Il cappotto coperta protagonista dell'autunno inverno. Da Maison Margiela a Federico Cina
Non è una novità che la casa sia diventata una preziosa fonte d'ispirazione per il guardaroba contemporaneo: lasciarsi scivolare in qualcosa di comodo e confortevole è diventato non solo una necessità ma anche una richiesta di chi è ormai intrappolato in una quotidianità sempre più veloce che riduce lo spazio del tempo libero. Persino lo smart working ha determinato un cambiamento - possiamo dire epocale - nelle nostre scelte: se il lavoro entra nelle nostre case, perché il nostro abbigliamento casalingo, o persino qualche accessorio, non può prendere posto nei look da strada o da red carpet? Una vera provocazione che ha trovato il plauso degli stilisti che hanno avuto la sensibilità di raccontare questo cambiamento sociale attraverso le collezioni viste in passerella, sin dal 1999. Un lento e lungo percorso che è proprio partito dalla trapunta diventata piumino da indossare, mentre la coperta di lana è stata trasformata in un cappotto.
L'idea continua a stuzzicare stilisti e creativi, trovando consenso anche sul red carpet, e ora che Federico Cina l'ha proposto la sua versione per la moda uomo autunno inverno 2023 2024, sembra essere il momento più adatto per esplorare una tendenza sartoriale insolita e assolutamente creativa che decontestualizza un complemento da casa per trasformarlo in un capo di abbigliamento. La biancheria da letto, tra piumini e lenzuola, è diventata la materia prima della creatività, di un sogno couture che ora trova consenso per via del suo innegabile comfort.
Dalla camera da letto alle sfilate, così la coperta è diventata un cappotto
La prima visione è di Martin Margiela che ha letteralmente re-immaginato il piumino che tutti noi abbiamo sul letto nel periodo invernale: la maison chiama il produttore italiano Featherlite per creare i suoi leggendari duvet coat, dotato di maniche staccabili per ottenere il massimo della moda funzionale. La collezione autunno inverno 1999 presenta una serie di pezzi - letteralmente dei piumini - realizzati anche in denim e PVC, per lanciare la provocazione che il piumino può diventare l'impermeabile perfetto per le giornate particolarmente uggiose. È solo l'inizio.
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Nello stesso anno anche Jean Paul Gaultier ha un'intuizione moda molto simile: per lui sfilerà una giovane Gisele Bündchen vestita con un piumino trapuntato color verde avocado.
Nel 2006 nasce Maison Margiela Artisanal, un progetto in seno alla Maison che, come ha spiegato Tim Blanks, offre l'opportunità di "raccogliere una serie di impulsi creativi diversi: trovare la preziosità in ciò che non è prezioso o è trascurato, per celebrare l'artigianato". La collezione dell'autunno inverno 2015, seconda sotto la direzione proprio di Jean Paul Gaultier, mette in risalto non solo i sacchi di patate utilizzati come abiti, ma anche tappeti che diventano giacche e coperte utilizzate come cappotti.
L'anno è carico di riferimenti alla camera da letto e ai suoi piumini: c'è la campagna pubblicitaria di Alexander McQueen scattata da Harley Weir (con lo styling di Jodie Barnes), mentre Comme des Garçons lavora con cuscini e lenzuola per creare capi voluminosi che ricordano un bozzolo.
Non manca all'appello anche la collezione Céline by Phoebe Philo che mostra quanto il relax può essere chic: la sfilata è una dichiarazione del comfort moderno, composta da stole e cappotti imbottiti che possono tranquillamente fungere da piumone e coperte.
Nella stagione successiva impazza la moda del “duvet coat”: dei capispalla ibridi che nascono dall'incrocio tra una coperta e una giacca piumino, con ampi colli che ricordano proprio i bordi dei copriletti invernali. L'estetica ricorda il Miyake Futon coat lanciato negli anni 90.
L'ironia dell'indossare una coperta come cappotto è portata anche sulla passerella haute couture di Viktor & Rolf: un capospalla che sembra una trapunta, dove il volant è un lenzuolo di seta e il colletto è composto da due soffici cuscini con rifinitura plissé. È una sposa pigra quella del duo creativo.
Nell'inverno del 2019 diversi stilisti puntano sulla coperta di lana come cappotto (o come sciarpone). Sono ampie, calde e avvolgenti, perfette per personalizzare i look della stagione giocando con colori e fantasie.
Infine il cappotto coperta di Federico Cina: soffici trapunte dal peso light e lavorati a mano, tradizionalmente bordati, qui avvolgono il corpo come un caldo abbraccio, coprendo anche parte del volto, ricordandoci che è bello farsi coccolare dal torpore del letto caldo dalla notte. A rendere la coperta di fatto un capo indossabile è la costruzione che garantisce il passaggio delle braccia che spuntano proprio ai lati del look, diventando alternativa al poncho.
Il plaid diventa una cappa (il caso Burberry)
La coperta più famosa è firmata Burberry, tanto da diventare una vera fashion mania (con relativo sold out del prodotto): la sfilata autunno inverno 2014 2015 si chiude con Cara Delevingne che indossa un plaid di lana personalizzato con le iniziali. Diventa subito un'ossessione moda. Non è solo un'espressione della “cool Britannia” ma anche un semplice capo che conferisce comfort nella quotidianità. Le celebrity vengono fotografate con la coperta diventata cappotto o sciarpa, in base alla necessità: tra loro c'è anche Olivia Palermo e Sarah Jessica Parker.
La trapunta americana, la memory quilt
A$AP Rocky per il red carpet di coppia del Met Gala del 2021 - America: A Lexicon Of Fashion -, al fianco di Rihanna, si presenta con un mantello a coperta. Si tratta di una creazione ERL, giovane brand americano fondato da Eli Russell Linnetz, noto per il suo legame con la zona nativa di Venice Beach.
La coperta indossata dal cantante per l'evento è simile - ma non è la stessa - del look della primavera estate 2022: per realizzarla sono stati utilizzati gli scarti di tessuto, riciclati da trapunte d'epoca e accappatoi, rendendo così omaggio a un'antica tradizione americana, quella del memory quilting. Il film con Winona Ryder, Gli anni dei ricordi (1995), mostra proprio questa tecnica nel realizzare trapunte con materiali dismessi, tutti diversi tra loro, per cucire un pezzo unico che sarà poi parte del corredo della più giovane.
Una coperta per due, firmata Gucci
Il look chiacchierato del LACMA Art + Film Gala 2022 è quello coordinato di Billie Eilish e Jesse Rutherford: la coppia ha sfilato sul red carpet avvolta dalla stessa coperta firmata Gucci. Non mancano le pantofole, la sottoveste per lei e il pigiama per lui, nonché la mascherina per dormire (qui utilizzata come fascia per i capelli). Sembra che la coppia sia stata appena svegliata. Eppure questa immagine ci ricorda che una coperta non è solo una semplice coperta. Al via con la creatività.
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