Photo Vogue Festival

15 - 18 Novembre 2018 - Milano

Photo Vogue festival / The Ultimate Fashion Photography Festival
November 16, 2016 2:22 PM

La fotografia è una delle essenze di Vogue Italia: il magazine da oltre 50 anni registra attraverso le immagini le evoluzioni e rivoluzioni del costume con una formula nata dal genio dei fondatori, ridefinita nel corso di continue metamorfosi estetiche e capace continuamente di nuove alchimie – per fissare, in ogni scatto, una storia. I narratori che rendono attuale ogni tassello di questa cronologia, anche il più lontano nel tempo, sono i maestri dell’obiettivo fotografico, che hanno documentato l’emancipazione femminile e i cambiamenti socio-culturali attraverso gli anni creando ogni volta interi universi iconografici. Vogue Italia ha elevato il connubio tra moda e fotografia eccellenti a livello di arte e questa consapevolezza del proprio DNA ha reso naturale la decisione di fondare il primo festival internazionale interamente dedicato alla fotografia di moda e legato a un fashion magazine autorevole.

Il 22 novembre 2016 si inaugurerà a Milano la prima edizione del Photo Vogue Festival, patrocinato dal Comune di Milano: un evento unico nel suo genere che dal 22 al 26 novembre 2016 coinvolgerà la città intera attraverso incontri, conferenze e mostre, mettendo a sistema i più importanti eventi di fotografia realizzati dalle migliori gallerie e nei più prestigiosi spazi espositivi di Milano, costituendosi così come un punto di incontro privilegiato tra il pubblico e le figure chiave del settore che daranno la possibilità di esplorare dall’interno un mondo di solito percepito come chiuso e inaccessibile.

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Photo Vogue Festival

In linea con l’impegno di Vogue Italia a supporto dei talenti, consolidato negli anni con i progetti di Vogue.it, PhotoVogue e Vogue Talents, il Photo Vogue Festival sarà un’occasione unica per entrare in contatto con i grandi maestri della fotografia, i curatori più importanti e le agenzie più prestigiose.

Il Photo Vogue Festival, presieduto dal direttore di Vogue Italia Franca Sozzani e diretto dal Senior Photo Editor Alessia Glaviano, ha l’obiettivo di diventare un appuntamento annuale e per questa prima edizione presenta una monografica dedicata a Vanessa Beecroft che si terrà nella prestigiosa sede di Palazzo Reale dal 24 al 29 novembre, promossa e prodotta da Vogue Italia con il Comune di Milano – Cultura e Palazzo Reale e realizzata grazie al contributo incondizionato di Mediolanum farmaceutici SpA.

Nel suggestivo spazio industriale riconvertito di Base Milano saranno invece allestite due collettive: The Female Gaze, una mostra dedicata alle fotografe che hanno rivoluzionato – e stanno rivoluzionando – il modo di rappresentare il corpo e la sessualità femminile nella fotografia di moda e un’esposizione dedicata ai fotografi selezionati tramite lo scouting indetto sul canale PhotoVogue.

Partner automotive del Photo Vogue Festival è Audi che ancora una volta è al fianco di Vogue Italia nella promozione del talento e dell’innovazione.

Mobile Partner dell’iniziativa è Huawei, animato dalla stessa passione per l’innovazione e l’eccellenza nella fotografia di Vogue Italia, che con la recente collaborazione con Leica ha stabilito un nuovo standard nella fotografia da smartphone. Huawei e Vogue Italia hanno indetto uno scouting su Instagram e hanno selezionato le 50 fotografie che meglio hanno interpretato la sfida di Huawei: “Change the way you see the world”. Tra questi fotografi ne sono stati selezionati 5 che hanno scattato uno street diary per Vogue Italia: queste immagini, assieme alle 50 selezionate, saranno pubblicate in un libro che sarà distribuito durante il festival. Inoltre un fortunato duo di fotografi tra questi, Gioconda & August, avrà la possibilità di firmare uno shooting con protagonista Huawei P9 per il November issue di Vogue Italia e avrà un talk dedicato durante il Photo Vogue Festival.

