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Phoebe Philo è molto più della stilista o del brand: è uno stile di vita

Come sarà il futuro del brand tra i più desiderati al mondo? La stilista, intanto, diventa anche membro della giuria del LVMH Prize
phoebe philo
Dave M. Benett/Getty Images

Phoebe Philo è il brand tra i più desiderati al mondo: merito della stilista che detta le regole della moda a colpi di drop e minimalismo nello storytelling

Phoebe Philo è uno dei nuovi membri della giuria del prestigioso LVMH Prize, che quest'anno in finale accoglie anche un italiano, Niccolò Pasqualetti. Insieme a lei, entra a far parte della giuria che il 10 settembre incoronerà i vincitori anche Pharrell Williams, Men’s Creative Director di Louis Vuitton. È un momento davvero positivo per Phoebe Philo, che dal suo ritorno con il suo brand ha ridefinito (ancora una volta) il concetto di lusso.

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Phoebe Philo non aveva fatto tanto rumore per nulla. Dopo la lunga attesa e i diversi rumors che sono arrivati come ondate in questi 4 anni, da quando ha lasciato Céline (e la label francese aveva ancora l'accento), la nota stilista aveva confermato il suo ritorno nella moda con un brand che avrebbe portato proprio il suo nome. E la conferma era arrivata proprio con un post su Instagram che semplicemente riportava come commento "There she is". “Sento che è giunto il momento per un approccio alla moda più realistico, vestiti che sono belli, forti e hanno idee, ma con la vita reale che li guida” aveva dichiarato a Vogue Uk.

Dal 2017 il chiacchiericcio ha notevolmente animato il settore, tenuto in fermento e anche con il fiato sospeso, visto che la community di Céline si è sentita un po' orfana dopo l'addio alla Maison. Phoebe Philo, colei che ha fatto dello stile minimale l'essenza dell'eleganza contemporanea, ha forse capito che i tempi sono maturi per iniziare una nuova impresa in solitaria, dopo che molti davano per certo il suo arrivo da Giorgio Armani o Salvatore Ferragamo. “Non vedo l'ora di tornare a contatto con il mio pubblico: essere indipendente, lavorare e sperimentare alle mie condizioni è estremamente importante per me” aveva rivelato a The Business of Fashion, "Essere nel mio studio e fare ancora una volta è stato sia emozionante che incredibilmente appagante”.

Dalla comunicazione che annunciava il drop a Settembre 2023, le persone hanno potuto iscriversi al sito in attesa di avere notizie e tutto il pubblico delle Philophile è entrato in una attesa spasmodica del lancio del primo drop - la stilista non vuole parlare di collezioni. Il 30 ottobre 2023, Phoebe Philo ha finalmente aperto il suo negozio online e in poche ore tutti i capi e gli accessori sono andati sold out, nonostante i prezzi davvero proibitivi: il prezzo medio era di oltre 4.500 euro e i cappotti raggiungevano la ragguardevole cifra di quasi 23.000 euro. Fin dall'inizio è stato minimal lo storytelling intorno a ciascun capo, perché, come ha dichiarato la stilista al New York Times «Se qualcuno mi racconta una storia, non mi piacerà di più (quel capo di abbigliamento, n.d.r.). È un cappotto. È un paio di pantaloni. Apprezzo un certo livello di schiettezza».

La modella e amica di lunga data Daria Werbowy è stato il volto del primo drop della maison, mentre a posare per il secondo edit è stata Sandra Hüller, protagonista di Anatomia di una caduta.

Courtesy of Phoebe Philo Ltd
Courtesy of Phoebe Philo

Proprio con il secondo drop, di cui in questi giorni si attendono le spedizioni della prima parte, è stata resa chiara l'organizzazione in due tranche per ciascun edit che è un vero e proprio invito ad abbracciare una filosofia dello shopping firmata Phoebe Philo. Centellinando le spedizioni e proponendo ai propri clienti e fan di rimanere informati attraverso newsletter sui prossimi lanci del brand, conseguentemente di creare pian piano il proprio guardaroba, aggiungendo man mano dei pezzi iconici da indossare tutta la vita. Un approccio che va in qualche modo contro l'impostazione del mondo della moda, per la maggior parte ancora legata al principio del rincorrere i trend; una visione della moda più lenta, in cui ogni elemento, ogni accessori, ogni acquisto è ricco di significato. La notizia, sempre emersa dall'intervista concessa a Vanessa Friedman, è che prima dell'estate potrebbe esserci una boutique in cui provare e acquistare i capi e gli accessori firmati Phoebe Philo a New York e poi a Londra.

