Dries Van Noten lancia la sua prima collezione beauty. E gli opposti si attraggono

Dries Van Noten: la sua prima beauty collection è costruita attorno all'idea di accostare la bellezza a “qualcosa di strano"

«Ricordo molto bene quel momento», dice Dries Van Noten in collegamento via Zoom dal suo atelier di Anversa, rievocando con accenti vividi una scena svoltasi qualche estate fa nel suo giardino appena fuori dalla città belga. Stava guidando un selezionato gruppo di dieci maître parfumeur in un tour dei suoi 55 acri, quando, d'un tratto, qualcosa aveva attratto la loro attenzione: accanto a quella che Van Noten considera «una delle rose più belle», la Munstead Wood di David Austin (un ibrido di un vellutato color cremisi scuro), ne era cresciuta una varietà di un rosa quasi fluorescente, che lo stilista descrive, in tono faceto, come «non esattamente di buon gusto». I suoi ospiti erano rimasti colpiti dall'accostamento: «Mi hanno chiesto perché il mio roseto fosse diverso da qualunque altro», racconta con un mezzo sorriso, l'equivalente belga di un sorriso americano a 32 denti.

Questa idea di realizzare abbinamenti improbabili – ovvero, per dirla con Van Noten, di accostare «la bellezza a qualcosa di strano», – è al centro della sua prima beauty collection, una linea di 10 eau de parfum a vocazione gender-fluid e 30 rossetti creati in collaborazione con Puig, azienda spagnola attiva nel settore della moda e in quello della fragranze che ha già al proprio attivo altre collaborazioni con creativi dalla mentalità indipendente, tra cui Rei Kawakubo di Comme des Garçons. Uno dei pezzi forti della collezione è sicuramente Raving Rose, un profumo inebriante che combina il fiore da cui prende il nome con pepe rosa e nero, ispirandosi alla tradizione francese di cospargere le fragole di pepe. È moderno, inaspettato e si preannuncia completamente diverso dalla maggior parte dei profumi al sentore di rosa che arriveranno nei negozi la prossima primavera.

Fragranze gender-fluid con una storia da raccontare

Per la maggior parte degli stilisti, profumi e cosmetici rappresentano una sorta di concessione coloniale, un business lucrativo in cui non esitano a lanciarsi. Non così per Dries Van Noten. Nell'arco di oltre tre decenni, è stato uno dei rari operatori indipendenti della moda a costruirsi un nome non grazie alle licenze, ma grazie ai capi d'abbigliamento. Eppure, il 63enne designer, apprezzato per il suo talento nel fondere il romanticismo con un certo rigore nordico – bellezza e cervello –, è probabilmente più idoneo di tanti suoi colleghi a intraprendere questo percorso: «Ho messo in chiaro che volevo un profumo alla rosa che facesse l'effetto di un pugno, non qualcosa di dolce, grazioso, femminile. Doveva essere una fragranza che gli uomini potessero facilmente trovare di loro gusto. È più o meno da queste premesse che siamo partiti». La linea di fragranze comprende anche Neon Garden, scent che unisce la freschezza della menta alle note cipriate dell'iris (Van Noten stesso ha iniziato a usarlo), e Jardin de l'Orangerie, dal bouquet terroso, che coniuga invece i tradizionali fiori d'arancio e il legno di sandalo. Quello che Van Noten assolutamente non voleva erano dei profumi "facili": «Penso che il mercato sia già sufficientemente saturo. L'idea era che ogni profumo avesse una vera storia da raccontare. Come designer di moda, sono anche un narratore».

L'arte di coniugare gli opposti

Chiunque abbia seguito le emozionanti sfilate parigine di Van Noten sa bene che è vero: le combinazioni improbabili e cariche di ispirazione sono parte integrante della sua narrazione. Se una stagione propone i fiori accostati alle uniformi militari, la successiva eccolo rielaborare il motivo tartan in taffetà, organza e lamé, realizzando una versione nouveau luxe del grunge. Né si può dimenticare il momento di grazia rappresentato dalla sua sfilata primavera estate 2020, quando ha collaborato con lo stimato couturier e costumista francese Christian Lacroix, il cui esuberante massimalismo era il perfetto contraltare al linguaggio concettuale ma pratico di Van Noten. «La creatività deve andare oltre il buon gusto, le regole o i concetti tradizionali», ha detto Lacroix a proposito del suo sodalizio con il designer belga. «Coniugare gli opposti è una meravigliosa pratica produttiva che genera frutti straordinari. Ogni elemento rende la sua antitesi ancora più preziosa, enfatizzandola per contrasto».

I flaconi delle fragranze, piccole opere d'arte giocate sugli effetti a contrasto

Un'altra “meravigliosa pratica produttiva” è quella rappresentata dalle bottiglie ricaricabili, che ampliano i confini della creatività, oltre a quelli della sostenibilità. Ognuno dei flaconi della nuova collezione non solo presenta un elevato contenuto di artigianalità, ma costituisce una sorta di studio sui contrasti, traducendo in formato tridimensionale la dualità delle fragranze. Il flacone di Soie Malaquais, una miscela di seta e castagno il cui nome deriva dall'indirizzo della boutique parigina di Van Noten sulla Rive Gauche, è una combinazione di vetro bordeaux e porcellana ispirata al blu di Delft, mentre quello dell'eccezionale Raving Rose coniuga il rosa chewing gum e il rosso del “Balloon Dog” di Jeff Koons.

Il senso di Dries per il colore

L'amore di Van Noten per i fiori è cosa risaputa, ma è stato il suo senso del colore a procurargli un seguito di adepti fra fashion-addicts precedentemente noti per la loro devozione al nero. Un esempio? Le esplosioni cromatiche che caratterizzano l'euforico video di presentazione della sua collezione primavera estate 2022, con i decori floreali sfocati e le parrucche che lo hair stylist britannico Sam McKnight ha dipinto a mano affinché riflettessero le stampe caleidoscopiche degli abiti. «In Dries è presente una moderazione tutta belga, chiamiamola pure “disciplina”, che io adoro perché è grazie a essa che posso scatenarmi, e a me piace scatenarmi», dice McKnight, che collabora di frequente con Van Noten in occasione delle sfilate. «Ma per la primavera estate 2022 siamo andati molto oltre, forse a causa della nuova linea di make-up», azzarda, riferendosi a una linea di rossetti trasparenti, satinati e opachi che ha appena debuttato nelle boutique di Van Noten insieme a una selezione di accessori, tra cui pettinini per capelli e specchietti tascabili, venduti in pochette realizzate con tessuti riciclati delle collezioni passate.

I rossetti: tonalità audaci e contenitori ricaricabili

Come i flaconi dei profumi, i contenitori dei rossetti sono ricaricabili e si distinguono per il contrasto tra la parte superiore e quella inferiore: malachite e pitone, giallo fluo e animalier… Sono oggetti da collezione abbastanza accattivanti da trasformare un'adepta del balsamo per labbra in una famelica consumatrice di rossetto o una devota del classico rosso in un'audace sperimentatrice cromatica. Solo Van Noten, in effetti, potrebbe indurre una signora a tingersi le labbra di un lilla cremoso o di un verde tenue, colori che saranno lanciati la prossima estate nell'ambito di una capsule collection. «È così che arriva alla meta», aggiunge McKnight. «Accettando di correre qualche rischio».

Dries Van Noten Beauty viene lanciato il 2 marzo su driesvannoten.com.