Se le dating app vi hanno stufato armatevi di carrello per la spesa. O di scarpe da corsa. L'importante è la voglia di mettersi in gioco
Fare la spesa è per molti un impegno gravoso, per altri la realizzazione del proprio desiderio compulsivo di shopping. E per una certa categoria di persone - non è ancora chiaro quanto numerosa - anche un'imperdibile occasione di dating. A dircelo è l'ultimo trend virale su TikTok, che viene direttamente dalla Penisola iberica: secondo i video che vengono condivisi a frotte nelle ultime settimane, infatti, il supermarket è il nuovo tempio prediletto per fare conoscenza con possibili partner. In particolare, sarebbe la catena di supermercati Mercadona a offrire, tra le sette e le otto di sera, lo scenario ideale per agguantare la propria prossima fiamma. Indispensabile un dettaglio che ci renda subito riconoscibili: inserire nel carrello un ananas girato al contrario.
Ebbene sì, perché solo il ciuffo all'ingiù garantisce di esplicitare le proprie intenzioni ai possibili interessati. Tutto nasce da un video che Vivy Lin, attrice e comica spagnola, ha pubblicato lo scorso 20 agosto su TikTok in cui, assieme a un'amica, spiega proprio il trucco per cuccare mentre si fa incetta di beni di prima necessità: due piccioni con una fava. Basta dunque recarsi al Mercadona in quella precisa fascia oraria, magari tutti agghindati, e armati di ananas aggirarsi con nonchalance tra gli scaffali della frutta e verdura, della gastronomia, dei detersivi e così via. In realtà il trucco non è nuovo, pare ne avesse parlato già nel 2017 una concorrente della versione spagnola del dating show First Dates (che esiste anche da noi, col titolo Primo appuntamento). Prontamente, ora, la moda del groceries dating si è diffusa anche nel vicino Portogallo.
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In realtà il trend non è né nuovo né esclusivamente appannaggio dei single iberici. Per chi vive a Milano, in effetti, è notoria la nomea dell'Esselunga di viale Papiniano a Milano: lo store della famosa catena è ormai da un decennio considerato il “supermercato dei single”. Forse per la conformazione socio-demografica la zona, collocata strategicamente tra Navigli, Bocconi e Università Cattolica, pullula sempre di cuori solitari, a quanto pare in cerca di metodi alternativi attraverso i quali fare nuove conoscenze. Un articolo del compianto Vice parlava già nel 2016 di una consolidata tradizione di dating alimentare, con tanto di pagine Facebook ed eventi organizzati all'interno del supermercato (instore, si direbbe oggi) per facilitare questi approcci.
Niente di nuovo, dunque, e come al solito viene il dubbio che certi fenomeni nascano sul web per poi affermarsi nella realtà in 3D più che il contrario (cioè post social che effettivamente fotografano realtà già esistenti). Eppure tutto sembra andare in una direzione evidente: la necessità, cioè, di uscire dallo schermo di uno smartphone e interfacciarsi con la realtà vera e propria. Meno dating app quindi, con il loro carico di frustrazioni, attese, indecisioni e talvolta vere e proprie truffe, e più incontri vis à vis.
Un'altra tendenza in questo senso pare venire dal Regno Unito e dagli Stati Uniti. Nel mondo anglosassone la nuova frontiera delle speranze amorose si trova nei running club, ovvero di quei gruppi organizzati per ritrovarsi e correre insieme. Ma questi collettivi di running non sono solo un ottimo metodo per tenersi in forma e allenare il fiato, ma anche per trovare il fidanzato o la fidanzata della vita. Cosa c'è di meglio, infatti, di trovarsi un potenziale partner che condivide i nostri stessi interessi e che con tutta probabilità è anche molto in forma e disposto a mettere impegno e fatica per raggiungere i propri obiettivi? C'è chi si spinge anche a sfruttare app come Strava (un'applicazione appunto che permette di tracciare e condividere i propri itinerari di corsa) per capire quali siano le zone e i percorsi che più pullulano di potenziali spasimanti. (Ma attenzione: quando condividete le informazioni sui vostri allenamenti pensate anche sempre alla privacy e alla sicurezza!)
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Che si tratti di acquisti compulsivi di ananas o di fiato corto a forza di correre e flirtare in contemporanea, è evidente che ci sia una volontà e una fame di nuove conoscenze che va oltre il mondo virtuale delle dating app. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato l'impressione che queste applicazioni, appunto, fossero la scorciatoia prediletta per trovare l'amore (o almeno delle intese passeggere): rapide, veloci, geolocalizzate, spesso molto dirette nelle intenzioni, le app hanno però aperto anche un mare magnum di lungaggini, ghosting, catfishing e quant'altro. Lo dicono anche i sondaggi: secondo Forbes Health il 79% dei gen Z americani è frustrato dalle dating app e vorrebbe abbandonarle. Tornare a frequentarsi dal vivo per certi versi può anche essere una doccia fredda, però è anche un modo per aguzzare l'ingegno, affinare il proprio istinto relazionale e allenare la propria intelligenza emotiva. E, tra le altre cose, anche a scegliere l'ananas più fresco.
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