Lo IUAD di Napoli inaugura la mostra “Babylon: da esotico ad eccentrico” al Musap di Napoli

Grazie allo IUAD di Napoli, ho trascorso 24 ore a Napoli per assistere all'anteprima della mostra presentata dagli studenti: “Babylon, da esotico ad eccentrico”

La prima volta a Napoli non si scorda mai e io devo ringraziare IUAD e MUSAP per avermi fatto vivere questa bellissima esperienza. Il 26 giugno io ed altri 13 giornalisti siamo partiti da Milano verso Napoli dove, dopo un pranzo a base di pesce tipicamente napoletano, abbiamo avuto la fortuna di visitare in anteprima, insieme ad amici e parenti degli studenti, la mostra temporanea “Babylon: da esotico ad eccentrico”, organizzata dai ragazzi dello IUAD (Institute of Universal Art and Design), un'accademia presente a Napoli e Milano, che ogni anno forma giovani studenti nei settori del fashion design, interior design, communication design e cinema&adv. La mostra si presenta come un viaggio affascinante attraverso l'evoluzione della moda del Novecento, esplorando come il fascino per l'esotico si sia trasformato in un'espressione eccentrica e rivoluzionaria di stile. La traversata passa per un percorso espositivo che unisce arte, storia e cultura, una rassegna che si immerge nell'influenza dell'Oriente e di altre culture non occidentali sulla moda europea e americana, evidenziando momenti di dialogo e di fusione creativa che hanno ridefinito l'estetica contemporanea. In questo contesto, l'abito diventa non solo un oggetto di bellezza, ma anche un mezzo per esplorare ed esprimere nuove identità e possibilità, riflettendo l'infinita varietà dell'esperienza umana e la continua ricerca di nuove forme di espressione. La mostra è stata allestita nelle sale del Musap, il Museo Artistico Politecnico di Napoli, ed è aperta al pubblico dal 26 al 29 giugno con ingresso gratuito.

Il partner di quest'anno sono gli Archivi di Ricerca Mazzini, uno spazio che attualmente accoglie più di 400.000 pezzi, tra capi e accessori. Un heritage inestimabile, visitato regolarmente da studiosi e creativi provenienti da ogni parte del globo. L’archivio si configura come un enorme scrigno di memoria tangibile di storia della Moda, ed è proprio in questo che entra in gioco la sua potenza: la possibilità di toccare fisicamente i capi, di guardarli da vicino, quasi ad annusarne la storia. I ragazzi dello IUAD hanno quindi avuto la fortuna e l'onore di entrare in questo luogo magico, di toccare con mano la storia della moda lasciandosi ispirare, alimentando così la loro passione e la loro creatività. La cosa che più mi ha colpito della mostra è stata la passione che questi 30 studenti (miei coetanei) sono riusciti a trasmetterci attraverso le loro creazioni: ho potuto vedere giovani ragazzi curiosi e determinati, in grado di far trasparire il loro amore e la loro passione per la moda e la voglia di inseguire un sogno in cui credono fino in fondo.