PALAZZO REALE: VANESSA BEECROFT POLAROIDS 1993.2016

L’importanza riservata allo sguardo femminile in questa prima edizione del festival è sottolineata dalla scelta di esporre a Palazzo Reale, negli Appartamenti del Principe, una monografica di Vanessa Beecroft che raccoglie grandi stampe, rare polaroid e sculture, sintetizzando così appieno, tra rimandi e connessioni inaspettate, l’interdisciplinarietà dell’artista e del mezzo fotografico stesso.

Vanessa Beecroft, che attualmente vive e lavora a Los Angeles, è famosa per le sue performance innovative e per l’approccio non convenzionale alla creazione di immagini. Il suo lavoro, esposto a livello internazionale sin dal 1993, è spesso testimonianza provocatoria e critica sociale. La performance costituisce la scelta espressiva della Beecroft sin dagli esordi: profondamente radicata nella cultura classica, l’artista crea dei tableaux vivants spesso ispirati alla pittura e alla scultura del passato. Il suo è un atteso ritorno nella città di Milano, dove nel 2009 ha realizzato la performance VB65 commissionata dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea.

All’interno della sua ricerca sull’identità femminile, Vanessa Beecroft pone al centro della propria riflessione i temi dello sguardo, del desiderio e dell’alienazione, indagando la questione del corpo delle donne attraverso le sue sofisticate performance, la fotografia, il video e la scultura.

La sua ricerca dilata il tempo e lo ricombina, sintetizzando le forme della statuaria classica con le più contemporanee visioni.

BASE MILANO: THE FEMALE GAZE

Nella storia dell’arte le donne, nella maggior parte dei casi, sono state relegate al ruolo di muse ispiratrici: amate, contemplate, venerate, certo, ma quasi sempre in un ruolo passivo.

La critica cinematografica Laura Mulvey a metà degli anni ’70 ha teorizzato il male gaze, quella posizione per cui la visione di un film è sempre mediata da uno sguardo maschile con cui lo spettatore si immedesima e dal cui punto di vista trae piacere. Il male gaze ovviamente non è una prerogativa del cinema ma si può applicare all’arte in generale: il soggetto femminile è quasi sempre ritratto come oggetto del desiderio voyeuristico maschile, e le donne spettatrici devono necessariamente adeguarsi a esso, assumendo loro stesse questo punto di vista oggettificante.

La moda è da sempre legata indissolubilmente alla creazione del desiderio: la dimensione in cui prende vita è quella del sogno, dell’aspirazione, della bellezza e il modo in cui questo desiderio viene interpretato è tramite la fotografia, dove per anni ha dominato un punto di vista eminentemente maschile in cui si ripete il paradosso per cui la donna, soggetto e destinatario principale della fotografia di moda, si trova a subire l’immagine passivamente.

L’atto di riappropriarsi dell’obiettivo e di ridefinire lo sguardo femminile della donna nei confronti di un’altra donna è quindi più che mai un atto sovversivo, carico di implicazioni socio-politiche, ed è una delle più importanti rivoluzioni nel campo della fotografia di moda dell’ultimo decennio. Il female gaze è una riaffermazione della propria identità, di un’idea di bellezza diversa, meno artificiale, di una femminilità più complessa e sfaccettata e del diritto all’autorappresentazione del proprio corpo: insomma, una radicale ridefinizione del concetto stesso di desiderio.

