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La London Fashion Week ha un nuovo format che esplora cultura e diversità

Dialogo tra tradizione e innovazione
London Fashion Week format che esplora cultura e diversità
LILY CRAIGEN

London Fashion Week, cosa sapere sul nuovo format tra cultura e diversità

Quest'anno, alla London Fashion Week, è stato lanciato un nuovo format che mette al centro dell'attenzione la celebrazione di diverse culture. Volere del British Fashion Council che ha creato, insieme all’Institute of Contemporary Arts, una piattaforma interattiva attraverso una mostra ad hoc che ha puntato sul valore della diversità nella moda con l'aiuto di designer e brand.

L'esibizione

S.Ghebreab

Da quando David Pemsel, lo scorso anno, è salito al vertice del British Fashion Council, il piano organizzativo ha subito un cambiamento significativo. Pemsel, succeduto a Stephanie Phair nel 2023, ha delineato una nuova strategia che mira a posizionare la fashion week di Londra a "catalizzatore di cambiamento" per promuovere una crescita responsabile nell'industria fashion. Questa nuova visione riflette un forte interesse nel fare della moda un fattore di rinnovamento positivo e sostenibile, a cominciare dalla kermesse di giugno, che quest'anno celebra i suoi primi 40 anni.

LABRUM London

S.Ghebreab

Il dialogo tra tradizione e innovazione si rivela più cruciale che mai

Questa celebrazione non è solo un tributo al glorioso passato della moda britannica ma anche l'opportunità per guardare avanti e innovare. La London Fashion Week diviene così palcoscenico di creatività fiorente, intrecciando l'heritage alle tendenze emergenti. La miglior capacità di Londra è proprio quella di evolversi costantemente, pur mantenendo un profondo rispetto per le sue tradizioni.

Caroline Rush e David Beckham

Genevieve Leah

In un periodo in cui l'inclusività e la diversità sono temi fondamentali, all’apertura della settimana della moda, Caroline Rush, CEO di British Fashion Council, ha sottolineato: «celebriamo e rendiamo omaggio alle diverse culture che contribuiscono così tanto all'industria della moda nel Regno Unito, con l'obiettivo di ampliare questa iniziativa includendo ogni anno sempre più. Giugno 2024 è il kick off di questo progetto e il nuovo format è risultato diretto di conversazioni continue nella grande comunità del Council, dai designer ai press & media sino ai buyers».

L'esibizione

Nicholas Whitworth

Le tre culture di questa prima edizione del nuovo format della London Fashion Week

Presso l’Institute of Contemporary Arts, una mostra ha messo in luce la bellezza e la complessità delle culture black, sudasiatica e queer, ognuna rappresentata da talentuosi fotografi e designer, con speciali collezioni selezionate per ciascuna cultura. Questo ha permesso una full exploration dei sensi, nel guardarle e approfondirle.

Bad Habits London + Stephen Akinjanni

S.Ghebreab

Black Culture

Questo tema è stato esplorato attraverso una serie di fotografie che celebrano la resilienza e la bellezza intrinseca della comunità. Stephen Akinyemi, fotografo noto per il suo lavoro che esplora storie d'identità con un'estetica forte e personale, ha contribuito con opere e materiali innovativi che riflettono temi influenti sulla moda contemporanea.

Stephen Akinyemi

S.Ghebreab

South Asian Culture

Con un accento su pattern, tessuti e artigianato, la cultura sudasiatica è stata rappresentata in tutta la sua ricchezza e complessità. Le opere in mostra hanno illustrato le tecniche artigianali tradizionali e le loro evoluzioni moderne, evidenziando l'importanza del patrimonio culturale. Tami Aftab, conosciuta per il suo stile documentaristico, ha esplorato storie personali e narrative di identità. Le sue fotografie catturano momenti di intimità e vulnerabilità, offrendo una visione profonda delle persone che ritrae.

Tami Aftab

S.Ghebreab

Queer Culture

Esplorata con particolare attenzione dalle giovani voci creative della comunità trans, espone opere in differenti contesti contemporanei. Dani d'Ingeo, fotografo noto per il suo lavoro che esplora la visibilità queer e le esperienze di amicizia e appartenenza in ambienti rurali, ha contribuito con scatti che offrono uno sguardo intimo e potente su come le identità queer si manifestano e vengono celebrate al di fuori dei contesti urbani. Le collezioni sono audaci e riflettono l'energia della comunità.

