Bernard de Farges
Bernard de Farges arcivescovo della Chiesa cattolica | |
---|---|
Tomba di Monsignor de Farges nella cattedrale di Narbona | |
Incarichi ricoperti |
|
Nato | XIII secolo |
Nominato vescovo | 25 febbraio 1306 |
Elevato arcivescovo | 4 giugno 1306 |
Deceduto | luglio 1341 a Narbona |
Bernard de Farges (XIII secolo – Narbona, luglio 1341) è stato un arcivescovo cattolico francese.
Famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Bernard nacque da Raymond de Farges (o de Fargis), cavaliere e signore di Clermont-Lodéve, e Mathilde, sorella di papa Clemente V. Grazie a questa parentela, i suoi fratelli, come lui, occuparono tutti importanti posizioni ecclesiastiche[1]:
- Raimondo Guglielmo des Fargues, cardinale;
- Amanieu de Fargis, vescovo di Agen;
- Béraud de Farges, arcivescovo di Albi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Arcidiacono di Beauvais, il 25 febbraio 1306 succedette al prozio Bertrand de Goth alla sede episcopale di Agen[2]. Il 4 giugno 1306 fu trasferito a Rouen[3], ma a causa della sua giovane età, ebbe una bolla di dispensa[2]. Nel 1308 suo zio Clemente V lo convocò al Concilio di Vienne, prendendo parte al processo ai Templari, presiedendo il Consiglio di Pont-de-l'Arche nel 1310[4].
Il 15 maggio 1311 fu nominato arcivescovo di Narbona, succedendo a Gilles Aycelin I de Montaigut[2], trasferito a Rouen. Nel 1317 fondò il Collegio di Narbona a Parigi, destinato alla creazione di borse di studio per accogliere nove studenti della sua diocesi. Si ritiene abbia anche fondato la collegiata Saint-Étienne di Capestang nel 1330[5]; nello stesso anno ristrutturò il palazzo arcivescovile a Capestang[6], in particolare le sale del piani superiori.
Nel 1321, dopo il processo, fece ardere vivo nel castello di Villerouge-Termenès Guilhem Bélibaste, l'ultimo cataro di cui si abbia avuto notizia.
Morì nel luglio del 1341 e fu sepolto nella cattedrale di Narbona: la sua tomba è ubicata sotto un porticato, tra i due dei pilastri del coro[2].
Araldica
[modifica | modifica wikitesto]Stemma | Blasonatura |
---|---|
Semitroncato partito saldato: al 1º d'argento alla croce patente di rosso; al 2º d'oro al vaso di nero; al 3º d'oro a tre fasce di rosso[7] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Louis Caillet, La papauté d'Avignon et l'Église de France, Publications de l'Université de Rouen, 1975, 600 p., p. 316
- ^ a b c d (FR) Vincent Tabbagh, Répertoire prosopographique des évêques, dignitaires et chanoines des diocèses de France de 1200 à 1500, in Brepols (a cura di), Fasti Ecclesiae Gallicanae 2 Diocèse de Rouen, Turnhout, 1998, pp. 92-93, ISBN 2-503-50638-0.
- ^ Paul F. Crawford, The Debate on the Trial of the Templars (1307-1314), 2010, p.93.
- ^ G. A. Campbell, Knights Templar: Their Rise and Fall, p. 320
- ^ Claude de Vic,Jean-Joseph Vaissète, Histoire générale de Languedoc, Volume 4, 1742, p.153
- ^ Château de Capestang, su clionautes.org. URL consultato il 17 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2011).
- ^ Jules Thieury, Armorial des archevêques de Rouen, Imprimerie de F. et A. Lecointe Frères, Rouen, 1864, pp. 61-62 Archiviato il 1º giugno 2015 in Internet Archive.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) François Pommeraye, Histoire des archevesques de Rouen, L. Maurry, Rouen, 1667, p.491-493
- (FR) * Artefeuil, Histoire héroïque et universelle de la noblesse de Provence, Volume 1, Imprimerie de la veuve Girard, Avignon, 1776, p.363-369.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bernard de Farges