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La storia di riscatto di Amina Seck, modella italo-senegalese che lotta a fianco di Pomellato

Pomellato filma una campagna a favore dell’uguaglianza di genere e dell’inclusività in occasione della Giornata internazionale della donna, coinvolgendo attivisti tra cui Amina Seck, che ci ha raccontato del ruolo che la moda può avere in questa lotta
Pomellato
Tyler Darden

Grazie al progetto “Pomellato For Women”, è la voce dell'italo-senegalese Amina Seck a promuovere l’empowerment femminile, con la sua storia di violenze e riscatto. Perché l'8 marzo sia un'occasione per riflettere insieme.

Lanciata nel 2017 dalla CEO Sabina Belli, la piattaforma #PomellatoForWomen è stata creata per sensibilizzare attorno alla violenza contro le donne. Tra gli attivisti e le celebrità che si sono affiancate alla lotta insieme a Pomellato, dall'attrice americana Jane Fonda al Presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia e il campione italiano di nuoto Gregorio Paltrinieri, c'è anche la voce di Amina Seck. Italo-senegalese, la modella si batte per la parità di genere ricordando un passato doloroso, fatto di violenze domestiche e diritti negati.

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«È una lotta che ci riguarda tutti», dice, perché fare silenzio non è un'opzione quando i dati sono più chiari che mai. Dai femminicidi, con il loro triste record di numeri nei primi due mesi del 2024, alle discrepanze professionali e alle violenze di genere, sul lavoro così come fra le mura di casa. Una casa che dovrebbe farsi manifesto di accoglienza, ma che anche nel passato di Amina Seck è stata triste testimone di violenze ripetute. Oggi, la modella ed ex-vittima cerca di dar voce a chi non ne ha; di rappresentare, nella società e negli spazi della moda, chi viene ancora escluso, ostracizzato, abusato. Donne le cui storie possano essere ricordate per augurarci un futuro migliore.

L'intervista a Amina Seck per “Pomellato For Women”

In che modo il tuo background ha dato forma al modo in cui difendi i diritti delle donne oggi?
Sono sempre stata sognatrice, con un forte desiderio di realizzazione. Tuttavia, questa mia natura si è spesso scontrata con le norme prevalenti, che si aspettano che la donna aderisca agli standard tradizionali e patriarcali. Ho inseguito i miei sogni ma, come in molte società, alle donne viene negata una voce. Ho preso la decisione di lasciare il mio Paese, dove le donne sono ancora oppresse e ci si aspetta che si sottomettano all'autorità maschile. Crescere senza avere una voce o la libertà di prendere decisioni e sognare, solo a causa del mio genere, non mi ha lasciato altra scelta che difendere l'uguaglianza di genere. Nonostante le barriere sociali, continuerò a difendere i miei diritti e le mie aspirazioni.

Hai iniziato come sarta in Senegal per diventare una modella tra Parigi e Milano. Come ti è stata da aiuto la moda in questo viaggio?
Nella mia esperienza personale, emergendo da un background specifico, la moda non solo mi ha offerto una voce, ma ha anche facilitato le connessioni con diverse realtà, sia grandi che piccole. La moda mi ha introdotto in un nuovo mondo, molto diverso da quello che conoscevo, pieno di individui diversi e unici che vengono abbracciati per le loro differenze, indipendentemente dal genere o dal background. Ha anche impartito una preziosa lezione di auto-accettazione e responsabilizzazione, dimostrandomi che ho la capacità di difendere me stessa e credere che si possa ottenere qualsiasi cosa si desideri.

Come è nata la collaborazione con Pomellato For Women?
Grazie a un incontro con il team di Pomellato durante una cena di beneficenza, abbiamo approfondito alcune questioni sociali al tavolo. È speciale quando nel settore della moda ci si impegna in conversazioni significative. Ho condiviso la mia storia personale e il mio background, inconsapevole se ne sarebbero ricordati. Nelle settimane successive, sono stata contattata per il progetto “Pomellato for Women”, un'opportunità di cui sono davvero grata di far parte.

Gli attivisti di Pomellato For Women

courtesy of Pomellato

Come può la moda diventare una sentinella contro la violenza sulle donne, portavoce dei loro diritti?
Possiamo sfruttare la capillarità della moda per trasmettere messaggi e ispirare individui appassionati a diventare voci, sentinelle sociali, che possano sfidare e cambiare i comportamenti patriarcali in vari contesti. Unendo le forze, queste piccole azioni individuali possono guidare collettivamente un cambiamento significativo e diventare una forte spinta al progresso. Ma anche chiedere ai brand un maggiore sostegno, come sta facendo Pomellato, fornendo attivamente un supporto concreto e amplificando le voci di associazioni e organizzazioni dedicate a questa causa.

L'inclusione è il tema della Giornata internazionale della donna del 2024, un argomento più attuale che mai all'interno del sistema moda.
È necessario creare uno spazio in cui donne di tutte le provenienze si sentano viste, ascoltate e apprezzate, ridimensionando gli spazi come inclusivi e accessibili a partire dalla rappresentazione nel marketing e nei media. Se da una parte ho lavorato sodo per arrivare dove sono, dall’altra mi ritengo fortunata, perché nel settore della moda le opportunità non sono sempre ugualmente accessibili alle ragazze nere. Molte donne provenienti da villaggi remoti e aree trascurate dell'Africa incontrano barriere che impediscono loro di perseguire i propri sogni. La moda, in alcuni casi, le ha portate allo sfruttamento e all'abuso. Che questo tema serva da promemoria per promuovere l'uguaglianza, la diversità e l'empowerment all'interno del sistema moda e della società, assicurandoci che tutte le voci siano ascoltate e che tutte le donne siano celebrate e viste allo stesso modo.

Cosa ti auguri in occasione di questo 8 marzo e per il futuro?
Per la Giornata internazionale della donna, d’oggi e del futuro, mi auguro di poter osservare una spinta esponenziale verso l'uguaglianza di genere e l’inclusione, in qualsiasi settore. Aspiro a maggiori opportunità e sostegno per le donne, specialmente quelle che affrontano barriere come discriminazione e mancanza di rappresentazione. La mia speranza è quella di un futuro in cui tutte le donne abbiano la libertà di perseguire i loro sogni, di essere trattate con rispetto e di essere ascoltate e valorizzate all’interno della società. Ma anche per gli uomini, di impegnarsi attivamente nella lotta e lavorare per creare una società più sicura e più inclusiva, educandosi a vicenda e sensibilizzando a loro volta su questo importante problema. È essenziale che siano alleati, che lavorino insieme alle donne per creare un mondo in cui tutti siano rispettati e trattati con dignità.

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