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Da Torino a Napoli, passando per San Giminiano, ecco le art gallery italiane che sanno stupire ed emozionare ogni volta
Le gallerie d'arte da scoprire in ogni angolo d'Italia
Sono dispensatrici di bellezza. Talvolta affacciate su strada, come dei negozi, spesso nascoste in qualche cortile interno, le gallerie d’arte sono un rifugio perfetto per riempirvi gli occhi di senso e di grazia o anche solo per prendervi una pausa dalla routine quotidiana. Se pensate di poterci entrare solo se avete un portafogli cospicuo da investire, sbagliate: oggi più che mai le gallerie sono spazi creativi, punti di ritrovo, centri culturali. Certo: il loro mestiere è vendere arte e farlo al meglio, ma la loro attività è molto di più che una pura azione commerciale. È grazie a loro se il panorama artistico del nostro Paese si è svegliato, se alcuni artisti innovativi (uno su tutti, il maestro del collage JR) sono entrati nei musei e si sono fatti conoscere dal grande pubblico.
È grazie a loro se tanti di noi sono rimasti sedotti dall’arte del Novecento o di questi due decenni di Millennio. Non serve un biglietto per entrare, non bisogna essere storici dell’arte o collezionisti: le gallerie accolgono tutti e da tutti si lasciano interpellare. Abbiamo mappato in lungo e il largo l’Italia per scovare gli indirizzi migliori: abbiamo trovato le 20 gallerie imperdibili in questo periodo e vi raccontiamo la loro storia e perché, se siete in zona, dovreste proprio visitarle.
1/20Mazzoleni
Con sede a Londra e Torino, attiva da oltre 35 anni, Mazzoleni presenta mostre di calibro museale e partecipa alle principali fiere internazionali di settore. La collezione della galleria è stata esposta al Centre Pompidou e al Palais de Tokyo a Parigi, alla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York. La galleria rappresenta l’Estate di Agostino Bonalumi e tra i suoi artisti vanta Marinella Senatore (nella foto: Marinella Senatore, Make it Shine, credits: Alto Piano, ph: A. Osio).
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2/20Monica de Cardenas
Aperta da Monica De Cardenas 30 anni fa a Milano in via Francesco Viganò quando ancora per tutti, milanesi e turisti, Porta Nuova era periferia, la galleria ha mantenuto immutata la sua atmosfera intima e accogliente. Si presenta infatti come un grande appartamento al pianoterra con tutti i caratteri e i colori di un palazzo di fine anni Trenta, nessun affaccio sulla strada ma su un cortile , nella convinzione che le opere d’arte possano essere proposte e meglio comprese in uno spazio del tutto simile a quello di una casa dove poi potranno essere ospitate. Presenta e sostiene autori internazionali e giovani promesse, con un occhio di riguardo per la fotografia concettuale e la pittura. In corso fino alla fine di luglio, la nuova personale dell’artista israeliano Gideon Rubin, noto internazionalmente per i suoi ritratti senza i lineamenti di viso, occhi, bocca, naso. In mostra (nella foto Open Dress, Mollino Series, 2023), anche la nuova serie di tredici dipinti ispirata ai ritratti femminili erotici e poetici scattati negli anni Sessanta con la polaroid da Carlo Mollino.
© ph. Luciano Romano 20163/20Artiaco
Alfonso Artiaco apre la sua galleria a Pozzuoli, nel 1986 a soli ventidue anni: incredibile, vero? La prima mostra, Possibilità di collezione, presentava opere, tra le altre, di Alighiero Boetti, Joseph Beuys, Luciano Fabro, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Mario Schifano e Andy Warhol, denotando già una notevole sensibilità critica. Negli anni successivi la galleria ha sviluppato un programma concentrato principalmente sull’Arte Povera, sull’Arte Concettuale e su quella Minimale. Vent’anni fa, forte di un insperato successo, si traferisce a Napoli nel piano nobiliare del Palazzo Principe Raimondo De Sangro. In trent’anni di attività, la galleria continua la sua ricerca artistica ed è diventa un buon riferimento per gli artlovers partenopei: di recente ha sostenuto i giovani artisti napoletani Diego Cibelli e Veronica Bisesti e collaborato con lo svizzero Not Vital. Attualmente, è in corso fino alla fine del mese di giugno l’originale progetto dell’interessante pittore Juan Uslé, dal titolo Acron (nella foto di repertorio, una sala della galleria durante la mostra celebrativa dei 30 anni, nel 2016).
