La storia di Suzi de Givenchy, modella di Hong Kong e moglie di Hubert, nipote omonimo del grande stilista, che ha iniziato a sfilare a 52 anni
Sono sempre edificanti le storie di persone che a un certo punto cambiano completamente il loro percorso. Danno speranza a chi vive un momento difficile, e in generale segnano la strada agli altri, contribuendo a diffondere l'idea che non è mai troppo tardi per reinventarsi, per cambiare lavoro, per cambiare partner, per cambiare vita.
Anche Suzi de Givenchy ha una storia simile. Nonostante il cognome importante, Suzi non ha mai avuto niente a che fare con la moda prima di arrivare ai 52 anni d'età. Oggi, che ne ha 56, è invece una delle modelle over più richieste e la vediamo alle sfilate di tutto il mondo. La sua ultima camminata sul runway? Per Helmut Lang FW 2024 alla New York Fashion Week.
Quella di Suzi è una storia di coraggio, un salto nel vuoto fatto a un'età che un tempo sembrava essere un ostacolo non solo per la professione di modella, ma un po' per ogni aspetto della vita di una donna, che dopo “una certa età” vedeva molte possibilità venire meno. Ma non è stato così per Suzi, che segue la strada di sempre più numerose modelle - come ad esempio l'italiana Elisabetta Dessy che a 60 anni ha posato per Victoria's Secret - che dimostrano come la bellezza non abbia etichette, tanto meno quelle relative all'età.
Nata a Hong Kong, Suzi si è trasferita da piccola a New York con la madre e i tre fratelli. Cresciuta in una famiglia molto povera da una madre single immigrata, non aveva la moda come sua priorità. «Siamo cresciuti con gli abiti donati dalla chiesa e mixavamo tutto ciò che veniva fuori da quei sacchi pieni di vestiti», ha raccontato a Vogue Singapore, che l'ha voluta sulla cover del suo numero di gennaio 2023. «Ero magra, insicura e alta per essere una ragazza cinese, ma paradossalmente ero felice e ottimista».
E la vita questo ottimismo l'ha percepito e l'ha portata in tutt'altra direzione. Suzi si è trasferita a Parigi e qui ha conosciuto suo marito Hubert de Givenchy, nipote omonimo del grande stilista francese Count Hubert James Marcel Taffin de Givenchy. Con il marito, tristemente mancato di recente dopo 30 anni insieme, ha avuto tre figli, e insieme hanno fondato una società di interior design, grande passione di entrambi.
La carriera da modella, invece, è arrivata un po' per caso, quando a una cena ha conosciuto Versae Vanni, booking director di Next Management. «Ho pensato che stesse scherzando», dice Suzi riferendosi alla proposta di sfilare.
E invece a 52 anni Suzi de Givenchy ha sfilato per la prima volta a Parigi per Off-White SS 2020. Calcare la passerella «mi ha fatto capire che non riguardava solo me e il mio ego. È parte di un quadro più grande e riguarda ciò che posso fare e ispirare con la mia presenza, ciò che rappresento. È stato anche importante per me dimostrare ai miei figli che non c'è età per reinventarsi».
Da lì seguirono diversi runway, tra cui Balenciaga, AZ Factory e Uma Wang, fino al più recente con Helmut Lang, oltre alla campagna Couture di Schiaparelli per la primavera 2023 e a numerosi editoriali e cover, tra cui Vogue Singapore, Vogue Hong Kong e Vogue China.
Come hanno fatto prima di lei Carmen Dell'Orefice e Daphne Selfe, ma anche la brasiliana Luciana Borges o Kristen McMenamy e diverse altre modelle over (ovvero che superano l'età un tempo considerata limite per continuare a fare la modella, cioè i 30 anni), anche Suzi de Givenchy porta il suo contributo a cambiare la narrativa dei canoni di bellezza, affinché qualsiasi donna di qualsiasi età possa sentirsi rappresentata, rigettando le etichette e i preconcetti che riguardano l'aspetto femminile.
E poi aggiunge: «E comunque cosa significa essere mature? Conosco gente giovane che è molto più matura di altre persone più grandi. Credo che siamo tutti individui unici con le nostre esperienze di vita personale e le nostre caratteristiche, e tutti possiamo portare il nostro contributo, e questo non ha niente a che fare con l'età o il genere».
In particolare, riferendosi al suo ruolo da modella, Suzi ha dichiarato a Vogue Singapore di aver accolto la sua nuova carriera anche per normalizzare gli standard di bellezza delle donne asiatiche: «Non ho la pelle molto chiara, ho macchie sul viso come molte mie connazionali, e quindi il mio ruolo serve anche a rompere queste regole». E con il suo fascino e la sua eleganza ci è sicuramente riuscita.
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