Top asimmetrico in raso di seta stretch.Photo: Courtesy of PP Ltd.
Camicia gessata a collo alto in popeline di cotone grigio ardesia e pantaloni neri in twill di viscosa. Décolleté a punta quadrata in pelle nera.Photo: Courtesy of PP Ltd.
Cappotto con frange in twill di viscosa color crema (i pantaloni saranno disponibili nella primavera 2024). Mocassini in pelle marrone.Photo: Courtesy of PP Ltd.
Maglione a collo alto color carbone in lana merino e yak e pantaloni con orlo elasticizzato (questi ultimi disponibili nella primavera 2024). Mocassini in pelle nera e occhiali da sole in acetato nero.Photo: Courtesy of PP Ltd.
Phoebe Philo prima di Phoebe Philo

Dalla sua collezione di debutto nel 2009, il direttore creativo di Céline, Phoebe Philo, ha ridefinito il concetto di raffinato. Durante il decennale incarico presso la Maison francese, Philo ha smontato gli orli, accorciato i pantaloni sartoriali e convinto tutte a raccogliere i capelli dentro il collo del dolcevita. Un successo di proporzioni epiche, a volte letteralmente, come nel caso della sfilata primavera estate 2010 in cui le maniche erano prese a prestito da ampie camicie maschili, Phoebe ha rivitalizzato la casa di moda parigina elevandola a Maison di culto tra il pubblico della moda. Ripercorriamo i più grandi successi realizzati da Phoebe Philo con Céline.

I grandi successi di Phoebe Philo da Céline che hanno plasmato il minimalismo contemporaneo

La box bag. Popolarissima tra le redattrici di moda sin dal lancio nel 2011, questo modello classico con fibbia in oro o argento è disponibile in varie colorazioni dal rosa polvere al grigio nuvola. Tra le prime ad adottare l’accessorio ci sono state Angelina Jolie, Reese Witherspoon e Julianne Moore. È persino apparsa sul grande schermo in versione arancione bruciato indossata da Anne Hathaway ne ‘Lo Stagista Inaspettato’.

Il maxi cappotto blu. Laddove molti stilisti contraggono le forme maschili adattandole per vestire la donna, Phoebe fa l’opposto. Con una collezione autunno inverno 2012 che citava l’architettura brutalista, il cappotto over di Céline era tra i primissimi posti della wish list di ogni stylist in preparazione ad un servizio quella stagione.

Il cappotto doppio trench. Il cappotto doppio trench ha rappresentato il cardine su cui era montata l’intera collezione primavera estate 2018. Rievocativo del modello alla Sherlock Holmes, il cappotto era caratterizzato da uno strato a mantella cucito al cappotto sottostante tramite l’orlo, leggi la soluzione di Philo per proteggere la borsa in caso di pioggia. Ma non era la prima volta che la stilista ‘vedeva doppio’: gli abiti della collezione autunno inverno 2013 apparivano come impacchettati su se stessi con un paio di maniche legate sul davanti come se fossero state mal collocate per errore.

Céline autunno inverno 2012 2023

Céline autunno inverno 2013 2024

Il pantalone a gamba larga. Elemento di continuità che porta con sé sin dai giorni alla guida di Chloé, il pantalone a gamba larga di Phoebe rientrò in scena da Céline quando le donne erano ancora strizzate dentro jeans skinny. Sin dall’inizio, declinato in tonalità caramello per la primavera estate 2010, questo taglio dal fit rilassato è diventato una delle sue cifre stilistiche. Brie Larson ne ha indossata una versione blu navy a vita alta facente parte della collezione Resort 2016 durante il tour promozionale prima della cerimonia degli Oscar dove era nominata come Miglior Attrice mentre questa estate, Rihanna, fan di Céline da tempo, ha abbinato il modello grigio con piega frontale della collezione pre-fall 2017 ad una camicia over per un incontro con il Presidente francese Macron.

