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Neuroni specchio già a tre anni: la scoperta di un team italiano

9 agosto 2024
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Pubblicata su una rivista internazionale una ricerca che svela come i piccoli in età prescolare abbiano già i neuroni che permettono di copiare gli altri

Come fanno i bambini piccoli, che non hanno ancora capacità cognitive complete, a comprendere i comportamenti delle altre persone e a reagire di conseguenza? Ad aiutarli sono i neuroni specchio, che permettono loro di specchiarsi in chi hanno di fronte per capirne le azioni e imitarle.

Un aiuto speciale

I neuroni specchio sono infatti già attivi nei piccoli a partire da 3 anni, come ha messo a fuoco una ricerca nata dalla collaborazione tra Giacomo Rizzolatti, neuroscienziato dell'Università degli Studi di Parma, che ha scoperto i neuroni specchio, e un gruppo di studio coordinato da Antonella Marchetti, direttrice del dipartimento di psicologia dell’Università Cattolica - Campus di Milano, e appena pubblicata sulla rivista PNAS.

Il metodo di analisi

Per verificare la loro ipotesi, gli studiosi hanno preso in analisi la capacità dei bambini in età prescolare (tra i 3 e i 6 anni) di organizzare una catena di azioni motorie e di comprendere cosa intendessero fare le persone intorno a loro. Per indagare ci si è soffermati sull’attivazione del muscolo miloioideo (che è coinvolto nell'apertura della bocca) quando i bambini afferravano un pezzo di cibo o un foglio di carta da mettere in un contenitore.

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Differenze chiave

Prendendo il cibo, nei bambini si attivava il muscolo diversi millisecondi prima della conclusione dell’azione, cosa che non accadeva quando afferravano la carta. Le stesse reazioni, però, avvenivano anche quando i piccoli guardavano una persona che eseguiva gli stessi compiti, con il muscolo miloioideo che si attivava solo nel caso del cibo.

Reazioni più lente

Rispetto a quello che accadeva con i bambini più grandi, tra i 6 e i 9 anni, i tempi di reazione dei piccoli erano inferiori, ma ciò dipende secondo gli esperti dal fatto che i più grandicelli mettevano in gioco anche dei processi cognitivi più sofisticati di quelli dei fratellini più piccoli. Secondo gli esperti, quindi, i bambini di tre anni sono già equipaggiati con i neuroni specchio, che costituiscono la base neuronale della nostra capacità di capire le altre persone.

Capacità cognitive in arrivo

Una differenza specifica ha colpito i ricercatori. A tre anni i bambini non riescono a superare le prove cognitive di comprensione della mente altrui, che prevedono una capacità di comprendere stati mentali e sentimenti, ma il loro muscolo miloioideo si attiva durante l’osservazione con un'anticipazione dell'azione. La dimostrazione che hanno capito cosa sta accadendo, grazie appunto ai neuroni specchio, che sarebbero la base di un processo cognitivo più complesso.

La ricerca in Italia

La scoperta aggiunge un nuovo tassello a un successo tutto italiano: i neuroni specchio sono stati infatti individuati per la prima volta nel 1992 da un gruppo di ricerca guidato da Giacomo Rizzolatti. Si attivano quando si esegue un'azione, ma anche quando la si vede compiere da qualcun altro. E promuovono la capacità di immedesimarsi negli altri, attivandosi quando l'azione viene eseguita e anche quando viene osservata. In tal modo si comprendono le azioni degli altri e si agisce di conseguenza. Anche da piccoli.

Caterina Belloni

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