4/20Continua
Se ne sta nel cuore delle colline toscane Galleria Continua, che è un progetto super-originale di “galleria diffusa”, aperta a San Gimignano nel 1990, su iniziativa di tre amici (Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo) con l’idea, folle solo in apparenza, di portare arte contemporanea in un borgo ricco di storia, senza tempo. In oltre un trentennio di attività, Galleria Continua è rimasta fedele allo spirito pionieristico iniziale e a uno stile inconfondibile nei rapporti con gli artisti, sia affermati che emergenti. Galleria Continua è stata anche la prima galleria straniera con un programma internazionale ad aprire in Cina nel 2004, ed è presente con un suo spazio anche a l’Avana, a Cuba. Nel 2020 ha aperto una nuova sede espositiva a Roma, all’interno del The St. Regis, una in Brasile, a San Paolo, e due anni dopo anche a Dubai. Local e global, Galleria Continua ospita adesso a San Giminiano una mostra di Michelangelo Pistoletto (nella foto: I Quadri Specchianti, veduta della mostra Galleria Continua, San Gimignano, 2023 Courtesy of the artist and GALLERIA CONTINUA. Photo by: Ela Bialkowska, OKNO Studio).
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5/20Tornabuoni
Tornabuoni Arte nasce nel 1981 a Firenze nell'omonima via, grazie alla passione per l’arte di Roberto Casamonti. Nel corso degli anni la galleria, oltre alla sede principale in Lungarno Cellini a Firenze, inaugura le sedi espositive di Milano (1995), Forte dei Marmi (2004), Tornabuoni Arte Antica (2006) e Roma (2023), oltre alle sedi estere di Crans Montana in Svizzera (1993), Parigi (2009), Londra (2015): parecchie, insomma. Ogni anno Tornabuoni organizza un’esposizione annuale che presenta al pubblico, quasi fosse un museo, grandi artisti internazionali del Novecento e maestri italiani. Per l’edizione di quest’anno di Antologica (nella foto, una sala espositiva della sede di Firenze), Tornabuoni mette in mostra opere di Balla, Boccioni, Picasso, Casorati, Morandi e poi ancora Fontana, Capogrossi, Pomodoro: entrando da Tornabuoni si ha sempre la sensazione di compiere un viaggio nella storia dei grandi del Novecento.
6/20Dello Scudo
Nasce a Verona, nel lontano e vivace 1968, la Galleria dello Scudo, che si occupa di arte moderna e contemporanea, con particolare interesse per i maggiori artisti italiani della prima metà del Novecento. Nel corso del tempo la galleria veneta ha inanellato una serie di progetti legati a De Chirico, al Realismo Magico, ad Alberto Savinio, a Boccioni (in particolare al suo dipinto Materia, che vent’anni fa volò anche al Guggenheim di New York). Se cercate una galleria affidabile e solida, capace di proporre le grandi firme italiane del secolo scorso, questo è il posto perfetto. Negli ultimi anni la galleria si è concentrata sul lavoro di Emilio Vedova e di recente (nella foto, una immagine dell’allestimento) della “nuova pittura” di Piero Dorazio con opere degli anni Sessanta che ci ricordano quanto fosse vitale e interessante quella stagione.
Andrea Rossetti7/20Francesca Minini
La galleria nasce a Milano nel 2006 e fin da subito aderisce allo spirito del quartiere che la ospita, il distretto Ventura-Lambrate, che è stato propulsore del FuoriSalone. Fin da subito si connota fortemente come uno spazio originale di ricerca anche con artisti internazionali. Negli anni collabora con Francesco Simeti (che riveste la parete esterna con un grande wallpaper) e promuove la grande pittura di una maestra che dovremmo tutti conoscere di più come Carla Accardi. Quest’anno gli spazi di via Ventura hanno ospitato un’infilata di mostre riuscite, dal viaggio nell’Italia degli anni Trenta di Flavio Favelli alla suggestiva mostra dai toni tropicali della venezuelana Sol Calero. Da non perdere la mostra ora in corso in cui la giovanissima Ambra Castagnetti ha appena inaugurato la sua personale (nella foto, una sala della galleria) proponendo al pubblico un territorio della mente abitato da creature seducenti e misteriose.
ROBERTO GANDOLA8/20Studio Gariboldi
Dallo scorso anno Studio Gariboldi è tornato in corso Monforte 23 a Milano, dentro Palazzo Cicogna, là dove l’avventura della galleria era iniziata, nel 1998. Negli anni ha svolto un bel lavoro di ricerca sull’arte informale e in particolare su alcuni movimenti artistici milanesi come lo Spazialismo e il Nucleare. Studio Gariboldi punta tutto su un collezionismo esigente e preparato: in questo periodo la galleria espone i raffinati lavori di Enrico Donati (nella foto, una sala espositiva) seguendo il percorso creativo dell’artista tra New York, Parigi e Milano, con quel suo stile surreale maturato a cavallo tra gli anni Quaranta e Sessanta, che ancora oggi colpisce.
