A metà Ottocento un pittore berlinese, Otto von Geleng, si innamorò di Taormina e la fece conoscere attraverso i suoi dipinti all’alta borghesia e agli intellettuali della sua città. Da allora la fama del borgo siciliano arroccato sul monte Tauro e sospeso tra mare, monumenti dell’antica Grecia e il maestoso vulcano, si diffuse rapidamente. Grazie a lui e ai precedenti racconti di Goethe e di altri scrittori Taormina diventa presto meta imperdibile dei grand tour della società europea dei viaggiatori. Otto von Geleng alla fine decide di fermarsi definitivamente nella sua tanto amata Sicilia, si sposa con Filomena Zuccaro e diventa non solo prosindaco di Taormina ma anche motore di uno sviluppo architettonico che la trasforma nella perla dello Ionio. Un piccolo capolavoro di armonia paesaggistica centrato sullo stile dell’epoca: l'Art Nouveau.
Taormina vive con entuiasmo la sua seconda giovinezza, un risveglio art nouveau dopo quello di fine Ottocento. L’irresistibile attrazione di una località di mare – e che mare! – in cui l’eredità lasciata da secoli di storia finisce per esercitare un fascino unico su un turismo elitario. Per questo i top brand stanno facendo a gara per essere presenti su questa piazza, contagiando per osmosi anche le vicine Giardini Naxos, già affermata, e Letojanni che da spiaggia caotica da turismo local si sta trasformando in destinazione turistica completa di beach club di eccellente livello. Nel centralissimo Corso Umberto si sono concentrati gli investimenti: qui è finalmente stato riaperto il Mocambo, lo storico caffè e pasticceria frequentato da artisti, intellettuali e celebrità fin dal Dopoguerra, passato ora sotto la gestione di Dolce&Gabbana unisce la tradizione ai codici estetici del nuovo progetto, ispirato all’iconica creatività del Carretto Siciliano. All'interno del bar si mixa fashion & food, trai i tavoli trovano spazio una selezione di capi di abbigliamento, accessori e gioielli del brand che trasformano il Mocambo in un concept store. Mentre Louis Vuitton dopo l'inagurazione lo scorso anno del concept store Louis Vuitton in Corso Umberto, una combinazione tra boutique monomarca ed esperienze di vario tipo nel mondo Vuitton, ha inaugurato a fine luglio il primo sky bar del brand. In Corso Umberto la terrazza all’ultimo piano dello storico palazzo, che ospita anche il negozio Louis Vuitton, ha aperto Le Bar Louis Vuitton, aperto dal pomeriggio alla notte e arredato nelle sfumature bianche e blu tipiche del Mediterraneo. Si può gustare un aperitivo gourmet con delizie della tradizione regionale, tra cui arancini tipici e tartare di tonno di Favignana, rivisitate in chiave contemporanea da Roberto Toro, Executive Chef del Grand Hotel Timeo, A Belmond Hotel. Ma a Taormina circolano diversi rumors circa i nuovi ingressi dei luxury brands, si parla insistentemente, ad esempio, di Versace e Dior. Del resto, la scena dell'high street della città è in pieno movimento anche a seguito dell’acquisizione da parte del gruppo palermitano Dell’Oglio di quella che fu l’attività della famiglia Parisi, ossia quattro boutique alle quali si è aggiunto un quinto locale rilevato e trasformato in un monomarca La Double J.
Il panorama dei grandi marchi è già ottimamente coperto per quanto riguarda gli hotel. L’ingresso dal 2021 di Four Seasons con la gestione dello storico San Domenico Palace – nella struttura le cui origini risalgono al 1374 come convento dell’ordine domenicano e che fu trasformato in hotel sotto la proprietà del principe Cerami – ha dato ulteriore lustro alla scena dell’hotellerie d’alta gamma già rappresentata da Belmond con due strutture, il Grand Hotel Timeo in città alta e Villa Sant’Andrea nella baia di Mazzarò, e poi Vretreats, che a Taormina dispone dell’Atlantis Bay e del Mazzarò Sea Palace. Questi hotel, ai quali vanno aggiunte le strutture come Metropole Maison d'Hôtes e The Ashbee Hotel con il ristorante St George diretto da Heinz Beck, il famoso chef da due stelle Michelin, hanno contribuito a qualificare ai massimi livelli l’offerta di Taormina e determinato l’ingresso, al loro interno, dei marchi della moda che offrono servizi esclusivi e che moltiplicano la vocazione upper class.
Al San Domenico Palace by Four Seasons la novità dell’estate è l’ingresso in grande stile di Dolce&Gabbana con una pop-up boutique all’interno dell’ex monastero, realizzata nello spazio che ospitava la sacrestia, e il take-over dell’area pool reintrepretata dal duo Domenico Dolce e Stefano Gabbana con le cromie mediterranee del bianco e dell’azzurro: una particolare stampa che rappresenta un tributo ai valori del fatto a mano e del made in Italy. L’hotel dispone di ben 111 camere e suite con piscine private vista mare, terrazze con vista sul Teatro Antico, giardini di agrumi e zagare. L’esperienza gastronomica nel ristorante che prende il nome da colui che trasformò il convento in una meta di riferimento per l’accoglienza a Taormina (il già citato Principe Cerami) è affidata allo chef Massimo Mantarro, stellato Michelin, il quale trasforma gli ingredienti rigorosamente selezionati del territorio in creazioni d’autore nel rispetto della cultura siciliana, dei tempi della natura e della materia prima. Il suo piatto-icona, “Come un Quadro dell’Arcimboldo”, si evolve in base alle stagioni partendo dall’utilizzo delle verdure di stagione e degli antichi legumi locali, come la cicerchia.
