconti alle giovani che si iscrivono con un mail che reca il dominio .edu, rivolgendosi dunque al target privilegiato molto ambito dagli sugar daddy in cerca di studentesse da viziare. Il moltiplicarsi sulle piattaforme social di video in cui gli stessi baby raccontano senza tabù e con ironia il loro stile di vita fuori dal comune ha portato a una specie di glamourizzazione del fenomeno: con qualche ingenuità di troppo, è divenuto per alcuni anche un modello a cui ambire (leggere certi commenti su TikTok per credere).

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La sugar baby life ha dato vita quasi a una specie di estetica social, tutta abiti vistosamente griffati, sacchetti cromaticamente riconoscibili (dall'arancio Hermès all'azzurro Tiffany), case con styling da far invidia alle riviste di design, e così via. Ovviamente la FOMO e l'invidia sociale sono tra i motori più grandi della viralità di questi ultimi anni, quindi gli hashtag correlati a questo tipo di stile di vita spopolano, non senza portarsi dietro commenti sdegnati e beffardi. La polarizzazione social, però, rischia di allontanare dalla verità di una pratica che molto spesso ha - sembra il termine più appropriato - il suo costo. Ma per gli sugar baby soprattutto, che possono risentirne a livello emotivo e psicologico.

Purtroppo la pandemia e le varie crisi internazionali di questi ultimi anni hanno reso sempre più incerta la stabilità finanziaria dei giovani, in particolare quelli che vivono in grandi città. Per molti, dunque, la possibilità di togliersi qualche sfizio o addirittura di guadagnare stabilmente cifre importanti è sembrata una scorciatoia più che allettante, magari con l'illusione che non si tratti di una vera e propria transazione. Ma se è la persona adulta e matura a pagare ed elargire somme, è ovvio che il power balance sia nettamente sbilanciato, e che la probabilità di rimanere invischiati in rapporti ambigui e iniqui aumentano esponenzialmente.

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Il terreno è ovviamente scivoloso: negli ultimi anni l'opinione pubblica ha rivisto la propria considerazione del sex work, soprattutto se slegato da ambiti illegali e demandato alla libera autodeterminazione degli individui. Ammesso che lo sugar dating si possa associare a questa categoria, anche in questo caso bisogna partire dalla volontà e dalla consapevolezza della persona che vuole diventare sugar baby. Anche qui bisogna stare in guarda, però, rispetto al fantasma di guadagni facili e relazioni disinvolte: «Puoi avvertire un falso senso di potere quando guadagni dei soldi, ma spesso i daddy pensano che tu sia di loro proprietà», avverte Eve, una ex sugar baby intervistata in forma anonima da Glamour Uk: «Ti vedono come un prodotto che hanno acquistato e possono fare di te quello che vogliono».

Fare la o lo sugar baby può essere una libera scelta, oppure una soluzione dettata dalle esigenze del momento. Di certo è uno strano fenomeno che oggi è intrappolato in due estremi: da una parte lo stigma sociale che riguarda qualsiasi tipo di uso transazionale del proprio corpo, dall'altra la disivoltura glamour con cui viene raccontato, in modo aspirazionale e lussuoso, sui social. Come al solito c'è chi ci vede la strenua perpetrazione delle più tossiche dinamiche patriarcali e chi invece un ripensamento liberatorio e attuale delle relazioni più classiche. L'importante è essere consapevoli che dietro allo specchio dorato della favolosità social c'è da fare - ancora - i conti non solo con le proprie tasche, ma anche con il proprio equilibrio emotivo.

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