Film da vedere adesso: Emma su Chili

La nostra intervista a Miranda Hart, co-protagonista di “Emma” con Anya Taylor-Joy. Tratto da Jane Austen il film è ora disponibile in streaming
Anya TaylorJoy stars as Emma Woodhouse  in director Autumn de Wilde's EMMA. a Focus Features release.  Credit  Liam...
Anya Taylor-Joy stars as "Emma Woodhouse" in director Autumn de Wilde's EMMA., a Focus Features release. Credit : Liam Daniel / Focus FeaturesLiam Daniel

Emma con Anya Taylor-Joy e Miranda Hart è disponibile in streaming sulla piattaforma Chili

Emma, il nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jane Austen (già al cinema nelle versioni di Kate Beckinsale e Gwyneth Paltrow), salta l’uscita in sala per approdare direttamente su una piattaforma streaming, in esclusiva su Chili.

Inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare su grande schermo l’11 giugno, ma invece è appena diventato il primo a fare il “salto” online. Abbiamo visto in anteprima l’opera della regista americana Autumn de Wilde ed è un gioiellino da non perdere, una vera e propria danza, squisita armonia visiva di una bellezza a dir poco senza fiato.

Anya Taylor-Joy

E di Anya Taylor-Joy, la deliziosa manipolatrice protagonista, sentiremo parlare ancora a lungo: la 24enne che mescola origini britanniche e argentine, ex ballerina e modella, è pronta a conquistare Hollywood. Come da tradizione, l’Olimpo dei divi non riesce proprio a resistere ad un’impertinente nobildonna. Suo padre, Mr. Woodhouse, è interpretato dall’istrionico Bill Nighy (Love Actually), mentre la sua protetta Harriet ha le sembianze di Mia Goth (irriconoscibile, soprattutto dopo Suspiria). Il bel giovanotto di turno, George Knightley, è interpretato dal musicista Johnny Flynn, di recente volto di Albert Einstein in Genius ma anche volto noto ai period drama tv, inclusi I miserabili e Vanity Fair. Sembra tagliato per la parte: testardo, tormentato e ovviamente biondissimo, nell’eterea incarnazione del principe azzurro d’altri tempi.

Un frame tratto da Emma

Liam Daniel

Non lasciamoci ingannare, però, da quest’impeccabile confezione: il classico di Jane Austen è in ottime mani, perché sa parlare il linguaggio della modernità, come racconta al telefono la strepitosa Miranda Hart, qui nelle vesti di Miss Bates. L’attrice di Call the midwife (un cult made in UK che vanta come voce narrante Vanessa Redgrave) presta la sua fisicità da comedian all’unico personaggio brillante della storia, subalterno per classe sociale ma non certo per dignità.

“Se sono diventata una comica – dice – lo devo proprio alla scrittrice, che all’epoca si è presa un rischio enorme, raccontare con sarcasmo la società. Ho riletto il romanzo prima di girare il film e l’ho trovato ancora più profondo e umano: Jane Austen è un’attenta osservatrice e insegna tanto sul perdono, una lezione ancora oggi importantissima. In pratica la possiamo definire una “stand up comedian” dei suoi tempi, una specie di Ellen DeGeneres o Whoopy Goldberg ante litteram, una che non si vergognava di essere ‘leggera’ nella comicità trasformando un apparente nota negativa in un gran punto di forza. Non l’ho capito subito, da adolescente avevo gli occhi a curo per il signor Darcy di Orgoglio e pregiudizio, del resto non mi rendevo proprio conto”.

Questa nuova versione di Emma punta moltissimo su costumi e scenografie, dando l’idea di avventurarsi sempre in punta di piedi in un dipinto, da cui poi magicamente spuntano fuori i protagonisti. Quel senso di stupore e meraviglia che di solito non si prova davanti ad un nuovo adattamento diventa quindi uno stato d’animo continuo durante la visione. Ci si immerge nella storia come se fossimo dentro ad una pièce teatrale, spettatori privilegiati di una rappresentazione privata e il merito va anche a Miss Bates: “Ha un ruolo piccolo – precisa l’attrice e sceneggiatrice britannica – ma cruciale soprattutto nella scena madre del pic nic. Per me è un’eroina dotata di gentilezza e umiltà, capace di perdonare Emma in una scena così toccante che mostra una ragazzina viziata trasformarsi in una fanciulla amabile”.

Miranda Hart (a sinistra) in Emma

Focus Features

Miranda Hart

Focus Features

La presenza scenica di Miranda Hart è innegabile, con i suoi 185 cm di altezza e un sogno nel cassetto, “fare la Bond Girl, che per una volta potrebbe non essere taglia zero e di misura mignon. Sarebbe un bel passo avanti per dimostrare che ognuno di noi viene celebrato così come siamo. Prendi Miss Bates, stando alla descrizione della Austen, sarebbe dovuta essere minuta per gli standard del tempo, ma quello che noti di lei è solo l’amabilità, prima ancora della stazza”.

La scelta ardita del casting si è rivelata vincente e ancora una volta ha offerto a questo capolavoro letterario alcune sfumature inedite. Le donne parlano di donne (e alle donne) di oggi, senza indorare la pillola, complice l’audacia originaria della Austen che nell’era del Time’s Up ha ancora tanto da dire.

Emma

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