Come rispondere con gentilezza alle cattiverie
Sarà capitato a tutti di trovarsi in una situazione simile, cioè quella di ricevere un trattamento sgarbato o delle parole cattive senza alcun motivo, e di non essere sicuri di quale sia il modo migliore per reagire: come si risponde alla gente maleducata? Si adegua il proprio tono al loro? O lo si alza ancora di più per sovrastarli? O li si ignora non dicendo niente? O ancora si risponde in un modo adeguato, tale da farci rimanere rispettosi di noi stessi e del prossimo, ma senza subire le angherie altrui?
Può sembrare un controsenso dover contrastare la rabbia che potrebbe nascere in noi a seguito di una provocazione o di una cattiveria, ma capire come parlare con le persone con gentilezza, soprattutto con quelle che ci stanno trattando male, è la migliore arma che si possa utilizzare per difendersi e per rimettere gli altri al proprio posto in modo brillante, mantenendo l'eleganza e il garbo.
Alzare il tono della voce, usare gli stessi epiteti e arrabbiarsi non ci aiuterà a risolvere il problema, ma permetterà all'altra persona di trascinarci a fondo con lei, portando le nostre vibrazione al suo stesso livello. Quello che dobbiamo fare è ricevere le energie negative altrui e farle tornare indietro come se fossimo uno specchio, senza assorbirle o farle diventare parte di noi.
Capire come rispondere con gentilezza alle provocazioni e alle cattiverie ci aiuterà invece non solo a rimettere la persona maleducata al suo posto, ma anche a darci la soddisfazione di aver saputo risolvere una situazione fastidiosa con l'eleganza che ci contraddistingue, rendendo palese all'interlocutore la nostra superiorità morale e magari anche a dargli una lezione di vita, che possa fargli cambiare atteggiamento nelle interazioni sociali future.
Come rispondere alle provocazioni: 4 modi
- IGNORA - a volte non rispondere può essere l'arma vincente
- RIDI - anziché arrabbiarti, fatti una risata. Questa scelta spiazzerà l'interlocutore
- ESAGERA LA PROVOCAZIONE - usa l'autoironia per ripetere l'offesa che ti è stata fatta ingigantendola. L'interlocutore si renderà conto di aver detto una stupidaggine
- CAMBIA ARGOMENTO - un altro metodo per uscire dalle discussioni inutili è sorvolarle
Come rispondere con gentilezza alle cattiverie e alle provocazioni: 8 esempi pratici di risposte
PROVOCAZIONE
“Sei una persona cattiva, orribile, nessuno ti ama e non ti vuole nessuno”
RISPOSTA
“Cosa ti spinge a dirmi una cosa del genere? Qual è la tua intenzione? Vuoi spiegarmelo meglio?”
Chiedere all'interlocutore di spiegare il perché della sua cattiveria è un ottimo modo per spiazzarlo. Cosa potrà mai rispondere?
PROVOCAZIONE
"Sei proprio antipatica"
RISPOSTA
“Ah sì, me lo dicono spesso”, oppure “Va bene” oppure “Immagino che non sia facile piacere sempre a tutti, tu come fai?”
PROVOCAZIONE
“Sei brutta/bassa/grassa”
RISPOSTA
“Mi fa piacere sapere che sono sempre nei tuoi pensieri” oppure “Ma parliamo di te piuttosto” oppure “Non mi sembra di avertelo chiesto” oppure “Può essere” oppure “Non tutti sono buoni intenditori” oppure “Ho sempre amato distinguermi dagli altri”
PROVOCAZIONE
“Non mi interessa quello che dici. Il tuo parere non conta” o qualsiasi tentativo di sminuire quello che abbiamo detto all'interno di una cerchia di persone, come durante una riunione.
RISPOSTA
“Infatti non mi stavo rivolgendo a te. Perché, ti era forse sembrato che stessi chiedendo il tuo permesso per parlare?”
PROVOCAZIONE
“Secondo me con il tuo fidanzato stai sbagliando tutto. Dovresti fare così, oppure lo perderai”
RISPOSTA
“Scusami, me ne occuperò un'altra volta” oppure “Interessante, lo dirò al mio psicanalista, chissà cosa ne pensa lui”
PROVOCAZIONE
Colleghe che ti parlano alle spalle. Alla prima occasione in cui ci sono tutte rivolgi loro questa domanda.
RISPOSTA
“Sembra un argomento interessante, volete rendermi partecipe? Così mi faccio anch'io una risata”
PROVOCAZIONE
Colleghe o amiche che insinuano che ci stai provando col capo o con un amico in comune.
RISPOSTA
“Come mai tutta questa ossessione con Tizio? Non è che invece piace a te?” oppure “E se anche fosse?”
PROVOCAZIONE
“Quando fai un figlio? Quando ti sposi? Quando ti laurei?”
RISPOSTA
In questi casi la risposta migliore è quella che spiazza l'interlocutore, magari affiancata anche a un discorso soporifero sulla maternità, sul matrimonio o sull'argomento della tesi di laurea. La prossima volta ci penserà due volte prima di chiederlo. “Sono sterile” oppure “Il matrimonio è un'istituzione arcaica, oppressiva, lesiva dei diritti individuali della persona, dove l'amore è una pura consolazione di un'esistenza miserabile fatta di una routine quotidiana che prosciuga l'anima fino al giorno della morte. Non la pensi anche tu così zia Pina?”
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