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Matrimonio da sogno in India: esuberante e coloratissimo come un film di Bollywood

Gautam Khullar

Simar Rana e Abhimanyu Malik si sono sposati nella splendida cornice acquatica di Udaipur, in Rajasthan. Tre giorni di folli festeggiamenti che hanno unito due tradizioni. Fra colore, musica e gioia di vivere

Giorno 1: la cerimonia dello Haldi

Il primo dei tre giorni dedicati ai festeggiamenti è iniziato con un'intima cerimonia dello Haldi, celebrata nel cortile dell'hotel: il rituale prevede che le famiglie degli sposi si riuniscano per aspergere la coppia di olio, acqua e curcuma. L'allestimento era in gran parte vegetale, con ghirlande di calendula intorno agli alberi e cesti di vimini pieni di riso disseminati per tutta la location. In questo primo giorno, erano presenti solo amici e parenti stretti, in modo da creare un'atmosfera quanto più possibile intima e familiare. La cerimonia si è conclusa in modo non propriamente ortodosso: con il pretesto di benedire la sposa, sulla testa di quest'ultima sono state versate bottiglie di birra. «È stato pazzesco, ma l'ho adorato e mi sono divertita tantissimo», racconta la diretta interessata. Ben sapendo che la cerimonia dello Haldi ha la tendenza a essere un momento piuttosto “movimentato”, Simar ha scelto di indossare qualcosa di usato, nello specifico un suo vecchio lehenga, un abito tradizionale dalla gonna ampia.

Il rito del Mehndi… con un tocco di Sicilia

Quella sera, un gruppo selezionato di ospiti è stato invitato nel giardino dell'hotel per una versione notturna della cerimonia del Mehndi, rituale che consiste nel tracciare con l'henné complessi disegni sulle mani e sui piedi della sposa. Simar ha indossato una mantella rosa ricamata a mano e un lehenga che lei stessa ammette di aver scelto in vista del matrimonio della cugina, previsto fra un anno, dove conta di riutilizzarlo. «Volevo un'atmosfera rilassata, con tavoli e sedie bassi, in modo che chi lo desiderava potesse sedersi sui tappeti marocchini stesi sul pavimento», spiega Simar. Appesi agli alberi, come lampadine botaniche, ondeggiavano frutti di malta, una specie di arancia originaria delle colline dell'Uttarakhand, il che rendeva l'ambiente vagamente reminiscente di un agrumeto siciliano. La serata, nel corso della quale sono stati proiettati alcuni divertenti video che mostravano la sposa da bambina mentre intonava canzoni di Bollywood, avrebbe dovuto concludersi abbastanza presto, per non esaurire le energie degli ospiti già il primo giorno, ma, nonostante tali previdenti propositi, molti non si sono fatti problemi a protrarre le danze fino alle prime ore del mattino.

Giorno 2: il lunch di benvenuto con specialità del Rajasthan

Il secondo giorno ha visto l'arrivo di numerosi altri invitati, ai quali è stato dato il benvenuto con un lunch a bordo piscina con tanto di musica dal vivo. «Il blu, l'avorio e il giallo, colori rilassanti, erano ciò che volevo per questo evento», dice Simar, che per l'occasione ha indossato un abito dalle tonalità solari. Dopo il finger food e i cocktail, agli ospiti è stato servito un pranzo a base di piatti tradizionali del Rajasthan, tra cui il laal maas, carne di montone preparata con curry, salsa a base di yogurt e spezie piccanti. Al termine del lunch, gli ospiti si sono ritirati nelle loro stanze per prepararsi alla cerimonia pre-nuziale, o Sangeet, che si è tenuta la sera.

Il Sangeet, la cerimonia pre-nuziale

«Volevo avere un aspetto diverso da quello che avrei avuto se fossi stata una semplice invitata», dice Simar a proposito del suo look per la serata del Sangeet. Se nella vita di tutti i giorni il suo stile è piuttosto discreto – tenui colori pastello e accessori ridotti al minimo –, per il suo evento nuziale era decisa a indossare qualcosa di “forte”. «Ho scelto un lehenga completamente ricamato di paillettes», racconta. Per quanto riguarda l'allestimento, ha optato invece per un'estetica minimalista, prevalentemente floreale, in modo da non mettere in ombra la splendida vista sul lago che circondava la location all'aperto. «Volevo qualcosa di semplice, pulito, fresco», spiega Simar. Come è tipico di ogni matrimonio in India che si rispetti, gli amici e le famiglie degli sposi si sono esibiti in numeri di danza sulle note di canzoni di Bollywood. Lo sposo ha sorpreso Simar quando si è inginocchiato davanti a lei e le ha offerto un anello nuziale, gesto che è stato accolto da un fragoroso applauso. Dopo la cerimonia, gli ospiti si sono spostati nella sala da ballo, dove i festeggiamenti sono proseguiti fino a notte fonda. A una certa ora, la sposa è stata accompagnata in camera e messa a letto dalle damigelle, ma, poco dopo, era di nuovo sulla pista da ballo, dove si è trattenuta fino alle prime ore del mattino.