La tutina sartoriale. Esordendo quello che sarebbe divenuto un altro capo chiave, Phoebe indossò una mise intera senza spalline ma con l’allure di uno smoking per ritirare il premio di Designer dell’Anno ai British Fashion Award del 2010. Lo stesso capo si ripresentò in passerella per la collezione pre-fall 2011. Non amante delle citazioni letterali, la versione sartoriale color panna proposta per la collezione primavera estate 2015 prevedeva una traccia di bottoni dalla spalla all’orlo della caviglia posizionata in maniera obliqua sul petto.

Gli stivali da cowboy. Al galoppo! Per l’autunno inverno 2017, Céline si ispira alla Calamity Jane di Non sparare, baciami! portando in passerella stivali da cowboy con punta squadrata e tacco cubano. Parte integrante di una collezione costruita a partire da fazzoletti da collo in pelle e coperte di cashmere stile equestre, questa non era la prima volta che Phoebe proponeva una calzatura in stile Far West: gli stivaletti da Rodeo chiodati bianchi con tacco in legno della collezione autunno inverno 2015 sono stati testati per la prima volta in pubblico da Rihanna.

Il cappotto Crombie. Il Crombie di Phoebe Philo fu declinato in varie tonalità. Il color toffee era presente sin dall’inizio per la sua colleziona Cruise di debutto nel 2010. Per la stagione successiva, il capospalla in lana si era ritagliato un posto fisso all’interno del guardaroba dedicato al tempo libero ed era motivo di vanto tra le fan di Philo nel front-row delle sfilate. Da allora il capo è stato riletto in una varietà di materiali e tonalità, dalla pelle color melanzana al rosa polvere. Persino Pharrell Williams è stato avvistato nella versione rosa shocking dell’autunno inverno 2014.

La borsa luggage tote. Lungi dall’essere il promemoria di una stagione, la Luggage Tote ha viaggiato con Phoebe in varie texture sin dalla sua presentazione sulle scene nel 2009 quale alleata ideale del jet set mondiale. Dopo un’incursione sul Centre Court di Wimbledon grazie a Serena Williams, è in seguito stata avvistata al braccio delle sorelle Olsen, Jenner, Willis e Fanning. Borsa dalla forma rettangolare la cui parte laterale a fisarmonica è stata brevettata nel 2016, la Luggage Tote è disponibile sia in versione Nano che in versione Phantom, sufficientemente capiente da contenere un Macbook. Il motivo a strisce nelle tonalità sorbetto è sempre di tendenza – non a caso Kylie Jenner ne ha una nella combinazione verde e bianco – mentre il modello in pelle blu navy e cotone intrecciato della Primavera/Estate 2016 è la gradazione di colore ideale per la tipica donna uber-cool che acquista Céline.

La campagna pubblicitaria con Joan Didion. Il 2015 è stato un anno dalle intuizioni magiche per Phoebe che ha riportato in scena la leggendaria autrice e saggista americana Joan Didion. L’ex collaboratrice di Vogue è stata la protagonista della campagna pubblicitaria primavera 2015 di Céline scattata da Juergen Teller nell’appartamento nell’Upper East Side di Didion. Le immagini la ritraggono con maxi occhiali scuri, camicia nera e un pendente in oro ma è il suo carisma ad essere pervasivo. La campagna resort primavera estate 2015 con Daria Werbowy sdraiata su una Corvette citava invece la famosa immagine di Didion nella sua Stingray gialla scattata da Julian Wasser per Life nel 1968.

Joan Didion per Céline

I sandali furry. Il sandalo che ha lanciato una nuova corrente guadagnandosi al contempo l’appellativo di “brutto” fece scandalo quando calcò per la prima volta le passerelle nella primavera estate 2013. Foderato in pelliccia e a volte decorato con lustrini, il sandalo stile Birkenstock è stato avvistato sul passo felpato di celebrità varie, da Stella Tennant (in versione rossa) a Rihanna (in versione nera). Miley Cyrus ne ha cinque paia color oro con brillantini regalatele dal super fan di Céline, nonché presenza fissa al front-row, Kanye West che è solito esibirsi in camicette fantasia firmate – ça va sans dire - Céline.

