L'intimo a vista, un trend per tutti
Osare, nella moda, è una pratica ricorrente, ma mai come ora è un'attitude diffusa capillarmente. Il revival dell'anno 2000 ha archiviato il pudore minimalista, sostituito dalla lingerie di pizzo in primo piano. Tra i designer che hanno alimentato il trend dell'intimo a vista ci sono Prabal Gurung, Jonathan Simkhai, Tom Ford, Tory Burch e Victoria Beckham, mentre a Londra Molly Goddard ha abbinato le sue creazioni in tulle a giocosi slip a righe gialle e nere.
Anche le passerelle dell'autunno inverno 2022 2023 hanno proposto un'ampia scelta di trasparenze. Miu Miu, Dior e Fendi per primi, mentre Matthieu Blazy ha debuttato da Bottega Veneta con reggiseni sensuali che trasparivano da abiti di paillettes. Prada ha rimesso in agenda i granny pants, che spuntano dagli abiti di rete, indossati con slip neri e canottiere per preservare un po' di pudore. E l'elegante, scultoreo reggiseno rosa fluo di Valentino – abbinato a una gonna con linea ad A e a guanti da opera – secondo Pierpaolo Piccioli è meglio indossarlo a vista, senza top.
Se dopo il lungo periodo di lockdown, una volta di nuovo liberi di uscire, celebrità e street-styler hanno abbracciato rapidamente questo stile, va detto che questa tendenza è adatta a tutti: Ester Manas, brand franco-belga dall'approccio inclusivo che celebra forme e curve – "Creo abiti per accogliere tutti", ha dichiarato – ha fatto dei look trasparenti la sua cifra.
Per l'ex beauty editor di British Vogue Tish Weinstock, mostrare il proprio corpo infonde sicurezza: "Diventare madre mi ha fatto sentire più a mio agio con me stessa", ha ammesso. Anche se le proposte della nuova stagione sono piene di trasparenze, Tish preferisce i naked dress vintage, in particolare quelli degli anni 20 o 30. "Sono periodi in cui le donne normalmente non uscivano nude, per questo sono ancora più inaspettati", spiega.
Tish è molto amica della scrittrice, influencer e podcaster Camille Charrière, che lo scorso anno per le sue nozze a Parigi ha indossato due vestiti trasparenti: un capo Celine couture ricamato di paillettes con slip a vista per pronunciare la promessa, e un abito di pizzo riciclato di Harris Reed per il ricevimento che, completamente see-through, mostrava chiaramente la biancheria intima La Perla. Interrogata sulla scelta di osare simili trasparenze per il giorno del matrimonio, Camille ha rivelato: “Il giorno prima ho avuto un momento di panico, ma quando mio marito ha visto l'abito mi ha subito detto che gli piaceva, e questo per me è tutto ciò che conta”.
Un ulteriore incoraggiamento arriva da Julia Hobbs, senior fashion projects editor di Vogue: "La biancheria intima a vista può dare spessore a un look, in particolare se è un total black, tendenza questa che (ancora una volta) è all'orizzonte per l'inverno", osserva. "Quest'anno ho scoperto di voler investire di più nella biancheria intima", aggiunge, sottolineando che la considera un po' alla stessa stregua della gioielleria: "Sono pezzi che possono adornare il corpo, invece di essere nascosti".
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su British Vogue