Intervista

Diede de Groot alle Paralimpiadi di Parigi 2024, un esempio di inclusione e resilienza

Dopo quattro Grandi Slam consecutivi, tre anni di imbattibilità e due medaglie d'oro a Tokyo, Diede de Groot arriva a Parigi. L'intervista a Vogue Italia
Diede De Groot
Steph Chambers/Getty Images

Diede de Groot dalla vittoria di Wimbledon alle Paralimpiadi di Parigi 2024: la campionessa mondiale di tennis in sedia a rotelle si racconta a Vogue Italia

Roland Garros, con la sua terra rossa iconica e la sua atmosfera vibrante, è il luogo dove la storia del tennis francese prende vita ogni anno. Le Paralimpiadi del tennis in sedia a rotelle si svolgono proprio qui: e’ un tempio dove la passione per il gioco, l’eleganza francese e il calore del pubblico si fondono in una sinfonia perfetta. A differenza dell’eleganza senza tempo di Wimbledon, Roland Garros rappresenta una sfida cruda e implacabile. La superficie in terra battuta è notoriamente esigente, mettendo alla prova la resistenza e la tenacia di tutti i giocatori.

Dopo essere stata conosciuta da Vogue Italia per la sua vittoria a Wimbledon, abbiamo ora incontrato Diede de Groot a Roland Garros in occasione del suo straordinario match alle dove ha vinto contro la tedesca Katarina Kruger (6-1 6-0). Giocare le Paralimpiadi a Roland Garros significa esibirsi in un contesto dove l’inclusione incontra la competizione di massimo livello, dove la resilienza viene celebrata tanto quanto le capacità tecniche.

Daniel Kopatsch/Getty Images

Ogni anno, Roland Garros si trasforma in un teatro vibrante di sogni e sfide.

Ma cosa succede quando la determinazione di un atleta straordinario come Diede de Groot incontra l’implacabile terra rossa di Parigi? In questa edizione delle Paralimpiadi, per Diede de Groot, il campo di Parigi è diventato un palcoscenico di vittoria. Oggi pomeriggio, sul prestigioso Court Suzanne Lenglen di Roland Garros, Diede ha offerto uno spettacolo di pura abilità e determinazione. Con una combinazione di colpi precisi e una strategia impeccabile, ha dominato il gioco contro Katarina Kruger, chiudendo il match con un netto (6-1, 6-0).

Il suo servizio, potente e ben angolato, ha messo costantemente in difficoltà l’avversaria, mentre le sue risposte rapide e precise hanno dominato il campo. La capacità di Diede di gestire i rimbalzi irregolari della terra battuta e la sua abilità nel controllare il ritmo del gioco sono state evidenti in ogni scambio. La sua performance ha catturato il pubblico e ha confermato perché è considerata una delle più grandi atlete paralimpiche del tennis moderno.

In questa intervista a Vogue Italia, Diede De Groot si racconta tra speranze, momenti importanti, ostacoli e idee.

Photo by Steph Chambers/Getty Images

Steph Chambers/Getty

Diede de Groot: la sua passione e dedizione per il tennis

Nata il 19 dicembre 1996 a Woerden, Paesi Bassi, Diede de Groot ha sempre mostrato una passione innata per lo sport. Affetta da una disabilità congenita, che le ha compromesso l'uso delle gambe, Diede ha trovato nel tennis una via per esprimere il suo talento e la sua determinazione. Iniziò a giocare a tennis in sedia a rotelle all'età di sette anni, mostrando fin da subito un'incredibile abilità e una determinazione ferrea. La sua carriera è decollata rapidamente, portandola a diventare una delle giocatrici di tennis in sedia a rotelle più rispettate e titolate al mondo.

Con numerosi titoli del Grande Slam al suo attivo, Diede è un'ispirazione vivente, dimostrando che la passione e la dedizione possono superare qualsiasi ostacolo. Lo scorso mese il 13 Luglio, Diede de Groot avea conquistato il suo settimo titolo a Wimbledon, con una prestazione, che è stata un trionfo non solo personale, ma anche per il movimento paralimpico. (Proprio quello stesso sabato in cui tutti eravamo in attesa trepidante per il match di Jasmine Paolini). Oggi la vittoria di Diede non è stata solo una dimostrazione di abilità e tenacia, ma ha anche rappresentato un messaggio potente di inclusione e resilienza.

Steph Chambers/Getty Images

Parlando con una degli arbitri madame Sandrine Mazilu ha commentato: «Ogni anno che arbitro a Roland Garros, rimango impressionata dal livello di determinazione e forza dei giocatori. In questi 9 anni, davvero ho visto molti campioni sul campo, ma le atlete e gli atleti paralimpici, hanno una tenacia che va oltre. Affrontano ogni punto con una grinta e un coraggio che spesso superano quelli degli atleti più affermati. Hanno una forza mentale e una volontà di ferro che le rende un esempio di ciò che lo sport dovrebbe rappresentare: non solo abilità tecniche, ma anche cuore, resilienza e passione infinita».

