7 mostre di fotografia a Milano da non perdere
In occasione dell'ultima edizione di PhotoVogue Festival (finita lo scorso 19 novembre) abbiamo avuto l'occasione di scoprire gli le mostre di fotografia a Milano che prendono vita nei più prestigiosi spazi espositivi della città.
Per chi ama la moda
Fino al 26 novembre, è aperta al pubblico la mostra Luigi&Iango UNVEILED, la prima personale del duo artistico composto da Luigi Mureno e Iango Henzi, allestita nell'Appartamento dei Principi di Palazzo Reale (ingresso gratuito). La mostra è una riflessione estetica ed emotiva sul continuo mutamento dell'idea di bellezza nell’epoca contemporanea e presenta una collezione di oltre 100 immagini che spaziano da ritratti ad icone della cultura pop come Madonna, Marina Abramovic, Mikhaïl Baryshnikov, Mahmood, Dua Lipa, Penélope Cruz, Pedro Almodóvar e molti altri a editoriali di moda.
Per gli appassionati di architettura
Se siete appassionati di fotografia di architettura, non dovete assolutamente perdere tre mostre straordinarie, di cui due dedicate a Gabriele Basilico. Si tratta dell’imponente esposizione intitolata Gabriele Basilico, Le mie città, che si articola in due sedi espositive milanesi: Palazzo Reale (fino all'11 febbraio 2024) e Triennale Milano (fino al 7 gennaio 2024). La rassegna rappresenta il primo importante tributo che la città natale di Basilico offre al fotografo e alla sua visione cosmopolita, capace di cogliere l'anima di ogni città.
Sempre in Triennale è possibile visitare anche Vincenzo Castella, Architetture oblique (fino al 7 gennaio 2024), che offre una prospettiva approfondita sulle due tematiche fondamentali del fotografo: gli orti botanici e gli spazi urbani. Le opere in mostra, presentate in una varietà di scale e dimensioni, passando dalle fotografie di grande e grandissimo formato a quelle di piccolo formato, inclusi i provini a contatto originali, si distinguono per la loro capacità di catturare l'evoluzione delle città contemporanee attraverso una prospettiva visiva attuale e una profonda consapevolezza delle dinamiche socio-culturali in atto.
Per connettere arte e politica
Per la prima volta in Italia, la Galleria Raffaella Cortese presenta una raccolta di fotografie dell’artista e attivista Zoe Leonard appartenenti a un'opera chiave del suo percorso artistico, intitolata Al río/To the River (18 novembre 2023 – 9 marzo 2024). Il lavoro è composto da centinaia di immagini catturate tra il 2016 e il 2022 lungo i 2000 chilometri del fiume Rio Grande/Río Bravo, che funge da confine tra Stati Uniti e Messico. Leonard crea composizioni cariche di significato in cui intreccia dinamiche di conflitto, sorveglianza e controllo e bellezza naturale del paesaggio. Con continui rimandi alla storia pre e postcoloniale l’artista riflette sui sistemi di potere attraverso immagini di muri, recinzioni, posti di blocco e flussi di persone e merci lungo il fiume.
La mostra personale dell’artist* e fotograf* sudafrican* Zanele Muholi, intitolata Somnyama Ngonyama, è attualmente ospitata presso la Prometeo Gallery Ida Pisani e rimarrà aperta fino al 20 dicembre. Attraverso questa serie di autoritratti, Muholi esplora vari personaggi e archetipi, facendo riferimento a eventi significativi della storia politica del Sudafrica. Modificando in modo accentuato la tonalità della propria pelle, l’opera dell’artist* rivendica la sua identità e sfida le rappresentazioni culturalmente predominanti delle donne nere presenti nei media contemporanei.
Per esplorare immaginari tra sogno e realtà
Stanno per concludersi gli ultimi giorni per visitare Prima che la notte cada, la terza mostra personale dell’artista Sophie Ko, attualmente in corso presso la galleria Renata Fabbri fino al 18 novembre. La mostra presenta una serie inedita di Geografie Temporali, sculture e opere fotografiche che esplorano il concetto di tempo nella sua relazione con la materia, enfatizzando sia la sua caducità che la sua potenza di resistenza.
MIRABILIA, il recente progetto ideato da Silvia Camporesi, accompagnato dal libro omonimo pubblicato da Corraini Edizioni, con contributi di Franco Arminio, Maria Vittoria Baravelli e una conversazione tra Cesare Pomarici e l'artista, è attualmente in mostra presso Podbielski Contemporary fino al 19 novembre. La mostra rappresenta il tentativo di tracciare la storia culturale del nostro Paese attraverso il ritratto di luoghi “che ancora non abbiamo visto”. Ciò che emerge è affascinante, non solo per la qualità delle immagini, ma anche per la scoperta di molti luoghi, armonici e allo stesso scomposti, completamente sconosciuti.
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