La dieta che può migliorare la salute mentale

La sua efficacia era già stata dimostrata nei casi di epilessia resistente ai farmaci ma un nuovo studio suggerisce che la dieta chetogenica possa aiutare anche a ridurre i sintomi del disturbo bipolare e della schizofrenia
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Aamulya

La dieta chetogenica come valida alleata non solo per ripristinare la salute metabolica nei pazienti psichiatrici mentre continuano a prendere i farmaci, ma anche per migliorare ulteriormente la loro salute mentale, riducendo i sintomi di alcuni disturbi. È questa la conclusione a cui sono giunti un gruppo di ricercatori della Stanford Medicine.

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Per le persone che convivono con malattie psichiatriche quali la schizofrenia o il disturbo bipolare, il trattamento con farmaci antipsicotici rappresenta spesso un’arma a doppio taglio: se da un lato infatti questi farmaci aiutano a regolare la chimica del cervello, dall’altro possono causare effetti collaterali metabolici come la resistenza all’insulina e l’obesità. Effetti che rischiano, in alcuni casi, di indurre i pazienti a interrompere le terapie.

Anche alla luce di questo, i risultati a cui è giunto il piccolo ma autorevole studio pilota condotto dai ricercatori statunitensi sembrano essere particolarmente incoraggianti.

Dieta chetogenica: cosa si intende

La dieta chetogenica è un regime alimentare all’interno del quale vengono ridotti in modo drastico i carboidrati e aumentati di contro le proteine e soprattutto i grassi. Lo scopo principale di questo sbilanciamento delle proporzioni dei macronutrienti nella dieta è costringere l’organismo a utilizzare i grassi come fonte di energia.

La carenza di carboidrati attiva il processo di chetogenesi: l’organismo inizia cioè a consumare le proprie riserve di grasso e immette nel sangue i corpi chetonici, che diventano una fonte energetica.

Lo studio

Nello studio pilota, pubblicato il 27 marzo su Psychiatry Research, il team di ricerca ha seguito 21 partecipanti adulti a cui era stata diagnosticata schizofrenia o disturbo bipolare, che assumevano farmaci antipsicotici e presentavano un'anomalia metabolica, come aumento di peso, resistenza all'insulina, ipertrigliceridemia, dislipidemia o ridotta tolleranza al glucosio.

Ai partecipanti è stato chiesto di seguire per 4 mesi una dieta chetogenica senza restrizione calorica ma con circa il 10% delle calorie provenienti da carboidrati, il 30% da proteine e il 60% da grassi.

Il gruppo di ricerca ha monitorato il modo in cui i partecipanti hanno seguito la dieta attraverso misurazioni settimanali dei livelli di chetoni nel sangue. Contestualmente, durante lo studio, i partecipanti sono stati sottoposti a una serie di valutazioni psichiatriche e metaboliche.

I risultati

Al termine dello studio, sono stati riscontrati diversi benefici dal punto di vista della salute metabolica: in media, i partecipanti hanno perso il 10% del loro peso corporeo, ridotto la circonferenza della vita dell’11% e avevano pressione sanguigna, indice di massa corporea, trigliceridi, livelli di zucchero nel sangue e resistenza all’insulina più bassi.

Particolarmente sorprendenti sono stati però i benefici psichiatrici. In media, i partecipanti hanno migliorato infatti del 31% la valutazione psichiatrica della malattia mentale (Clinical Global Impressions, CGI), con tre quarti del gruppo che ha mostrato un miglioramento dei sintomi clinicamente significativo.

«I partecipanti hanno anche riferito miglioramenti nella loro energia, sonno, umore e qualità della vita», ha sottolineato Shebani Sethi, docente di psichiatria e scienze comportamentali a Stanford e prima autrice dello studio. «Si sentono più sani e ottimisti».

L’ipotesi

Vi sono prove crescenti che le malattie psichiatriche come la schizofrenia e il disturbo bipolare derivino da deficit metabolici nel cervello, che influenzano l’eccitabilità dei neuroni - ha affermato ancora Sethi.
I ricercatori ipotizzano quindi che, proprio come migliora il resto del metabolismo del corpo, una dieta chetogenica possa migliorare anche il metabolismo del cervello.
Probabilmente ci sono molteplici meccanismi in gioco - sottolineano i ricercatori - ma questi primi risultati possono gettare le basi per studi futuri più ampi e robusti.
«La dieta chetogenica ha dimostrato di essere efficace contro le crisi epilettiche resistenti al trattamento riducendo l'eccitabilità dei neuroni nel cervello», ha spiegato ancora Sethi. «Abbiamo pensato per questo che valesse la pena esplorare questo trattamento in condizioni psichiatriche».