La novità di Belmond Villa Sant’Andrea si chiama Lido Villeggiatura ed è il primo vero beach club presente nel portfolio del gruppo Belmond, aperto anche agli ospiti esterni. Si trova nella Baia di Mazzarò, il luogo che conquistò l’ingegnere inglese Robert Trewhella quando scese in Italia nel 1850 per costruire la ferrovia Circumetnea, e decidendo poi di realizzare una superba villa affacciata sulla spiaggia. Trasformata in albergo nel secondo Dopoguerra oggi fa parte di Belmond che a Taormina è presente anche con il Grand Hotel Timeo in città alta, di fronte al Teatro Greco, che offre tra i servizi, due cabine di bellezza allestite nel parco secolare firmate da Dior e dal suo tessuto iconico: la toile de jouy: pura magia. La realizzazione di Lido Villeggiatura è il frutto di una ristrutturazione totale dello stabilimento esistente, realizzata in stile Italia anni Cinquanta ma con tutti i comfort contemporanei che si esprimono al massimo livello nelle aree vip: cabanas con copertura mobile per le ore di sole forte, divanetti a uso privato, minibar a disposizione e un kit di benvenuto con flipflops, creme solari, carte da gioco e passatempi enigmistici. Tra i piatti dell’executive chef Agostino D’Angelo oltre ai crudi di pesce, raccomandiamo i tradizionali maccheroncini alla Norma e la deliziosa cassata con gelato. Chi volesse, dopo qualche ora di sole, cambiare ambiente, ha a disposizione una piccola imbarcazione, Apreamare Gozzo 35, per esplorare la vicina Isola Bella, la riserva naturale circostante e la costa siciliana fino a Siracusa.
Lido Villeggiatura a parte, Taormina e Letojanni offrono diversi beach club di eccellente livello. Tao Beach, che si trova quasi di fronte all’uscita autostradale, è la location più cool per gli eventi e ospita una boutique dedicata al beachwear e agli accessori artigianali locali, con sale climatizzate dove si può trovare conforto nelle ore più calde della giornata. Ottima la cucina, tra una tartare di ricciola e la linguina con gamberi e frutti di mare. Su richiesta, una chicca autentica: il barbecue realizzato in riva al mare. Nuova Spiaggia Paradiso, beach club gestito dallo scorso anno dal gruppo Stefano Forever, noto tra i frequentatori di Saint-Tropez, gode di una posizione altrettanto strategica, essendo l’ultimo stabilimento della spiaggia di Letojanni è al riparo dal traffico, a tutto vantaggio della privacy dei suoi ospiti. Inoltre, la location è a dir poco unica, il giardino della villa è il paradiso dove amava soggiornare anche la “Divina” Greta Garbo, tra piante di agrumi e arredi in stile locale e una piscina con acqua di mare. Da quest’anno in menu trova spazio una carta dedicata ai vari tipi di caviale e in cantina i più prestigiosi champagne si alternano alle etichette siciliane. Sempre a Letojanni spicca Medea Beach Club, altra novità dello scorso anno, frutto dell’iniziativa dei soci Gino Alessi e Leandro Lanzafame, già attivi nell'hotellerie a Catania, che hanno rilevato un lido storico trasformandolo in destinazione di gusto contemporaneo. La novità della stagione sono le postazioni privé con piscina personale a idromassaggio. In cucina i piatti sono tutti di impronta mediterranea.
La scena gastronomica di Taormina è sempre più interessante e i ristoranti realizzati all’interno degli hotel hanno gradualmente conquistato riconoscimenti internazionali. Oltre al Principe Cerami, brillano le stelle di Otto Geleng del Grand Hotel Timeo con in cucina lo chef Roberto Toro, de La Capinera di Pietro D’Agostino in località Spisone e soprattutto le due stelle del St. George by Heinz Beck, affidato dal “genio” bavarese al resident chef Salvatore Iuliano, che conquista con piatti iconici come il tortellino al basilico, mandorla, seppiette e ‘nduja. Al Mazzarò Sea Palace, il Blum dello chef Chef Riccardo Fazio punta sulle radici territoriali e propone anche un percorso completamente vegetale, con piatti come l’Assoluto di sedano rapa nel quale lo stesso ingrediente viene declinato sotto forma di chips, crema e cottura in infusione con te al bergamotto. Fine dining a parte, gli indirizzi più amati dai locals e dai frequentatori di Taormina sono quelli di Osteria Rosso di Vino in Vico De Spuches, di Tischi Toschi del patron Luca Casablanca premiato da Slow Food e Gambero Rosso, la formula easy gourmet di Kisté by Pietro D’Agostino e, a Letojanni, le specialità di pesce preparate al Ristorante da Nino. Per i più golosi, l’appuntamento imperdibile è quello con la Pasticceria D’amore e con le creazioni di frutta martorana e le paste di mandorle del pastry Salvatore D’amore.
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