Istituto Marangoni Milano presenta i suoi migliori talenti con la sfilata “Turn Up”
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Istituto Marangoni Milano presenta i suoi migliori talenti con la sfilata “Turn Up”

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Dieci studenti dell'istituto selezionati da una prestigiosa giuria hanno sfilato in apertura della Milano Fashion Week

I tre nomi più interessanti
Francesco Imberti

La tridimensionalità delle superfici ha caratterizzato la collezione presentata da Francesco Imberti che esplorando un'estetica di ispirazione etnico-tribale ha costruito capi complessi, spesso frutto dell'accumulo di materiali differenti. Scarti di tessuto, parti di abiti e tessuti stropicciati sono infatti ricorrenti nei suoi look, tutti caratterizzati da colori neutri e naturali, vicini alla terra. La maglieria ha sicuramente un ruolo centrale con lavorazioni intricate che creano un effetto patchwork che contribuisce a enfatizzare l'estetica nomade che sembra parlare di un popolo proveniente da paesi lontanissimi. Abiti, top e gonne sono inoltre composti da una serie di piccole figure geometriche che gli conferiscono una sofisticata solidità, seppure spesso impalpabile. 

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Garima Bhadra

Il mondo descritto da Garima Bhadra è incentrato totalmente sul tema dell'infanzia, esplorata in modo letterale con fantasie e decori che rievocano un abbigliamento bambinesco, combinato però a una serie di elementi sartoriali. Così i completi, le camicie e i pantaloni classici vengono decorati da stampe vichy che ricordano grembiuli scolastici, ma anche da ricami di paperelle e animali da fattoria, insieme a piccoli paesaggi campestri. Ma i stessi capi sono reinterpretati attraverso lo sguardo divertito di un bambino, creando linguacce con cravatte e taschini, o mantelli di varia lunghezza con sovrapposizioni di strati e costruzioni quasi architettoniche che dividono le camicie in sezioni geometriche. Il risultato è un mondo divertente e giocoso, fatto però di strutture e volumi complessi. 

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Lorenzo Sala

Infine Lorenzo Sala propone un'estetica consumata, sgualcita e distrutta che potrebbe tranquillamente diventare il guardaroba di una rockstar dall'animo ugualmente consumato come quello di un poeta maledetto. Capi evergreen dell'abbigliamento maschile come cappotti, camicie, biker jacket e pantaloni sono volutamente usurati fino a scoprire le strutture interne, le fodere e le imbottiture creando una contrapposizione con la leggerezza dei tessuti fluttuanti e leggerissimi che completano e avvolgono i look. Questi tessuti vengono trattati come materia viva, quasi biologica, concetto che viene enfatizzato dall'uso di capelli veri lavorati per creare una cravatta, sottolineando inoltre quella teatralità che percorre tutta la collezione rendendola sicuramente di grande impatto. 

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