Come nasce un abito di Alexander McQueen

Scoprire viene realizzato un abito Alexander McQueen? Una missione da fashion insider che abbiamo portato a termine
Alexander McQueen PrimaveraEstate 2020 Stella Tennant
Getty Images

Quando Sara Burton, alla Paris Fashion Week PE20, è uscita in passerella a fine sfilata per salutare il pubblico con tutto il team McQueen, è stato un momento magico, la degna conclusione di quella che viene considerata da tutti una delle collezioni più belle della stagione. Le note di sfilata citavano gli studenti della Central Saint Martins, i cui disegni erano presenti nella collezione, mentre la colonna sonora è stata composta da Isobel Waller-Bridge (sorella di Phoebe, la creatrice di Fleabag) ed eseguita dalla London Contemporary Orchestra. La scelta di condividere la scena (e la gloria) a fine sfilata ha un significato molto importante per Burton

«Mi piace molto l’idea di un gruppo di persone che hanno il tempo di fare delle cose insieme, il tempo di incontrarsi e di parlare, il tempo di riconnettersi con il mondo», afferma Burton. Un’idea che la stilista ha preso alla lettera, e in modo straordinario, con l’uscita n°10 della collezione Primavera/Estate 2020, un abito accollato in lino color avorio dall’ampia gonna drappeggiata e asimmetrica, decorata con ricami che raffigurano delle ragazze danzanti.

Indossato in passerella da Stella Tennant, l’abito è stato realizzato con lino prodotto artigianalmente in Irlanda del Nord. Il team McQueen al completo ha realizzato i ricami sull’abito con l’aiuto (e con l’ispirazione) della Stitch School, mettendo in risalto l’importanza del lavoro artigianale. I disegni sono il risultato di uno sforzo congiunto: sono stati creati dagli studenti del corso MA della Central Saint Martins durante una lezione di disegno dal vero che si è tenuta nel flagship store McQueen pochi mesi fa. 

Ecco cosa ci ha raccontato Sarah Burton, in esclusiva, sulla realizzazione dell'abito.  

1. L’ispirazione del look

Quando, lo scorso gennaio, è stato inaugurato il flagship store di McQueen in Bond Street a Londra, il brand ha organizzato una serie di iniziative didattiche, le Unlocking Stories, per celebrarne l’apertura. Durante una lezione di illustrazione tenuta dalla leggendaria illustratrice britannica Julie Verhoeven, gli studenti di moda del MA della Central Saint Martins hanno disegnato l’abito Ophelia insieme (nella foto). Il risultato è stato una serie spontanea di disegni di ragazze danzanti che incarnano alla perfezione lo spirito dell’abito.  

Courtesy Alexander McQueen

2. L’illustrazione diventa abito

Con il permesso degli studenti, il disegno finale è stato trasformato nel pattern di base dell’abito. In questa foto, le illustrazioni prendono forma, e vengono fatte le prime prove con i ricami.

Courtesy Alexander McQueen

3. I telai della Stitch School

Le illustrazioni sono state poi stampate su lino e adagiate sui telai della Stitch School montati nel quartier generale di McQueen nelle settimane precedenti alla sfilata. L’intero team del brand, dalle risorse umane agli informatici, è stato invitato a realizzare l’abito insieme. 

Courtesy Alexander McQueen

4. Spirito di squadra 

Il team dei ricamatori di McQueen erano presenti per istruire e incoraggiare tutto il team, insegnando svariate tecniche, fra cui il punto a catenella, il punto croce, il punto pied-de-poule e il punto nodo. Sono stati utilizzati filati di spessore diverso, fra cui anche un mix di fili di cotone, lana e viscosa.

Courtesy Alexander McQueen

5. I ricami

I ricami delle ragazze danzanti sono stati creati in alcuni giorni, cambiando con ogni nuova integrazione. Grazie all’utilizzo di tecniche diverse e al lavoro manuale che ha coinvolto più di 100 persone, il prodotto finale incarna alla perfezione il vero spirito di squadra. 

Courtesy Alexander McQueen

6. La creazione dei modelli 

Una volta che gli artigiani hanno realizzato i tessuti in lino, sono stati tagliati 10 pezzi che hanno formato il modello finale.

Courtesy Alexander McQueen

7. Il modello 3D

Modelli 3D di carta in miniatura (il 30% della grandezza originale) sono stati creati con grande attenzione ai dettagli per un perfetto posizionamento della stampa sul corpo. I modelli in carta faranno parte degli archivi di McQueen.   

Courtesy Alexander McQueen

8. Il fitting 

Per realizzare l’abito finale sono stati utilizzati 12 metri di lino irlandese color avorio. L’abito è stato realizzato in 4 versioni per il fitting: una in tessuto di tela, e tre diverse versioni in lino. Si procede per tentativi, e si gioca con diversi pesi e trasparenze. 

Courtesy Alexander McQueen

9. Il risultato finale

L’abito finale è stato indossato da Stella Tennant in passerella per la sfilata Primavera/Estate 2020.

Courtesy Alexander McQueen