Vedere Diede combattere con una determinazione feroce, superando ogni ostacolo con grazia e forza, anche a me ha ricordato che lo spirito del tennis va oltre la superficie erbosa e i colpi spettacolari: è una celebrazione della forza umana in tutte le sue forme. De Groot ha dimostrato una maestria tecnica e una forza mentale fuori dal comune, rafforzando il suo dominio in questo sport.

Daniel Kopatsch/Getty Images

Congratulazioni per la tua vittoria di oggi, Diede! E’ la nostra seconda volta a vederti vincere. Bravissima! Puoi descrivere le emozioni che hai provato quando hai realizzato di aver vinto il match?

Ero un po' nervosa nel primo set, sentivo letteralmente la mia racchetta tremare nella mano, così ho dovuto calmarmi un po'. Sono riuscita a entrare nel ritmo, a sentire il flusso e a giocare il mio gioco.

Avendo vinto 162 degli ultimi 164 match di singolare e non avendo perso a Roland Garros dal 2020, con 15 Grand Slam conquistati nel frattempo, quali sono alcuni dei tuoi migliori ricordi di queste vittorie che ti colpiscono di più?

Ricordo che la mia prima vittoria in un match di un grande Slam fu molto speciale. E da lì ho continuato a vincere tornei su tornei. Ogni vittoria è sempre frutto di una lotta intensa, e ho sempre dovuto davvero lottare per ottenere quei risultati. Vincere un grande slam è una sensazione unica: l'atmosfera, il pubblico e il prestigio del momento lo rendono qualcosa di indimenticabile. Comunque sia penso, che ogni torneo abbia il suo fascino, ma ciò che mi ispira di più è quel senso di storia e tradizione.

Il valore delle vittorie di Diede de Groot nei tornei internazionali più importanti come Roland Garros, gli US Open, e gli Australian Open, così come la sua partecipazione alle Paralimpiadi, è un chiaro esempio di come lo sport possa celebrare l'inclusione a tutti i livelli. Questi trionfi rappresentano un passo avanti significativo verso un futuro in cui gli atleti di tutte le abilità possano competere su un piano di parità, ricevendo il riconoscimento e il rispetto che meritano. L'inclusione nello sport è un tema di fondamentale importanza, e la vittoria di de Groot è una testimonianza potente di questo principio. Nel mondo del tennis, gli atleti in sedia a rotelle affrontano sfide notevoli, non solo legate alle loro condizioni fisiche, ma anche per quanto riguarda il riconoscimento e il supporto. La partecipazione di giocatori in sedia a rotelle nei più prestigiosi tornei del mondo, come il Roland Garros e gli US Open, insieme agli eventi paralimpici, rappresenta un grande passo avanti verso l'uguaglianza e l'inclusione nello sport.

Il tuo percorso personale è incredibilmente ispirante. Quali sono state alcune delle sfide più grandi che hai affrontato e come le hai superate per raggiungere un tale successo?

I miei genitori mi hanno sempre insegnato a lavorare sodo per ottenere ciò che volevo. Dal momento in cui ho iniziato a giocare a tennis in sedia a rotelle a tempo pieno, ho fatto esattamente questo. All'inizio non è stato facile perché il tennis è uno sport costoso. Non sapevo come sarebbe stato il mio futuro, ma credevo nel mio sogno e, indipendentemente dal risultato, volevo provare e cogliere l'opportunità.

L'inclusione significa offrire a tutti, indipendentemente dalle loro abilità fisiche, la possibilità di competere ai massimi livelli. Diede de Groot rappresenta proprio questo ideale, mostrando che con determinazione e talento, ogni ostacolo può essere superato. La sua presenza e il suo successo a Wimbledon dimostrano davvero come il campo da gioco sia aperto a tutti coloro, che hanno il coraggio e la volontà di sfidare i propri limiti.

Diede, resilienza e coraggio sono spesso menzionati in relazione alla tua carriera. Come rimani motivata e mantieni una mentalità positiva nonostante le sfide fisiche e mentali di essere un'atleta in sedia a rotelle?

Da bambina avevo già una visione positiva della vita!Non ho mai sentito di non poter fare qualcosa a causa della mia disabilità e ho sempre cercato di trovare il mio modo di superare gli ostacoli. Per questo motivo, ho notato che con un sorriso si può fare molto di più nella vita. Le persone sono più disposte ad aiutarti se sei positivo, e questo è utile quando si lotta per i diritti dei giocatori di tennis in sedia a rotelle.