Lo spray per graffiti. Nonostante la tendenza ad evitare i social media (Céline è presente su Instagram solo da quest’anno), Phoebe non rigetta la contemporaneità e la cultura street. Durante una stagione che ha segnato un cambio di rotta per Céline, quella della primavera estate 2014 è stata una collezione pervasa dai graffiti cosparsi su tuniche, cappotti e gonne a pieghe che scendevano in passerella al ritmo di Freedom di George Michael. Nonostante l’ingannevole aspetto a stampa, gli accenti a pennellate declinati in colori primari – rosso, giallo, blu e verde – si sono rivelati essere, ad uno sguardo più attento, una lavorazione a jacquard. Le note di sfilata citavano le foto dei murales parigini di Brassaï anche se, nel backstage, la stilista commentò l’ispirazione semplicemente in termini di “potere alle donne!”. Indossata da Lena Dunham per il suo servizio di debutto su Vogue America e da Cate Blanchett per la copertina di Gennaio, la collezione era intrisa dell’essenza di Phoebe Philo. Anche Anna Wintour fu ammaliata da quella tunica e Anna Dello Russo dal cappotto.

I sabot geometrici. Una collezione primavera estate 2014 all’insegna delle geometrie che spiazzò gli addetti ai lavori. Quasi fosse stata disegnata con un compasso, la collezione di sabot si ergeva su sfere argento e tacchi squadrati con profilo dorato, elemento che si ritrovava nella struttura dei manici delle soffici borse, nelle fibbie e nei bracciali. Le donne hanno sempre desiderato essere nei panni – o meglio nei piedi in questo caso – di Phoebe Philo e le geometrie (astrali) di questa collezione intrisa di cristalli e dorature non possono che averle indirizzate sulle giusta strada.

Céline primavera estate 2015

Céline autunno inverno 2017 2018

Il country boot rosso. Per la primavera estate 2016, Phoebe ha ‘battuto i tacchi’ per trasportare la donna Céline al di fuori della sua vita di città. Ha proposto pratici stivali bassi abbinati ad abitini a vestaglia di raso con inserti in pizzo che strizzavano gli occhi agli anni ’90. “Mi sono detta, se partissi per un viaggio di un anno, cosa porteresti con te?” ha commentato nel backstage. Lo stivaletto Country Boot era declinato in nero, bianco o rosso, sfoggiato da Kendall Jenner, star dello street style quali Leandra Medine e stylist di fama.

La gonna midi. La donna Céline salutava l’autunno inverno 2013 con una nuova forma mentis che si riproduceva nelle sue scelte stilistiche, nella fattispecie una gonna midi asimmetrica con l’orlo a metà polpaccio. La stessa donna che solo qualche mese prima indossava ciabattine foderate di pelo, ora incarnava l’immagine simbolo di un’estetica raffinata, costruita su un guardaroba composto da gonne midi svasate nei toni champagne. Gli orli non si sono mai allungati così in fretta e da allora continuano a ‘viaggiare’ appena sotto il ginocchio.

La décolleté a ballerina. Calza come una scarpa guanto. Elasticizzata e in soffice pelle, questa scarpa seconda pelle è stata la vera protagonista della collezione primavera estate 2015. Con il tacco a trapezio e una tomaia in nappa, la décolleté a ballerina era disponibile in color senape, bordeaux, oro brillante e bianco. Forse non la più bella del reame delle scarpe, la calzata sgraziata donava quel giusto pizzico di cool in più ad una collezione in cui la stilista aveva optato per sperimentare con i motivi a fiori senza esitazione di sorta. Fuori dalla passerella, le amanti dello street style le indossavano abbinate ad un mom jeans nel classico color blu denim, trend che allora stava affacciandosi timidamente all’orizzonte.

I pantaloni di pelle. L’innovativa Phoebe Philo era già sulla strada giusta con la collezione pre-Fall 2012 quando optò di allentare i pantaloni di pelle proprio mentre la tendenza athleisure stava prendendo piede. La stilista ha spesso espresso la propria predilezione per la pelle incorporandola a T-shirt e mini gonne sin dalla primavera estate 2010. Continua ad utilizzare il materiale sin da allora. I modelli della collezione primavera estate 2017 sono rimasti morbidi per poi aprirsi con una svasatura sotto il ginocchio.

Pre Fall 2011

Céline primavera estate 2015

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