La mostra The Female Gaze, co-curata da Alessia Glaviano e Chiara Bardelli Nonino, è un’esplorazione storica e tematica dell’importanza di questo atto di riappropriazione che passa dagli autoritratti iconici di Cindy Sherman a quelli ironici di Juno Calypso o Arvida Byström, dalla femminilità eterea e fiabesca di Camilla Akrans alla sensualità palpabile di Amanda Charchian, dall’erotismo giocoso di Ellen von Unwerth a quello misterioso di Donna Trope, fino alla contestualizzazione della femminilità al di fuori dello sguardo occidentale globalizzante delle immagini di Zanele Muholi, Lalla Assia Essaydi e Namsa Leuba. Il female gaze non si ferma davanti a segni, imperfezioni, argomenti tabù o luoghi comuni ma mostra l’universo femminile nella sua infinita complessità.

Il panorama fotografico internazionale non è mai stato così vario e pluralista come oggi, soprattutto grazie a web e social network che hanno abbattuto ogni barriera tra artisti e potenziale pubblico. La democratizzazione dell’accesso allo sguardo ha però avuto un duplice effetto: se da una parte ha eliminato la mediazione della critica specializzata che fungeva da arbitro del gusto, dall’altra ha visto il sorgere di un nuovo tipo di censura legata alle policy sulla nudità in alcuni social network che hanno suscitato numerose controversie per avere eliminato immagini artistiche o fotogiornalistiche con un’implicita equiparazione a contenuti pornografici e che però, in questo modo, hanno spinto gli artisti a produrre dei lavori che esplorano proprio i temi della sessualità e desiderio.

Il lavoro di queste fotografe che mostra il corpo femminile così com’è – sensuale, vulnerabile, idealizzato o nella sua imperfezione – si inserisce quindi in un solco più ampio che vuole arricchire il modo di vedere il mondo, liberandolo dagli stereotipi e aggiungendo un altro punto di vista, un punto di vista che per secoli è stato trascurato, censurato, sminuito, dimenticato: quello dello sguardo femminile.

Le artiste in mostra:

Aida Muluneh, Amanda Charchian, Angela Strassheim, Arvida Byström, Atong Atem, Bex Day, Brianna Capozzi, Camilla Akrans, Carlotta Manaigo, Cass Bird, Cindy Sherman, Donna Trope, Elaine Constantine, Elena Rendina, Elinor Carucci, Ellen von Unwerth, Émilie Régnier, Emma Summerton, Greta Ilieva, Hellen van Meene, Isabelle Wenzel, Janneke van der Hagen, Joana Choumali, Julia Hetta, Julia Noni, Juno Calypso, Lalla A. Essaydi, Lea Colombo, Lina Scheynius, Lise Sarfati, Liz Collins, Maisie Cousins, Majida Khattari, Mel Bles, Namsa Leuba, Nan Goldin, Olivia Bee, Petra Collins, Sarah Moon, Shae DeTar, Stephanie Wilson, Vanessa Beecroft, Venetia Dearden, Venetia Scott, Viviane Sassen, Yelena Yemchuk, Zanele Muholi.

BASE MILANO: PHOTOVOGUE/inFASHION

Aperto nell’aprile 2011, PhotoVogue è il canale di Vogue.it interamente dedicato ai nuovi talenti fotografici: una community unica che sotto la guida curatoriale di Alessia Glaviano, il supporto di Chiara Bardelli Nonino e da quest’anno la collaborazione di Francesca Marani, ha ormai raggiunto più di 125.000 utenti. Una realtà poliedrica e internazionale, resa ancora più prestigiosa dalla partnership con la rinomata agenzia newyorkese Art+Commerce (che rappresenta alcuni tra i più grandi fotografi contemporanei tra cui i veterani contributors di Vogue Italia: Steven Meisel, Craig McDean, Sølve Sundsbø e Paolo Roversi), da mostre in location esclusive come la Galleria Carla Sozzani e la Leica Galerie Milano e da iniziative con partner come Swatch, Martini, Huawei, Leica, Nespresso.

Dedicata a promuovere e esaltare l’eccellenza fotografica, la piattaforma fotografica di Vogue.it ha supportato talenti che hanno collezionato negli anni importanti riconoscimenti a livello mondiale e scattato editoriali per riviste autorevoli.