Giorno 3: l'abito da sposa e il beauty look

Rispettivamente sikh e indù, Simar e Abhimanyu hanno voluto dare spazio, nel giorno del loro matrimonio, alle tradizioni di entrambe le loro famiglie, con il risultato che le loro nozze hanno visto sia una cerimonia Anand Karaj (letteralmente: “agisci per avere una vita felice”), sia un rito Saat Phere. «Ho dedicato particolare attenzione al mio abito da sposa, perché sapevo che sarebbe rimasto impresso nella mia memoria per sempre», racconta Simar, che per l'Anand Karaj ha indossato un lehenga rosa pallido realizzato su misura. «Volevo che l'abito riflettesse il mio stile personale. Per me, era anche importante avere l'aspetto di una sposa tradizionale, quindi mi sono ispirata a ciò che mia madre e mia nonna hanno indossato per il loro matrimonio. Sama Ali di House of Kotwara è una delle poche stiliste che si siede con te e discute la tua idea dell'abito, fin nei minimi dettagli, prima di iniziare a realizzarlo». Per quanto riguarda il beauty look, Simar è il tipo che preferisce l'approccio "less-is-more" ed era pertanto titubante a rivolgersi ai truccatori specializzati in make-up nuziale, perché il loro stile tende a una certa pesantezza. Infine, ha scelto di affidarsi a Jasmeet Kapany, una make-up artist nota per la sua visione estetica minimale ed elegante. Il matrimonio è stato preceduto da un'intima cerimonia nella suite nuziale, che ha visto riunite la famiglia e le damigelle d'onore di Simar, la quale per l'occasione ha indossato le tradizionali kaleere, ornamenti a forma di ombrello propri della tradizione sikh che si portano appesi al choora, un set di braccialetti con cui le donne indiane si adornano nel giorno del loro matrimonio.

La doppia cerimonia nuziale (sikh e indù)

La cerimonia dell'Anand Karaj si è svolta in riva al lago, sotto un baldacchino floreale. La sposa ha raggiunto la location alla testa del corteo nuziale, seguita dai fratelli e dalle damigelle d'onore, tutte vestite nei toni del blu chiaro e del verde tenue. Dopo la cerimonia, ha avuto luogo il rituale della distribuzione del kada prasad, un dolce a base di farina, acqua, zucchero e ghi (un tipo di burro chiarificato originario dell'Asia Meridionale) che viene offerto agli ospiti. È stata quindi la volta del pranzo di nozze, le cui portate includevano alcuni dei piatti preferiti della sposa, tra cui stufato del Kerala con appam (un tipo di pane sottilissimo con cui si formano dei cestini) e churros spolverati di zucchero a velo da intingere nel cioccolato fuso. Mentre agli ospiti venivano serviti i cocktail, si è svolta la seconda cerimonia nuziale, quella che ha seguito il rito indù, ovvero la Saat Phere. Questa prevede che gli sposi compiano sette giri attorno al fuoco sacro, recitando voti specifici a ogni circuito.

Il gran finale in musica

Quella sera, si è svolto l'ultimo degli eventi previsti dal programma delle celebrazioni, il ricevimento nuziale, che ha visto la sposa indossare un altro lehenga di House of Kotwara, in questo caso in seta Banarasi color oro impreziosita da ricami eseguiti a mano. Nel corso della serata, gli ospiti hanno assistito a un'esibizione del duo folktronico Hari & Sukhmani, la cui presenza ai festeggiamenti è stata una specifica richiesta della sposa. Come ha raccontato lei stessa, Simar ha conosciuto Sukhmani Malik in occasione di un matrimonio a Chandigarh, conclusosi, come spesso accade in questi casi in India, con l'intervento della polizia e una perentoria richiesta di abbassare la musica. Avendo trovato la cosa esilarante, Simar ha voluto che l'ensemble fosse presente anche al suo matrimonio – che, a ogni buon conto, non ha visto l'intervento delle forze dell'ordine – e si è persino esibita in un duetto con Sukhmani, dedicando una canzone al marito. «Abbiamo cantato insieme, ed è stato così divertente», dice. «Durante l'organizzazione del matrimonio, mi sono ricordata di quanto amassi la sua voce, la sua energia, e così ho deciso di far esibire lei e Hari. Anche se era l'ultima sera e la gente era probabilmente esausta dopo tre giorni di festeggiamenti, le vibrazioni emanate dalla musica di Hari e Sukhmani si sono rivelate contagiose, e tutti hanno ballato e cantato fino a tardi. La mattina dopo, molti ospiti si trovavano ancora sulla pista da ballo al momento di lasciare l'hotel per l'aeroporto».

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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue India.