Com'è il profumo dello spazio? E dell'arcobaleno? Questi profumi eclettici esplorano le note olfattive delle costellazioni e della Luna per farci viaggiare lontano con la mente, attraverso l'olfatto
La terra battuta dal temporale, dopo un lungo periodo di secca, produce un odore particolare. Se dovessimo descriverlo in modo poetico potremmo dire che sa di natura e rinascita. Dal punto di vista scientifico, invece, è un mix di composti vegetali, acqua e argilla che insieme danno vita a un effluvio fresco e minerale che, forse non tutti lo sanno, possiede un nome. Si chiama petricore, ed è tra gli elementi che ispirano quei fragrance maker che puntano a rompere con la tradizione utilizzando molecole originali e sorprendenti. Sarà forse perché viviamo in un'epoca in cui tutto è accessibile e standardizzato, ma siamo sempre più alla ricerca di qualcosa che ci distingua. A partire dalla fragranza che indossiamo ogni giorno: ecco perché la profumeria artistica più avant-garde cerca spunti in luoghi finora inesplorati. Nello Spazio, per esempio.
Il profumo dello spazio
Nel 2008 la Nasa ne ha riprodotto il sentore, descritto da chi ci è stato come un mix di polvere da sparo, bistecca bruciata, lampone e rum. Tracce lasciate sulla tuta utilizzata per le escursioni e percepite solo al rientro dalla missione, dato che l'olfatto, nel vuoto, non funziona. Sviluppato da Steve Pearce, chimico e founder di Omega Ingredients, Eau de Space è di fatto un ritratto fedele dell'odore dell'Universo. Questa eau de toilette decisamente atipica, non è l'unica a guardare agli astri come fonte d'ispirazione.
Il profumo del chiaro di Luna
Moonmilk, del brand svedese Stora Skuggan, richiama un passaggio dell'opera del 1555 Descriptio Montis Fracti Sive Montis Pilati in cui il naturalista svizzero Conrad Gessner descrive il bagliore della Luna che si rifrange sulle stalattiti di una fredda grotta sule Alpi. E immagina di trasformare quella bruma perlescente in un profumo pungente e cremoso, grazie all'alchimia di mandarino, pepe, sandalo e cuoio. Chi avrebbe mai immaginato che un giorno avremmo indossato una composizione ispirata alla luce e alla pietra? Eppure, facendoci coraggio e accostando il naso, potremmo scoprire che ciò che di norma consideriamo addirittura sporco, come la roccia o il fango, ha in realtà caratteristiche piacevoli.
L'odore della pioggia sulla terra bagnata
Così Mud del coreano Born To Stand Out, racconta il terriccio umido dopo un nubifragio attraverso note di mandorla e latte con un cuore caldo di cacao, rosa e prugna che, contro ogni pronostico, regalano una sensazione avvolgente di lusso e dolcezza. Aprendo la mente e liberando le narici dagli stereotipi, quindi, si scopre che molto di quello che ci circonda ha un potenziale olfattivo inespresso, anche ciò che in apparenza non sa di nulla, come l'arcobaleno.
Di cosa odora l'arcobaleno?
Per farne un profumo, D.S. & Durga ha immaginato di scomporne i colori per trasformarli in aromi, ai quali ha aggiunto un tocco etereo di vapore acqueo. Steamed Rainbow è una sinfonia ottimista e frizzante con arancia, elemis, erba e cedro che restituiscono quella sensazione di euforia che ci coglie quando scorgiamo in cielo il raro fenomeno ottico. Secondo questa visione il profumo non ha il solo compito pratico di lasciare una scia gradevole, ma è un portale espressivo, che ci avvolge come un mantello magico guidandoci alla scoperta di nuove prospettive fragranti.
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