Commelinidi

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commelinidi
Dactylis glomerata L.
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
(clade)commelinidi
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
ordini

Nella tassonomia delle piante, il nome commelinidi (al plurale, minuscolo) è utilizzato dal sistema di classificazione filogenetica APG IV per indicare un clade compreso in quello delle monocotiledoni, a sua volta un clade delle angiosperme.

Quello dei commelinidi è l'unico clade che l'APG ha denominato, in maniera informale, all'interno delle monocotiledoni. Le rimanenti monocotiledoni costituiscono un'unità parafiletica.

Le piante appartenenti al clade commelinidi sono caratterizzate dalla presenza di acido ferulico, sostanza fluorescente in blu con UV, nelle pareti cellulari[1].

Una delle apomorfie del gruppo è la presenza di silice (SiO2) nelle pareti cellulari che è un'importante strategia di difesa della pianta, perché causa danni meccanici all'apparato boccale degli aspiranti predatori. Esiste una correlazione negativa tra la longevità fogliare e la concentrazione di silicio nei tessuti vegetali[2].

I fiori possono presentare un perianzio abbastanza nettamente differenziato in calice e corolla, o un perigonio petaloideo. In entrambi i casi il verticillo interno di solito circonda completamente l'apice fiorale e gli stami sono portati al suo interno.

Le piante del clade commelinidi furono per la prima volta riconosciute come gruppo formale nel 1967 da Armen Takhtajan, che chiamò tale gruppo Commelinidae e lo assegnò a una sottoclasse delle monocotiledoni, divisa in sei superordini[3]. Comunque, al momento della pubblicazione nel 1980 del suo sistema di classificazione, egli aveva unito gli elementi di questa sottoclasse in una sottoclasse più ampia ora non più considerata un clade. Nel sistema Cronquist, Commelinidae era una delle quattro sottoclassi riconosciute nella classe Liliopsida, e conteneva sette ordini[4][5].

A partire dalla Classificazione APG II non sono più stati utilizzati nomi botanici ufficiali per ranghi al di sopra dell'ordine[6]. Il seguente cladogramma rappresenta la composizione filogenetica delle monocotiledoni e la posizione del clade delle commelinidi:


monocotiledoni
          

Acorales

Alismatales

          

Petrosaviales

Dioscoreales

Pandanales

Liliales

Asparagales

commelinidi
          

Arecales

Poales

          

Zingiberales

Commelinales

I commelinidi costituiscono un clade ben rappresentato all'interno delle monocotiledoni[7] e questo clade è stato riconosciuto in tutti e quattro i sistemi di classificazione APG. I commelinidi dei sistemi APG II (2003) e APG III (2009) comprendono sostanzialmente le stesse piante del clade dei commelinoidi del primo Sistema APG (1998)[7]. Nella classificazione APG IV, Dasypogonaceae è inserita nell'ordine Arecales invece di essere una famiglia a parte all'interno dei commelinidi[8].

clade monocotiledoni:
  • clade commelinidi:
commelinidi

Arecales

Poales

Zingiberales

Commelinales

L'attuale filogenia e la composizione dei commelinidi[8].
  1. ^ R. M. T. Dahlgren e F. Rassmussen, Monocotyledon evolution. Characters and phylolgenetic estimation, in Evol. Biol., vol. 16, 1983, pp. 255–395.
  2. ^ (EN) Julia Cooke e Michelle R. Leishman, Silicon concentration and leaf longevity: is silicon a player in the leaf dry mass spectrum?: Silicon concentration and leaf longevity, in Functional Ecology, vol. 25, n. 6, 2011-12, pp. 1181–1188, DOI:10.1111/j.1365-2435.2011.01880.x. URL consultato il 28 gennaio 2021.
  3. ^ A. Takhtajan, Система и филогения цветкорых растений (Systema et Phylogenia Magnoliophytorum), Moscow, Nauka, 1967.
  4. ^ (EN) Cronquist A., An integrated system of classification of flowering plants, New York, Columbia University Press, 1981, ISBN 9780231038805.
  5. ^ (EN) Cronquist A., The evolution and classification of flowering plants, Bronx, NY, New York Botanical Garden, 1988.
  6. ^ (EN) An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG II, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 141, n. 4, 2003, pp. 399–436, DOI:10.1046/j.1095-8339.2003.t01-1-00158.x.
  7. ^ a b Philip D. Cantino, James A. Doyle, Sean W. Graham, Walter S. Judd, Richard G. Olmstead, Douglas E. Soltis, Pamela S. Soltis, & Michael J. Donoghue, Towards a phylogenetic nomenclature of Tracheophyta, in Taxon, vol. 56, n. 3, 2007, pp. E1–E44.
  8. ^ a b APG IV, 2016, p. 5.

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