Daniel Pockett/Getty Images

Puoi condividere alcuni momenti o esperienze specifiche durante il tuo allenamento o le partite che credi siano stati cruciali per costruire la tua resilienza e determinazione?

Per tre anni sono stata imbattuta e vincere era quasi diventato normale. Nel frattempo, i miei avversari miglioravano, perché potevano giocare liberamente contro di me. Io, d'altra parte, sentivo sempre la pressione di vincere. Proprio, una recente sconfitta è stata uno shock per tutti. Come è possibile pensavo nella mia testa? Ma in realtà mi ha fatto capire, che devo sentire passione e mostrare spirito. Ho dovuto accettare che a volte è sano perdere e cercare di imparare da questo! Quel momento e’ stato come liberarsi dalla pressione costante del solo vincere: come un peso tolto dalle mie spalle.

La storia di Diede come ispirazione per altri

La storia di Diede de Groot è una fonte inesauribile di ispirazione. Cresciuta con una disabilità fisica, ha trovato nel tennis una passione e una via per esprimere il suo incredibile talento. Ogni vittoria, ogni punto giocato, è il risultato di anni di duro lavoro, disciplina e resilienza. De Groot ispira non solo altri atleti con disabilità, ma chiunque affronti difficoltà nella propria vita. Guardando Diede competere, si comprende, che la forza di volontà e la perseveranza sono elementi chiave per raggiungere il successo, indipendentemente dalle circostanze.

Diede,  In termini di inclusione, come pensi che il mondo dello sport, in particolare il tennis, possa continuare a diventare più inclusivo? Quale messaggio vorresti condividere con i giovani atleti che ti ammirano e aspirano a raggiungere la grandezza nei loro rispettivi sport?

Il tennis in sedia a rotelle è un perfetto esempio di grande inclusività. Da una prospettiva professionale, siamo presenti in tutti i grand slam e abbiamo sempre un grande audience quasi come i match dei giocatori abili. Negli ultimi anni, i grand slam hanno promosso il tennis in sedia a rotelle mettendolo in mostra sui grandi campi e aumentando il numero di partecipanti. Il tennis in sedia a rotelle è cresciuto in un modo, che da bambina non avrei mai potuto sognare. Ora è realtà e le future stelle possono sognare in grande! A livello non professionale, è incredibilmente inclusivo perché puoi giocare con tutti. L'unica differenza è il doppio rimbalzo, quindi questo crea un'opportunità perfetta per giocare con amici e familiari, anche se giocano in piedi. Puoi persino partecipare a competizioni di club "normali".

DeFodi Images/Getty Images

La Paralimpiadi di Parigi 2024 seguendo il motto Never give up

Il motto Never Give Up è incarnato perfettamente da Diede de Groot. Ogni volta che è scesa in campo, ha dimostrato che le difficoltà non sono barriere insormontabili, ma sfide da affrontare con coraggio e determinazione. La vera resilienza non è solo la capacità di resistere, ma anche di adattarsi e crescere attraverso le difficoltà. De Groot ha mostrato una straordinaria capacità di rimanere concentrata e positiva, anche di fronte a momenti difficili. Questa resilienza è evidente non solo nel suo gioco, ma anche nel modo in cui affronta la vita. Per lei, ogni sfida è un'opportunità per crescere e migliorare.

Per queste paralimpiadi quali sono le tue speranze e i tuoi obiettivi per l'evento? Come ti sei preparata per competere su un palcoscenico internazionale così prestigioso?

Ho avuto 5 settimane per prepararmi per le Paralimpiadi di Parigi. Avendo gia’ giocato a Roland Garros so quanto sia importante concentrarsi su un allenamento specifico per la terra rossa, lavorando sia sulla mia resistenza che sulla mia precisione. Voglio dare il massimo e il mio obiettivo e’ salire di nuovo sul podio più alto. È stato molto speciale avere i miei familiari sugli spalti; molti di loro avevano già pianificato i loro viaggi. Dopo l’esperienza a Tokyo senza pubblico: oggi e’ stata un’atmosfera diversa e coinvolgente. Già sapevo che gli organizzatori avessero reso l’evento memorabile e io mi sono preparate per dare il Massimo!

Diede de Groot  sta facendo la storia del tennis, continuando a credere nei suoi sogni e a lottare per essi, indipendentemente dagli ostacoli e le difficolta, E dopo la vittoria di oggi, auguriamo anche noi il best of luck a Diede per il prossimo match.

Ad majora, Diede!

Steph Chambers/Getty Images

Leggi anche:

Vuoi ricevere tutto il meglio di Vogue Italia nella tua casella di posta ogni giorno?

Iscriviti alla Newsletter Daily di Vogue Italia