Dani d'Ingeo

S.Ghebreab

I curatori del programma culturale

Per la mostra il British Fashion Council ha collaborato con tre curatori ospiti di eccezione. Clara Amfo, nota conduttrice radiofonica e televisiva, ha portato la sua prospettiva unica sulla cultura black, mettendo in luce l'amore per se stessi e il potere della bellezza intrinseca. Kai-Isaiah Jamal, poeta e modello, ha esplorato le intersezioni tra cultura black e queer, evidenziando come la moda possa fungere da veicolo di mobilitazione sociale ed espressione personale. In una sua riflessione, Jamal ha sottolineato: «mi piace che la moda ci permetta di formalizzare lo streetwear, rendendo chic anche gli elementi più casual». Simran Randhawa, scrittrice e influencer, ha portato la sua expertise sulla cultura sudasiatica, focalizzandosi su pattern, tessuti e artigianato. Ha enfatizzato l'importanza di promuovere una narrativa che sia rispettosa e che dia spazio alle storie personali, alle tradizioni e all'innovazione, dichiarando che «questa visibilità è necessaria per permettere alle persone di vedere questi designer, queste collezioni e questi tessuti per comprenderne davvero il valore culturale». Una piattaforma, quella che è nata, a più voci che dimostra come la moda possa essere un potente mezzo di espressione culturale.

Simran Randhawa e Ezreen

Genevieve Leah

Diversità e autenticità

Questo evento non si è limitato alla semplice esposizione di moda ma è stato anche in grado di creare un dialogo significativo sulla diversità e l'autenticità, i due temi centrali di quest'anno. Durante la tre giorni sono stati organizzati panels che hanno arricchito ulteriormente il programma culturale. Uno dei più significativi è stato quello con Charles Jeffrey Loverboy, designer noto per il suo lavoro innovativo e provocatorio che esplora l'identità queer. Lo stilista ha discusso l'importanza della rappresentazione autentica nella moda e di come il suo lavoro cerchi di sfidare le norme convenzionali. Traducendo così la narrazione delle tre culture in una celebrazione visiva ed emotiva delle loro influenze sulla moda britannica.

Charles Geoffrey Loverly

LILY CRAIGEN

Maliha Shoaib, Darkwah, Simran Randhawa e Lea Ogunlami

S.Ghebreab

Victoria Jenkins

LILY CRAIGEN

I designer in mostra selezionati da BFC  per la mostra all’ICA Institute of Contemporary Arts

Rahemur Rahman, stilista bangladese nato a Londra, utilizza il suo marchio eponimo per reinterpretare e raccontare storie di identità sudasiatica, grazie all'introduzione di elementi fantastici destinati a chi "sogna a colori".

Rahemur Rahman

S.Ghebreab

Iahos affronta temi di cultura e d'identità attraverso il design contemporaneo, distinguendosi per l'attenzione ai dettagli e l'uso innovativo dei tessuti. Chet Lo è celebre per i suoi design innovativi e audaci; parla di temi dalla visione unica e creativa.

lahoS +SMR

S.Ghebreab

L'attenzione alla sostenibilità

Patrick McDowell è conosciuto per il suo approccio sostenibile nel design della moda, utilizzando materiali riciclati e rappresenta come l'industria della moda possa evolversi verso pratiche più responsabili. Anche Hadiyah Hussain si distingue utilizzando materiali eco-compatibili nelle sue creazioni. Si ispira alla sua eredità culturale sudasiatica per creare abiti che non solo rispettano l'ambiente ma che riflettono anche identità e tradizione. Carlota Barrera, infine, combina un approccio sostenibile con il riflesso della sua eredità culturale, creando capi innovativi e rispettosi.

Patrick Mc Dowell

S.Ghebreab

Dezilpatrick

S.Ghebreab

Tradizioni e Identità

Monique Fei celebra la cultura attraverso abiti che enfatizzano l'heritage e l'artigianato, in omaggio alla ricchezza delle tradizioni culturali. SMR Days si focalizza su capi casual e confortevoli che possono essere indossati quotidianamente ma con un tocco di lusso. Harri porta avanti una visione futuristica del design sfidando le convenzioni della moda contemporanea. Mofada, infine, è conosciuto per le sue collezioni che fanno co-esistere tradizione e modernità in maniera armoniosa.

HARRI

S.Ghebreab

Mofada + Monique Fei

S.Ghebreab

Attendiamo di scoprire quali culture saranno selezionate per la seconda edizione del programma culturale del British Fashion Council, in occasione della settimana della moda di settembre.

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