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Alessandro Borghi al Festival di Venezia 2024, il debutto in Valentino by Alessandro Michele, con smoking unconventional, è coi fiocchi

Merito del rever a scialle e del papillon lavallière, ripreso anche sulle scarpe. L'attore di Campo di battaglia sfoggia così per primo abiti della collezione Avant les Débuts
Alessandro Borghi Festival di Venezia 2024
Alessandro Borghi Festival di Venezia 2024Simone Comi / ipa-agency.net

Alessandro Borghi al Festival di Venezia 2024 arriva deliziandoci con una novità: indossa, per primo, i look Valentino by Alessandro Michele

Il rapporto che esiste tra l'attore Alessandro Borghi e il direttore creativo Alessandro Michele è una di quelle amicizie che vivono, si articolano, talvolta si migliorano e si stimolano, anche attraverso gli abiti. Ne aveva parlato Borghi a GQ: «Alessandro Michele è stato ed è per me una grande fonte di ispirazione. Non fosse stato per lui non mi sarei mai liberato di una serie di dogmi che avevo nel vestirmi».

Dogmi a dir poco superati. La conferma arriva proprio dal Lido di Venezia dove l'attore, in concorso all'81 edizione con il film di Gianni Amelio Campo di battaglia, sceglie di farci una sorpresa: essere il primo a indossare i look che Alessandro Michele crea per Valentino.

Alessandro Borghi in Valentino by Alessandro Michele

Manuele Mangiarotti / ipa-agency.net

Uno su tutti il look scelto per calcare il red carpet di Campo di battaglia: uno smoking per nulla convenzionale

Sembra un classico smoking eppure analizzandolo con attenzione stupisce nei dettagli. Il primissimo che si nota è il fiocco al collo. Non un cravattino e nemmeno un papillon, bensì il fiocco lavallière, qui proposto in velluto. Dettaglio ripreso in maniera cool anche sulle scarpe, loafers in pelle che presentano un fiocchetto sfrangiato. Altro dettaglio che rende questo completo differente è il taglio della giacca, con rever a scialle. Infine i pantaloni, dal fit morbido, leggermente a zampa sul finale.

Alessandro Borghi alla première del film Campo di Battaglia in Valentino by Alessandro Michele

Daniele Venturelli

Look - il numero 86 della collezione - che nella Resort 2025 di Valentino appare differente, merito dello styling. Il fiocco lavallière è infatti impreziosito da spille, il capo adornato da un foulard in frange, a richiamo della borsa a tracolla.

Valentino Resort 2025, il look n°86 della prima collezione by Alessandro Michele

Vogue Runway

I look che Alessandro Borghi sceglie per arrivare al Festival di Venezia 2024 e per il photocall sono il 97 e il 111

Il primo, off-duty per l'arrivo al Lido, è un look semplice, raffinato e aggraziato. Sfoggia infatti una camicia a righe bianche e azzurre e l'abbina a un paio di pantaloni color caramello dal taglio lineare e dai guizzi Seventies, grazie all'orlo sartoriale e al fit hippie-chic. Completa infine l'ensemble con un paio di sneakers Valentino Garavani Bay by Bay.

Alessandro Borghi all'arrivo al Lido in Valentino by Alessandro Michele

Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Valentino Resort 2025, il look n°97 della prima collezione by Alessandro Michele

Vogue Runway

Il secondo outfit scelto, per il photocall del film Campo di battaglia, ha tinte soft ma anche tenacia. Merito del completo rilassati in lino beige, abbinato a una camicia dalla stampa parsley floreale in colori che richiamano la terra, portata leggermente sbottonata. Completa con loafers in palette Valentino Garavani.

Alessandro Borghi al photocall del film Campo di Battaglia in Valentino by Alessandro Michele

Daniele Venturelli

Valentino Resort 2025, il look n°111 della prima collezione by Alessandro Michele

Vogue Runway

Due informazioni sulla prima collezione Valentino by Alessandro Michele

A soli due mesi dalla sua nomina a direttore creativo della maison, il designer ha presentato la sua prima collezione, la Resort 2025 Valentino, ribattezzata Avant les Débuts. Comprende 171 look prêt-à-porter, con dettagli deliziosi e abbinamenti impregnati dello stile tipico à la Michele. A ispirare il direttore creativo, come lui stesso ha dichiarato, sono stati gli archivi di Valentino - e nello specifico la Sfilata Bianca del 1968 -; «luoghi magici e potenti» che prima l'hanno sedotto e poi spronato a formulare la nuova moda Valentino.

«Quello che vedete è il mio incontro con Valentino e sono le mie mani e i miei occhi che ora abitano l'atelier - ha dichiarato Michele - Garavani non è mai stato un minimalista, piuttosto un massimalista, anche negli anni '70. Nel suo lavoro c'è sempre stato un senso di opulenza ed eccesso molto romano, distillato attraverso l'ossessione per la bellezza».

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