La mostra in occasione del Photo Vogue Festival è il risultato di uno scouting per individuare i migliori talenti nella fotografia di moda e della valutazione di una giuria di fama internazionale composta da Franca Sozzani, Alessia Glaviano, Paolo Roversi, Jimmy Moffat (fondatore e managing director di Art + Commerce) Michael Van Horne (Art + Commerce), i galleristi Peter MacGill e Michael Hoppen, Azu Nwagbogu (fondatore e direttore del Lagos Photo Festival), Florence Bourgeois (direttore di Paris Photo) e Charlotte Cotton, (autrice e curatrice). Degli oltre 125.000 iscritti a PhotoVogue, l’artista che ha incontrato maggiori consensi tra la giuria e che firmerà quindi un editoriale per Vogue Italia è Kiki Xue, cinese, classe 1987.

La giuria ha selezionato inoltre i 30 fotografi migliori che verranno esposti in mostra:

Andrew Tarnawczyk, Antonina Zharko, Can Sever, Carmen Mitrotta, Clara Giaminardi, Cristina Coral, Dagmar van Weeghel, Formento + Formento, Gioconda & August, Guoman Liao, Isabel Martínez, Julia Grossi, Justine Tjallinks, Kenta Nakamura, Kiki Xue, Lei Gao, Louis Philippe de Gagoue, Lusha Alic, Lydia Gorges, Mária Švarbová, Marie Zucker, Marta Bevacqua, Remi Rebillard, Romina Ressia, Scandebergs, Simone Steenberg, Synchrodogs, Tania Kezha, Turkina Faso, Uldus Bakhtiozina.

EVENTI COLLATERALI – i più importanti eventi di fotografia realizzati dalle migliori gallerie e nei più prestigiosi spazi espositivi di Milano, il programma dettagliato su Vogue.it:

TALKS

Ogni giorno Base Milano sarà animata da talk a ingresso libero sulla fotografia in ogni sua declinazione. Tra i protagonisti dei talk: Paolo Roversi, Mario Calabresi, Bex Day, Amanda Charchian, Shae Detar, Azu Nwagbogu, Christto & Andrew, Ilaria Bonacossa, Michael Hoppen, Yoshinori Mizutani, Alessandro Rabottini, Massimo Torrigiani, Mariuccia Casadio, Enrico Stefanelli, Francesco Zanot, Riccardo Conti, Maria Pia Bernardoni, Giulia Zorzi, Barbara Corti. Il programma dettagliato su Vogue.it

PORTFOLIO REVIEWS

Sabato 26 novembre dalle ore 11 alle ore 13 a Base Milano verrà data l’opportunità a fotografi di talento, selezionati dalla redazione di Vogue Italia, di far visionare gratuitamente il proprio portfolio a esperti del settore.

Lettori portfolio:

Alberto Prina, Aldo Mendichi, Alessia Glaviano, Azu Nwagbogu, Chiara Bardelli Nonino, Chiara Capodici, Claudio Composti, Daria Scolamacchia, Diego Orlando, Federica Chiocchetti, Francesca Morosini, Francesca Seravalle, Giulia Ticozzi, Giulia Zorzi, Irene Opezzo, Maddalena Scarzella, Marco Finazzi, Maria Teresa Salvati, Milo Montelli, Selva Barni.

AL FESTIVAL PARTECIPANO ATTIVAMENTE LE SEGUENTI SCUOLE:

BAUER – Afol metropolitana

Biennio Specialistico in Fotografia, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

Corso per Fotografi di scena, Accademia Teatro alla Scala

Domus Academy

IED Istituto Europeo di Design

Istituto Marangoni

NABA, Nuova Accademia di Belle Arti

Corso di Laurea in Moda e design, Università San Raffaele Roma

 

 

PHOTO VOGUE FESTIVAL

22-26 Novembre 2016

#PhotoVogueFestival

 

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